DAYLIGHT ~ SHIN SOUKOKU

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Canzone di: David Kushner
Fonte dell'immagine: Pinterest

Telling myself I won't go there

- Dazai-san, non so se sia il caso...- mormorò Atsushi, osservando l'edificio di fronte a lui - neanche verrà probabilmente...-.

- Ma tu ci vuoi andare no?- commentò il ragazzo al suo fianco - non ti preoccupare, so come convincerlo. Tu vai-.

Atsushi si morse appena il labbro inferiore.

- La scelta è tua Atsushi, ma adesso siamo alleati- Osamu si voltò, un piccolo sorriso in volto - secondo me, ti farebbe bene- dichiaró, prima di allontanarsi.

Atsushi tornò a fissare l'edificio di fronte a lui: anche se fosse entrato... Lui sarebbe arrivato?

- Non entrerò- dichiarò Ryunosuke con convinzione - è una cosa idiota. Non la farò, anche se è stato Dazai-san a chiederti di portarmi qui-.

Chuya scrollò le spalle.

- La scelta è tua, ma non ti ho portato qui perché me l'ha chiesto quell'idiota: penso che potrebbe aiutarti, soprattutto parlare con lui. O sfogarti. A me ha aiutato- dichiarò, voltandosi - non ti obbligherò a farlo. Chiamami se vuoi che ti riaccompagni a casa, tanto sarò qui vicino a insultare quell'idiota- aggiunse, per poi allontanarsi.

Akutagawa serrò le labbra: non importava quanto glielo chiedessero, lui comunque non sarebbe andato; che fosse Chiya a dirglielo, o anche Dazai... Probabilmente, avrebbe protestato anche se fosse stato Mori a chiederglielo.

Oh, but I know that I won't care

A lui non importava niente: non gli importava di quello che era successo, di ciò che aveva fatto, non voleva parlarne, sfogarsi o accettare la cosa; non gli importava assolutamente nulla.

Stava per allontanarsi, quando vide una figura dirigersi verso l'entrata.

Sbarró gli occhi: quell'idiota, stava... Veramente andando?

Atsushi fissò la porta di fronte a lui e fece un respiro profondo: non importava se il moro non si sarebbe presentato, lui non poteva fare altrimenti.

Tryna wash away all the blood I've spilt

Ne aveva bisogno: aveva bisogno di vedere quel luogo, di ricordare, nella speranza di trovare un modo per sentirsi meglio, o riuscire a fare qualcosa per rimediare.

Deglutì appena ed entrò nell'edificio, guardandosi intorno. Era stato tutto ripulito: non c'era più traccia del sangue, dei corpi, di tutti i marchingegni, nessun indizio che quella fosse stata una delle basi di Fyodor fino a pochi giorni prima... Era totalmente vuoto.

- Sei venuto davvero? Cos'è, speri in questo modo di lavarti via dalle mani il sangue di tutte le persone che hai ucciso?-.

Atsushi sussultò appena e si voltò di scatto: davanti alla porta, c'era Akutagawa, il suo solito sguardo truce in volto, che lo fissava in modo strano.

This lust is a burden that we both share

- So bene... Di non poter tornare indietro- mormorò Atsushi, abbassando appena lo sguardo e osservandosi le mani: gli sembrava di vederle veramente sporche...

SONG FOR 2DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora