Un pezzo di me

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Charles

Siamo a casa mia nell'attesa di dirigerci all'aeroporto, per poi imbarcarci sul l'aereo verso il Qatar, siamo distesi sul divano, che stavamo guardando un film, ma nessuno dei due ci stava prestando realmente attenzione, stavo pensando a quello che mi ha raccontato Alexander, ed ero curioso di sapere il suo punto di vista, insomma non dev'essere stato semplice per lei; "Hazel" esclamo io per attirare la sua attenzione, "dimmi" esclama lei assonnata, "Ti va di raccontarmi di quello che è successo con tuo padre, se te la senti " chiedo cortesemente, "ok, cosa vuoi sapere di preciso?"chiede lei, "il rapporto con tuo padre e di come hai vissuto la sua diciamo assenza" esclamo lentamente, "uhm, allora..." inizia lei

Hazel

L'assenza di complicità con mio padre in questi anni, mi e pesata tanto; fin da quando ero piccola è sempre stato il mio supereroe, il mio migliore amico, la persona su cui potevo sempre contare, colui che non mi giudicava, poi d'un tratto è cambiato tutto, è diventato la persona da cui dover scappare, nascondermi per cercare di non essere picchiata da lui; mia madre è sempre stata indifferente alla situazione, non ha mai provato a fermarlo, anzi l'ha lasciato fare e forse è quello che mi ha fatto stare più male, non saprei dare una spiegazione al comportamento di mia madre, forse la paura di affrontare il marito o non lo so, mentre per quello di mio padre posso incolpare l'alcol, d'altronde lui non è mai stato una persona violenta, ha sempre avuto un carattere forte e testardo ma non ha mai alzato un dito contro nessuno, è vero non era in buoni rapporti con suo padre, ma per questioni legate all'azienda, ma a noi figli ci ha sempre trattato bene, non ci ha mai fatto mancare niente.

Da quando il rapporto con papà è cambiato, io sono cambiata, mi sentivo debole ed ho appresso la carriera militare per sentirmi utile, forte, ma sopratutto è stato un modo per scappare dai problemi che avevo a casa, mi sono sentita sola e abbandonata, prima c'era lui mentre dopo ero sola, ho incominciato a tenere i miei problemi per me e trovare, soluzioni da sola, ho smesso di parlare di me, ad isolarmi a causa delle cicatrici che portavo e continuo a portare addosso, a causa delle voci che mi riempiono la testa, tendo a non mostrare troppo il mio corpo, ho perso fiducia nelle persone, pianifico tutto e non sopporto i cambi di programma all'ultimo secondo, non mi piace stare in locali affollati, odio essere al centro dell'attenzione, mi mette ansia, prima di prendere una decisione ci rimugino sopra un migliaio di volte per paura di deludere qualcuno o sbagliare, tendo ad incolparmi di tutto quello che mi succede nella vita, non riesco ad essere felice per i miei traguardi.

Nella vita ci sono state molte persone, che si sono avvicinate a me solo per il cognome ed avvicinarsi a mio nonno, così ho incominciato a nasconderlo ed a non parlare della mia famiglia a nessuno, così ero solamente Hazel e non venivo associata a nessuno, uno di queste relazioni era quella con Jacopo.

Charles

Grazie, per esserti aperta con me, lo apprezzo molto Hazel, non dev'essere stato facile per te, ma ti posso assicurare che sei la persona più forte che io abbia mai incontrato, da quando ti conosco ti ho sempre visto lottare per raggiungere i tuoi obbiettivi e non ti sei mai arresa davanti agli ostacoli che hai incontrato per la strada e che tu sia arrivata fino qua oggi, è la dimostrazione, della persona speciale che sei, Hazel tu fai bene alle persone che ti stanno accanto senza accorgertene ed io sono una di quelle, mi fai bene al cuore Hazel, non sai quanto io ti possa amare, mi ritengo uno dei pochi fortunati che è riuscito ad entrare nel tuo cuore, che tieni dietro a quel muro insopportabile, e chi ti ha ferito ed usato, non si é accorto di quanto fosse fortunato ad avere acconto una persona come te, perché l'amore che sai dare, i tuoi sorrisi e quelli che regali alle persone a te vicine, valgono più di mille Ferrari, perché sono rari ma quando ti arrivano ti fanno toccare la luna con un dito, mi fai provare emozioni che non avrei mai pensato di provare; Hazel io ti amo, ho bisogno di te nella mia vita, senza mi sento perso, sei la mia casa, il mio tutto, sono geloso di chi ci prova con te, ho paura di poterti perderti, che tu ti possa stancare di me e lasciarmi, ho paura di ferirti senza accorgermene.

Hazel

Charles anch'io ti amo più di quando io possa amare me stessa, non mi stancherò mai di te, sei troppo importante, sei fondamentale nella mia vita Charles, sei il mio punto fermo, dimmi come potrei mai lasciarti, non mi perderai e se nel caso la vita ci dovesse separare, attraverserò mari e monti per ritrovarti e starti accanto a qualunque costo, eh se nel caso non ti trovassi, ti vorrò sempre bene e non ti avrò mai ringrazierò per tutto quello che hai fatto per me, se mai mi dovessi ferire in qualche modo, soffrirò ma non ti potrò mai odiare se è quello che ti preoccupa è molto probabilmente finirei per perdonarti, perché l'amore che provo per te è molto di più di quello dell'odio che potrei provare nei tuoi confronti, Charles tu hai il mio cuore, cosa che nessun altro ha e mai potrà avere.

Charles

Sono le sei, ed arriva Andre, assiema a Carlos a prenderci, carichiamo i nostri bagagli nel retro del furgone; "ehilà" esclama Carlos, "ciao" esordisce Hazel, "oh qualcuno di simpatico" scherza lo spagnolo, "ei"fingo offeso; durante tutto il viaggio Carlos e Charles hanno improvvisato un karaoke.

Hazel

"Si sono invertiti i ruoli" scherza Andre, facendo riferimento all'ultimo gp, dove eravamo noi gli stonati, "cosa avete voi due da giudicare" esclama Charles, "siete giusto un po' stonati" ribatte Andre, "siete solo invidiosi" esordisce Carlos, Andre fa una smorfia e Charles lo nota, "è inutile che fai quella faccia, l'anno prossimo parteciperemo all'Eurovision" scherza Charles.

Siamo giunti in aeroporto, una volta saliti abbiamo preso posto.

Charles

Siamo decollati da poco, "se precipitiamo, chi ci salva!" Esclama Andrea, "non lo so" rispondo, "ma che cazzo fai !" Esclamo notando Carlos che mi riprendeva, "SHAHAHAL" ridacchia lui, "eh ma muove un po' però è" esordisco, "si muove un bel po' è" esclama Carlos, "prendi il video va" esclamo, "dillo- dillo" emette lo spagnolo, " ti amo, un abbraccio, è stato un piacere, poco tempo insieme ma tempo buono" esclamo scherzoso, siccome me la stavo facendo sotto a causa delle turbolenze dell'aereo.

Esci dalla mia testa ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora