Canzone di: Mosè
Fonte dell'immagina: PinterestSiamo quelli che non dormono mai
Ukai sbadigliò per l'ennesima volta da quando era arrivato agli allenamenti; fortuna che i ragazzi stavano ancora facendo riscaldamento e non avevano bisogno di supervisione costante, altrimenti probabilmente sarebbe crollato per la stanchezza.
- Non ha dormito, Ukai-san?- chiese Ittetsu, in piedi di fianco a lui.
- Non molto... Adesso che lavoro non solo al negozio ma anche nei campi, ho sempre meno tempo per dormire- sospirò il biondo.
- Mi dispiace, mi sembra sempre così stanco...- mormorò Ittetsu, preoccupato.
Ukai scrollò le spalle.
- Sono abituato a quando stavo sempre in giro a bere la notte, quindi per me non è un problema così grande- dichiarò.
- Immagino che da ragazzo stesse fuori spesso- rise Ittetsu.
- Diciamo che non mi trattenevo- affermò Keishin con un sorriso - e lei, professore?-.
Ma che pensano sempre
- Io rimanevo sveglio a fare i compiti- rise Ittetsu - non ho mai retto troppo bene l'alcool, quindi non andavo spesso a bere-.
Ukai lo fissò per un attimo.
- A giudicare dalle sue occhiate, neanche lei ha dormito molto, professore- affermò.
- Si, sono rimasto sveglio a correggere i compiti dei miei alunni... Ogni tanto mi concentro troppo sulla squadra e lascio più indietro il mio lavoro- ammise il moro.
- Bè, questa squadra dá parecchio da fare- rise Keishin, tornando a guardare i ragazzi; anche lui, in effetti, ci stava pensando di più in quel periodo, in modo da poterli aiutare al massimo, rispetto a quanto avesse mai fatto ai tempi del Liceo, quando era lui a studiare.
Che portano ancora i segni delle loro sconfitte sulla pelle
Lui però... Non era mai riuscito ad arrivare così in lá, ad amare così tanto la pallavolo quando era un ragazzo.
Ricordava ancora quanto fosse brutto essere lasciato in panchina, non riuscire a dare il massimo in partita, non poter fare ciò che poteva per la sua squadra... Non erano bei sentimenti.
- Bè è vero, ma in fondo loro sono ancora dei ragazzi, hanno molto da affrontare... Noi siamo più adulti, dobbiamo guidarli al meglio, anche grazie alle nostre esperienze- affermò Ittetsu.
Ukai gli lanciò un'occhiata: chissà... Come stava... E cos'aveva passato.
Lui l'aveva conosciuto come un uomo motivato e deciso, all'apparenza timido ma con tanto coraggio e tanta voglia di fare; ma in effetti, lo vedeva spesso da solo, impegnato nel suo lavoro, in disparte, con la mente altrove.
Chissà... A cosa pensava...
- Ukai-san?-. Il biondo si accorse in quel momento che si era bloccato a fissarlo.
- Si scusi- si voltò verso i ragazzi - bene: è il momento di iniziare l'allenamento-.
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SONG FOR 2D
FanfictionI due sensi che più ci permettono di estraniarci dalla realtà? L'udito e, strano ma vero, la vista. Sulla scia delle canzoni che amate, creeró piccole storie per i personaggi che portate nel cuore