Una ferita che si ricuce

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Alexander

"Papà apri sono Alec" busso alla porta, "che ci fai qua figliolo?" Domanda lui, "ti devo parlare di una cosa e ritengo che tu lo debba sapere" esclamo mentre avanzo nel salotto, "di che riguarda Alex?" Chiede curiosa mio padre, "Hazel!" Esclamo lentamente, "non voglio sapere nulla di tua sorella, non mi interessa" parte in quarta lui, "papà, lasciami parlare" lo interrompo, "Alec quante volte te lo devo dire che non mi interessa nulla di lei" esclama mio padre, "Jacopo é tornato" sbotto, "chi è Jacopo?" Chiede perplesso, "L'ex di Hazel" spiego, "eh quindi, perché mi dovrebbe importare di quel l'essere?" Domanda con strafottenza, "PERCHÉ È COLUI CHE HA STUPRATO TUA FIGLIA" urlo con rabbia, "c-cosa!" esclama stupefatto,
"q-quando è successo?" Chiede, "due mesi fa papà" ribadisco, "no, no è uno scherzo, l'avevo pagato per non farsi più vedere" esordisce, "vorrei tanto fosse così, ma è purtroppo è la verità" esclamo, "Alexander, perché mi dici questo?" chiede, "perché so che ci tieni ancora a lei e ti sto dando un'occasione per rimediare ai tuoi errori con lei" esclamo posandogli una mano sulla spalla, "ho rovinato la mia bambina, gli ho tolto il suo splendido sorriso, i suoi occhi non splendono più come prima!" Esclama mio padre in lacrime, " ed invece ti sbagli perché, non ha mai perso il suo sorriso, ed hanno ripreso a brillare, la tua bambina è ancora lì dove l'hai lasciata, sotto i frammenti del suo cuore, devi solamente saperla cercare, ma esiste ancora" gli spiego, "non mi perdonerà mai, dopo tutto il dolore che gli ho causato" ribadisce lui, "papà, sei sempre stato il suo supereroe, il suo migliore amico, ti perdonerà sempre, anzi l'ha sempre fatto, nonostante stava male per causa tua, lei ti ha sempre perdonato, non ha mai parlato male di te con nessuno e di occasioni me ha avute assai, preferiva sempre non parlarne, perché per lei sei sempre stato una ferita che sanguinava sempre e non voleva guarire, ha sempre avuto un cuore troppo grande per odiarti; riprenditi tua figlia prima che sia troppo tardi" esordisco, "come faccio a presentarmi da lei, dopo che quello che è successo" balbetta mio papà, "semplice, vai a casa mia e ci parli e lasci che il tempo faccia il suo corso e soprattutto la ascolti" cerco di spiegargli, "no, non riesco a vederla con quei tagli" ribadisce lui, "non devi fissargli le braccia, guarda in faccia tua figlia e dille una volta per tutte che le vuoi bene e le chiedi scusa per tutto quello che hai fatto" dico, "uhm" emette lui, "prova a farla soffrire di nuovo e ti giuro che non perdersi soltanto Hazel, ma anche me e Celeste " lo avverto, dopodiché ci avviamo in macchina verso casa mia.

Hazel

Sono in sala che mi sto guardando un film, ad un certo punto suonano il campanello;
"che vuoi " esclamo alla vista di mio padre, "posso entrare?" mi domanda, "se proprio devi" mi sposto per farlo entrare, "Alexander e Celeste sono fuori e non so quando tornano, ti conviene tornare più tardi" esclamo, "in realtà sono venuto per te" esclama lui, "non posso esserti d'aiuto mi dispiace" esordisco, "lo so che c'è l'hai con me, ma devo dirti delle cose" ribadisce lui, "come se avessi torto, dopo tutto quello che mi hai fatto passare, ed adesso dovrei stare qui ad ascoltarti?" Gli urlo addosso, "lo se ed hai tutte le regioni del mondo per odiarmi, ma ho fatto quel che ho fatto, solo per punire me stesso, non riuscivo a vederti con quei tagli che ti sei procurata a causa mia, quindi ho pensato che riversare il mio odio per me stesso per te, mi aiutasse, ma ho solo peggiorato le cose, ed ho perso mia figlia" conclude lui, "HAI FATTO QUEL CHE HAI FATTO? MI HAI PICCHIATO, MINACCIATO DI MORTE, DETTO CHE SONO SOLO UN FALLIMENTO, UN ERRORE E CHE DEVO SPARIRE, COSA PRETENDEVI ESATTAMENTE, CHE SAREI RIMASTA AL TUO FIANCO A FARMI INSULTARE ?" Sbotto, "hai ragione Hazel, e me ne vergogno molto di ciò, ed è per questo che sono qua per cercare di fermi perdonare, Voglio riprovare ad essere il padre che ti meriti, mi manca la mia migliore amica, mia figlia" esordisce mio padre, "hai Celeste ed Alexander come figli, io non sono tua figlia o sbaglio!" Esclamo, "con loro non ho mai avuto il rapporto che avevo con te, perché loro erano attaccati alla mamma, ma tu no, eri la mia cozza, ti sono sempre piaciute le auto, che stressavi sempre il nonno per portarti a farci un giro, ma anche lì ho rovinato tutto per il brutto rapporto che avevo con il nonno, quindi te le faceva vedere in televisione e guai se provavo a fiatare durante un gran premio" esclama, "non sei mai stata realmente un fallimento, altroché sono fiero di te e di quello che stai facendo con tuo fratello e con la tua arte, non è vero che devi sparire, perché dove ci sei tu, c'è gioia, allegria perché sai come rendere felici le persone con la tua semplicità"continua, "ERI IL MIO FOTTUTO SUPEREROE PAPÀ , LA PERSONA SU CUI POTEVO SEMPRE CONTARE, POI SEI DIVENTATO UN ALCOLIZZATO ED HAI INCOMINCIATO A TRATTARMI DI MERDA, MI HAI PORTATO AD AVERE PAURA DI TE, LA PERSONA CHE MI È SEMPRE STATO VICINO, CHE MI DIFENDEVA DALLA MAMMA, POI L'ALCOL SI È PORTATO VIA MIO PADRE, ED HA CREATO TE" urlo, "mi dispiace" esclama a testa bassa, "TI DISPIACE?, DA QUANDO TE NE SEI ANDATO, È ANDATO TUTTO A PUTTANE" grido, "lo so Hazel, me ne pento di quello che ti ho fatto, non ti meritavi nulla di tutto ciò che hai subito per colpa mia, se me lo permetterai, cercherò di farmi perdonare e rimediare ai miei errori" esclama lui, "vattene papà, non riesco a perdonarti in questo momento, non è facile" esclamo, rimane in silenzio e va verso la porta, "mi dispiace per quello che ti ha fatto Jacopo" esclama ripuntando lo sguardo su di me, "C-come fai a saperlo" gli chiedo, ma rimane immobile ed in silenzio, "te l'ha detto Alec, non è vero! " realizzo, mio padre annuisce; mi cedono le gambe al solo pensiero dell'accaduto, "Hazel respira; Hazel guardami" esclama mio padre sedendosi per terra, tirandomi a se, "sono qua, sfogati"esclama in seguito, "non tenerti tutto dentro" esclama, "mi ha stuprato papà, le sue potenti mani erano sul mio corpo ed io ero così impotente, l'ho pregato di fermarsi, ma mi ripeteva che ero la sua puttana, che ero sua e poteva farci quello che voleva con me" ripeto tra le lacrime, "Hazel, non sei una puttana e non lo sarai mai" esordisce lui, "ho il terrore di incontrarlo per strada e che la cosa possa ripetersi, so che adesso è in carcere ma quando uscirà, tornerà di nuovo a cercarmi, papà, non c'è la faccio" mi sfogo, "Hazel, ti prometto che la questione non si ripeterà e se mai dovrà uscire, ci sarò io a sostenerti, non ti abbandono di nuovo" conclude mio padre, "perché lo fai?" Domando stupida del cambio del suo comportamento, "perché sei mia figlia e ti voglio bene e sono stato un coglione a trattarti così" spiega, "papà ho bisogno di tempo, prima di perdonarti, ma per quel che vale mi sei mancato" concludo, "certo, capisco hai tutto il tempo di cui hai bisogno" esclama.

Charles

"Secondo te possiamo scendere?" Domando a celeste, "boh, si secondo me si" risponde, così mi tiro in piedi, faccio per aprire la porta, "Fermo!" Esclama Celeste, "che succede!" Esclamo, "Hazel pensa che siamo fuori, usciamo dalla finestra" esordisce lei, "cosa, tu sei pazza!" Esclamo, "hai per caso paura?, siamo al primo piano" esclama Celeste, così prende un lenzuolo, lo lega per poi lasciarlo cadere dalla finestra, dopodiché uno alla volta ci caliamo giù.

Hazel

Suonano alla porta, mio padre va ad aprire, "ciao Celeste" la abbraccia, "e tu sei?" Chiede mio padre a Charles, "il migliore amico di sua figlia" esclama Charles, stringendo la mano a mio padre, "aspetta ma tu sei Charles Leclerc, uno dei piloti di formula uno della Ferrari!" Realizza mio padre, "comunque piacere il padre" si presenta mia papà a Charles, "piacere mio" risponde il pilota.

Esci dalla mia testa ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora