Canzone di: Caparezza
Fonte dell'immagina: PinterestTi riconosco dai capelli, crespi come cipressi
Mitsuba rimase nascosto dietro l'albero, sporgendosi appena oltre il tronco per osservare la folla di studenti che stava uscendo da scuola; molti non potevano vederlo, in fondo era un fantasma ma...
Lui sì. Lo riconobbe subito, i suoi capelli erano inconfondibili: luminosi, scompigliati, ma scompigliati in un modo talmente bello che si chiedeva se li facesse apposta così.
Da come cammini, come ti vesti
E poi, aveva un modo di camminare tutto suo, pieno di allegria.
Mitsuba si era ritrovato a pensare che fosse anche una persona che doveva stare bene con tutto; lui si vestiva sempre allo stesso modo... Mentre quel ragazzo, stava bene con qualsiasi cosa...
Lo vide salutare i suoi amici, prima di tornare verso la scuola.
Lo seguì, in silenzio, sperando che non lo vedesse; rimaneva spesso a scuola anche dopo la chiusura, lui ormai lo sapeva bene.
Spesso aiutata quella ragazza a sistemare i pasticci di Hanako, ma altre volte...
Dagli occhi spalancati come I libri di fumetti che leggi
Come immaginava, anche quel pomeriggio il biondo si stava rifugiando in un'aula per mettersi a leggere uno dei suoi tanto amati fumetti.
Lui aveva sempre preferito la fotografia, ma si chiedeva cosa ci fosse di così interessante in ciò che quel ragazzo leggeva: lo vedeva sbarrare gli occhi, ridere, anche intristirsi a volte... Sul suo volto passavano sempre mille emozioni, e Mitsuba avrebbe voluto immortalarle tutte, dalla prima all'ultima.
Da come pensi che hai più difetti che pregi
Ma non voleva che quel ragazzo lo scoprisse, tanto in ogni caso...
- Vieni dentro o no?-. Mitsuba sbarró gli occhi nell'accorgersi che Kou si era voltato, e lo stava fissando dal buchino lasciato dalla porta accostata.
- Io?- mormorò, il cuore che gli batteva all'impazzata - sicuro? Non vorrei disturbarti...-.
- Perché dovresti disturbarmi? Mi diverto a stare con te!- affermò Kou, alzandosi e dirigendosi verso la porta; quel ragazzo era sempre così tenero e insicuro, ma lui sapeva bene che aveva molto che avrebbe potuto mostrare, se solo avesse trovato il coraggio...
- Ti va di fare qualcosa insieme? Posso accompagnarti nel tuo giro di fotografie- affermò.
Dall'invisibile che indossi tutte le mattine
- Tsk, non ho bisogno di essere accompagnato- borbottó Mitsuba, voltando la testa e fingendo indifferenza; se non avesse subito cambiato espressione, quel ragazzo avrebbe scoperto tutto...
- Ma se mi segui da stamattina!- rise Kou; il fantasma sbarró gli occhi e si voltò nuovamente verso di lui.
- Lo sapevi?!-.
- Ma certo! Sono un esorcista, per quanto provi a nasconderti posso percepire molto bene la tua presenza- affermò Kou con un sorriso.
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SONG FOR 2D
FanfictionI due sensi che più ci permettono di estraniarci dalla realtà? L'udito e, strano ma vero, la vista. Sulla scia delle canzoni che amate, creeró piccole storie per i personaggi che portate nel cuore