HO PAURA ~ KUROKEN

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Canzone di: Mose
Fonte dell'immagine: Pinterest

Caro diario ti scrivo perché ho paura

Kenma osservò la sua mano scorrere sul foglio che aveva davanti a lui.

L'aveva creduta una cosa idiota, ma in fondo l'aveva consigliata Yaku, per cui...

- Essere sincero con me stesso su carta eh?- mormorò, continuando a scrivere; non era per niente male, in realtà, come idea.

All'inizio si era sentito un po' idiota, era come quando da bambino gli avevano consigliato di tenersi un diario segreto per aiutare con la sua timidezza.

Ma all'epoca non era abbastanza forte per riuscire ad ammetterlo; e ammettere la cosa più semplice di tutti, un sentimento che tutti nascondevano, ma che tutti provavano: la paura.

La paura è un sentimento che condiziona la vita in ogni momento, qualcosa che non va nascosto, ma accettato per riuscire a conviverci e superarla.

e non me ne vergogno

Kenma ormai lo sapeva bene, Kenma ormai... Non si vergognava più, di avere paura.

Non da quando aveva scoperto... Che la aveva anche lui.

Si voltò verso il ragazzo moro, semiasdraiato sul letto dietro di lui, intento a sua volta a scrivere su un diario.

Quando il ragazzo si accorse dello sguardo di Kenma, si voltò verso di lui e gli rivolse un sorriso.

- Provi a sbirciare, gattino?- commentò Tetsuro.

- Come se non ti conoscessi meglio di te stesso- borbottò Kenma, e il moro rise leggermente.

- Significa che dopo vuoi leggere?- chiese Tetsuro; in fondo, non aveva avuto problemi ad ammettere di avere paura... Non con quel ragazzo almeno.

- È qualcosa di personale no?- mormorò Kenma, tornando a voltarsi verso il foglio sulla sua scrivania - se vorrai parlarmene, lo farai tu-.

Kuroo fece un piccolo sorriso.

- Allora decideremo alla fine cosa fare- dichiaró, prima di tornare a concentrarsi sul suo diario.

ho paura di me stesso, di non essere accettato

Era partito dalla prima paura che avesse mai avuto: dalla paura... Di non riuscire a essere sé stesso, che nessuno potesse accettarlo per ciò che era davvero, che nessuno sarebbe mai riuscito a capirlo.

In fondo, da bambino lui... Era molto più timido di adesso: aveva una grande passione per la pallavolo, e nessuno con cui esprimerla, per cui si era sempre trovato solo in ciò che più amava al mondo.

Anche quando trovava qualche bambino a cui stava simpatico, comunque non riusciva mai a condividere quella sua grande passione, e alla fine aveva avuto a lungo la paura di non essere accettato.

Aveva pensato di dover cambiare, che sarebbe stato meglio se avesse avuto altri interessi, che forse il suo sogno di giocare a pallavolo non si sarebbe mai avverato...

Paura dei ricordi, di ciò che ho passato

Ogni tanto, quei ricordi gli tornavano in mente: adesso molti lo consideravano un ragazzo spigliato, un festaiolo, qualcuno senza peli sulla lingua e in grado di parlare con chiunque; ma era riuscito a diventarlo solamente perché adesso aveva con lui ciò che amava.

SONG FOR 2DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora