Come puoi essere così testardo? Con te la mia gentilezza è sprecata.

57 13 1
                                    

Capitolo 10

Sebbene Cui Buqu avesse usato la sua determinazione per sopravvivere il suo corpo era rimasto danneggiato, considerando anche il fatto che non godeva mai di ottima salute; l'utilizzo della droga naihexiang era stato come aggiungere sale sulla ferita, al suo risveglio, il giorno successivo, toccandosi la fronte capì che gli era risalita la febbre. Cui Buqu era da tempo abituato a quelle sensazioni di malessere ma ciò non significava che gli piacessero; nessuno sopportava di buon grado il dolore ma poiché non aveva alternative non restava che abituarvisi.
Sul letto si trovavano vestiti puliti e una sopravveste pesante; immaginò che Pei Jingzhe avesse ordinato a qualcuno di portarli lì, Feng Xiao non si sarebbe mai preoccupato di questioni così banali. Cui Buqu senza indugiare oltre li indossò e vi si avvolse dentro fin tanto che non sembrò tutto severo, dignitoso e appropriato. Nella stanza qualcuno aveva preparato anche un secchio d'acqua quindi lo usò per rinfrescarsi prima di uscire.
Fuori nel cortile Feng Xiao stava aspettando impaziente e fece entrare Pei Jingzhe perché lo esortasse ad essere più veloce.
Pei Jingzhe aveva sempre pensato fino a quel momento che in effetti il prete fosse molto lento ma quando vide il volto ancora più pallido dell'altro, si limitò ad un rapido colpo di tosse per avvisarlo, sentendosi anche un po' in colpa. Pure la sua voce scese di qualche ottava << Maestro taoista, i vestiti sono abbastanza comodi per te? >>
<< Vanno bene, grazie >> rispose Cui Buqu.
Pei Jingzhe rise freddamente << Oggi non pranzeremo nel maniero, il mio Signore ha detto che mangeremo fuori >>
<< Incredibile, mi sono appena svegliato e già mi aspetta un pranzo fuori >> si limitò a commentare Cui Buqu.
<< Sei ancora convalescente, non puoi mangiare piatti troppo oleosi >> rispose ridendo goffamente l'altro.
Cui Buqu lo guardò di sottecchi pensando che la pelle di quella persona non era spessa nemmeno la metà di quella di Feng Xiao. [N.d.T, intende dire che è più facile da prendere in giro]
Decise quindi di non aggiungere, non volendolo mettere in difficoltà.
Non appena Feng Xiao li vide giungere all'esterno non poté fare a meno di commentare << Con quei vestiti indosso sembri ancora più delicato di una fanciulla a bordo della sua carrozza >>
Normalmente una persona comune con la febbre avrebbe avuto il volto arrossato ma il viso di Cui Buqu irradiava ancora più pallore; abbinato all'abito bianco che indossava rendeva tutta la sua persona simile alla neve che si trovava ai suoi piedi.
Cui Buqu rispose blandamente << Il mio ospite sta approfittando della sua posizione; sono stato avvelenato e sono rimasto a lungo senza cibo, come potrei stare meglio? >>
Feng Xiao sembrava di buon umore e sorrise << Allora oggi sei fortunato! C'è una nuova taverna in città che ha assunto la famosa Lady Hong; dato che vivi qui nei dintorni da due anni avrei sentito parlare di lei, giusto? >>
<< Lady Hong della famiglia dei Maestri da forno Hong? >> chiese Cui Buqu.
<< Esatto >> rispose Feng Xiao.
La famiglia Hong era molto famosa in città; possedeva un forno gestito da padre e figlia, erano davvero abili nelle arti culinarie e preparavano piatti deliziosi. Si diceva che chi arrivava fino a lì dalla Contea di Qiemo non poteva non fargli visita almeno una volta.
Anche Cui Buqu vi era stato una volta; il sapore non era male, la zuppa era stata preparata con le ossa bollite e i noodles così sottili che sembravano fili d'argento. Dopo che le tagliatelle erano state cotte nella zuppa, le avevano scolate e condite con un po' di salsa di brasato di maiale e poi cosparse con cipollotti. Mangiare una ciotola di tale prelibatezza gli aveva scaldato lo stomaco e il suo corpo si era sentito completamente rilassato; quel piatto non era diverso da quelli dei più grandi chef della capitale.
Tuttavia un po' di tempo prima il padre era morto e la figlia era rimasta sola al mondo; molti avevano fatto ogni tipo di illazione su cosa sarebbe accaduto all'attività a quel punto, concordando che era difficile da gestire per lei da sola; erano certi che Lady Hong si sarebbe sposata in qualche famiglia ricca e che a quel punto sarebbe stato molto difficile poter ancora assaggiare i suoi piatti.
Invece, contrariamente a quanto pensava l'opinione pubblica, Lady Hong si rifiutò di ritirarsi a quel tipo di vita e decise di andare avanti con il suo lavoro di Maestro Chef.

Le strade della Città dei Sei Mestieri in quei giorni brulicavano di artisti marziali armati fino ai denti, a causa della presenza dell'asta della Gilda di Linlang. La gente comune che li incrociava non poteva fare a meno di esserne intimidita ma Feng Xiao non li degnava nemmeno di un'occhiata mentre camminava spedito verso il ristorante, seguito da Pei Jingzhe e Cui Buqu.
Spesso coloro che conoscevano le arti marziali avevano una sorta di orgoglio e supponenza che li portava a camminare a testa alta, con arroganza. Alcuni formavano dei gruppetti da tre, cinque persone; anche se non indossavano la stessa uniforme i ciondoli di giada sulle solo spade dimostravano la provenienza dal medesimo e famoso clan; altri erano viaggiatori solitari e la loro espressione era fredda e minacciosa; questi ultimi spesso non avevano un buon carattere.
Poi vi erano uomini e donne che camminavano fianco a fianco ridendo e chiacchierando tra loro.
Le ragazze erano vivaci e sicure di sé, i passi veloci e leggeri; molto probabilmente giovani che si erano appena unite a delle Sette.
Lo sguardo di Cui Buqu era in grado, percorrendoli velocemente una sola volta, di capire da dove provenissero e di riconoscere in modo vago chi fossero e quale lo stato d'animo attuale.
<< Non dimenticare per quale motivo sei qui con me, Maestro taoista Cui; è ora per te di mostrarmi di cosa sei capace >>
Cui Buqu alzò gli occhi al cielo dopo aver sentito quelle parole di Feng Xiao << Al momento devo ancora fare colazione, non ho nemmeno la forza di parlare! >>
Feng Xiao sorrise leggermente << Se sarai bravo e collabori in modo che io possa risolvere questo caso in fretta potrai andartene prima anche tu. Non ha alcun senso cercare di litigare tra noi ora >>
Cui Buqu rispose freddamente << Perdonami ma, se non sbaglio, solo ieri hai chiaramente detto che se sono disposto a collaborare potresti prendere in considerazione l'idea di liberarmi dal veleno per poi aggiungere che non è una richiesta fattibile. E ho passato l'intero pomeriggio ad essere tormentato dai dolori, incapace di reagire. Con questo tipo di promesse ambigue che cosa ti aspetti esattamente da me? >>
Feng Xiao tirò fuori dalla veste due piccole boccette di vetro alte due dita e le sollevò davanti a sé.
<< Ti darò una possibilità. Tra queste due boccette, una è vuota e l'altra contiene il rimedio che può aiutarti a stare bene per i prossimi tre giorni. Tutto dipende dalla tua scelta. Poi non dire che non sono gentile con te >>
Cui Buqu si sentì come se qualcuno avesse acceso un fuoco nel suo petto che non era ancora divampato; le sue ossa dolevano come se mani invisibili le stessero stritolando. Provava una sensazione sia fastidiosa che paralizzante e capì che quello era l'effetto del veleno. Anche se non era così doloroso come quando non era sotto controllo era comunque sufficiente a provocargli disagio. Tuttavia decise di non scegliere nessuna delle boccette e senza nemmeno guardarlo in faccia, strinse le labbra e si incamminò in avanti.
Feng Xiao sussultò << Come puoi essere così testardo! Con te la mia gentilezza è sprecata! >>
Cui Buqu sorrise freddamente e non rispose; era consapevole che quel rimedio era semplicemente una soluzione temporanea e non lo avrebbe guarito completamente. Feng Xiao stava mostrando gentilezza? Affatto, voleva solo aspettare che il veleno facesse più effetto in modo da costringerlo a dargli le risposte che voleva.
Vedendo che l'altro rifiutava di abboccare, Feng Xiao rimise le boccette all'interno delle vesti.

Non lontano da loro si trovava il ristorante di nuova apertura: il cartello sopra la porta diceva "I Cinque Sensi" e vi era molta gente davanti alla porta; sembrava abbastanza affollato.
Pei Jingzhe aveva prenotato un tavolo in modo che una volta arrivati non avrebbero dovuto attendere, per tanto il cameriere li fece accomodare.
Dall'esterno non sembrava granché come posto ma una volta entrati notarono un grande lucernaio. Pei Jingzhe, camminando dietro al cameriere, si rese conto che il ristorante aveva unito alcuni negozo che si trovavano lì a fianco e aveva creato così due ambienti separati: una grande sala comune e una più riservata dedicata alle personalità importanti. Una volta entrati nell'area vip si trovarono in un posto tranquillo e piacevole, con fiori e alberi ovunque.
<< Questo ristorante è davvero impressionante! Chi può aver investito così tanto? Il Clan Boling Cui o il Clan Longxi Li? >> chiese scioccato Pei Jingzhe.
La Città dei Sei Mestieri era una piccola realtà che non poteva certo essere paragonata alla grandezza della capitale; se non fosse stato per l'asta della Gilda di Linlang non ci sarebbero mai stati tanti mercanti e uomini d'affari per le strade, investire in una struttura così grande era un vero spreco. Il cameriere sorrise << Nessuno dei due clan in realtà, il nostro giovane maestro è un personaggio locale che ha lavorato per la maggior parte della sua vita. Voi giovani Signori siete molto fortunati, ho sentito che Lady Hong ha inventato alcuni nuovi piatti per il menù >>
La saletta vip aveva un totale di quattro tavoli in tutto; seduti da un lato vi erano un giovane uomo e una donna con alcuni servitori in piedi dietro di loro. Sebbene i tavoli fossero tutti nella stessa stanza non erano così vicini l'uno all'altro, anzi erano sufficientemente distanti per permettere una certa intimità.
Feng Xiao ordinò i piatti e non passò molto tempo che venissero serviti; sebbene Lady Hong non fosse da sola in cucina il suo stile era ben visibile.
<< Tagliatelle d'argento con salsa di maiale brasato, zuppa di cavolfiore, zuppa di verdure fresche e pasticcio al forno "Hong"! Puoi scegliere quello che preferisci mangiare, poi non dire che sono cattivo con te! Mi pare che ti sto trattando bene no? >> esordì Feng Xiao mentre usava le bacchette per indicare i vari piatti.
Sul tavolo vennero poste anche tre ciotole di zuppa di loto. Quella non era certo la stagione per i frutti del loto che oltretutto non venivano prodotti nemmeno nella Città dei Sei Mestieri; quelle zuppe erano preparate con fiori giunti da terre lontane mille miglia a sud, essiccati e conservati per tutto l'inverno: si può dire che il loro costo eguagliava quello di tutti i restanti piatti che vi erano sul tavolo.
Per amore della zuppa di loto Cui Buqu aprì finalmente bocca << Il cognome di quella donna è Lu. Proviene da una famiglia molto ricca e si dice che siano imparentati con il clan Fanyang Lu, anche se non sono in contatto da molto tempo. Il nome del padre è Lu Ti ed è il proprietario del negozio di antiquariato, con figliali aperte per tutta Jiangnan. È uno degli uomini più ricchi della città >>
La sua voce non era né troppo alta né troppo bassa, udibile distintamente da Feng Xiao e Pei Jingzhe ma non dalla coppia seduta all'altro tavolo.
Feng Xiao rimase favorevolmente colpito dall'iniziativa di Cui Buqu, che aveva deciso di parlare senza che glielo dovesse chiedere; era raro che riuscissero ad interagire senza litigare.
<< E l'uomo? Anche lui fa parte della Famiglia Lu? >> gli chiese.
Cui Buqu scosse la testa << Il suo cognome è Su, il nome Xing; è un cugino della Famiglia Lu. Alcuni anni fa entrambi i suoi genitori sono morti e la sua casa è andata distrutta; è venuto qui per vivere sotto il tetto della famiglia di sua cugina. Lu Ti lo ha mantenuto negli studi e si dice che il vecchio abbia intenzione di fare di Su Xing suo genero se nulla va storto. Lu Ti non ha figli maschi quindi colui che gli succederà nell'attività sarà probabilmente il ragazzo >>
<< E questo ristorante è stato aperto da Lu Ti? >> chiese ancora Feng Xiao.
Cui Buqu rispose in modo blando << Non ne sono sicuro, dopotutto sono stato rinchiuso per alcuni giorno e potrei essermi perso alcune informazioni importanti >>
Il monaco sfruttò l'occasione per tirare una frecciatina all'altro che tuttavia non batté ciglio.
Feng Xiao raccolse un piccolo pasticcino e, rompendolo se ne mise in bocca un pezzetto, cominciando a gustarlo << Il gusto non è male, la sensazione che lascia in bocca è fantastica; di solito una persona appena guarita o che è stata avvelenata non ha modo di provare certe prelibatezze. Buqu non vorresti provare? >> disse.
<<.....>> Cui Buqu era spiazzato.
Pei Jingzhe si lasciò quasi sfuggire una risata ma voltò rapidamente la testa dall'altra parte per non farsi vedere.
Il giovane al tavolo vicino prese un arrosticino fritto e lo portò alla bocca della donna << Miao miao questo è il tuo preferito giusto? Tieni, mangiane ancora! >>
<< Grazie cugino >> la voce della donna non nascondeva la sua gioia.
Le persone di quell'epoca erano piuttosto aperte soprattutto nelle regioni del nord. Uomini e donne anche se non sposati, se accompagnati e in luoghi pubblici, potevano tranquillamente mostrarsi intimi tra loro.
Pei Jingzhe tornò a guardare Feng Xiao e lo sentì rivolgersi con voce acuta a Cui Buqu << Ququ, non è questo il tuo piatto preferito? Tieni, mangiane ancora!>>
La pasta al forno che si trovava nella bocca di Pei Jingzhe quasi finì tutta sul tavolo; tuttavia chi era davvero in sofferenza in quel momento era Cui Buqu. Quest'ultimo aveva appena raccolto delle verdure con le bacchette e si immobilizzò sul posto, l'angolo delle labbra contratto e un'espressione omicida sul viso pallido ed elegante.
Dopo aver sentito che qualcuno stava copiando le sue azioni il viso del giovane all'altro tavolo mostrò la sua irritazione << Non ci conosciamo Signore, perché mi state deliberatamente provocando? >> chiese.

***********************************
E ora inizia il divertimento ;)
Alla prossima settimana!



Peerless (Wúshuāng) di Meng Xi Shi (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora