◂18

815 75 154
                                    

Era da ormai 10 minuti che Hyunjin tastava il corpo tonico di Chan, non riuscendo a capire la posizione che il leader doveva mantenere.

Per il secondo gioco, Felix aveva scelto per ognuno tre pose differenti - senza farlo sapere agli altri giocatori - ed entrambi con gli occhi bendati dovevano capire due cose: colui che manteneva la postura doveva indovinare chi fosse il suo compagno, mentre l'altro aveva lo scopo di decifrare in che strana posa era stato messo, toccandolo in ogni angolo.

«CI SONO!»

«NON DOVEVI PARLARE, CAPRA!» lo attaccò subito Seungmin, portandosi le mani tra i capelli.

«Tranquilli, avevo capito fosse Hyun dopo neanche mezzo minuto.» Chan si tolse la benda, sistemandosi i ciuffi blu.

«Come?»

«Beh, si sente il tuo affanno appena fai qualcosa a venti metri di distanza.»

Hyunjin gli rifilò una linguaccia, al contrario degli altri che scoppiarono a ridere.

«Direi che Hyunjin ha sforato di giusto un pochetto i 2 minuti concessi per indovinare, perciò Chan molto probabilmente non sarai il suo compagno di stanza.» il lentigginoso segnò i punti su una lavagnetta, orgoglioso di tutti i colori che stava utilizzando per ogni persona «Chan nero naturalmente.»

«Posso estrarre io?» Jeongin si scaraventò in avanti, gattonando velocemente verso il capo della serata.

«Certo, Innie.»

Chan - che stava ridando le due bende appena utilizzate a Felix - si spostò di lato per far passare il più piccolo «carino.» lo osservò prendere la bustina in plastica contenenti i loro nomi, sorridendo come un bambino.

«Chan, cosa fai li impalato? Tocca a Jisung ora.» Changbin lo risvegliò dai suoi pensieri, notando che il blu era bloccato nella stessa posizione da ormai svariati secondi.

«Sung, mettiti la benda e vai in mezzo.»

Il prescelto si alzò e fece ciò che gli era stato ordinato dal lentigginoso, selezionando una delle tre pose che gli aveva precedentemente dato su un pezzo di carta.

Jeongin scosse la busta, estraendone poi un fogliettino a caso.

Attento a non parlare per non farlo sapere al giocatore bendato al centro del cerchio, lo mostrò a tutti gli altri.

Colui di cui il nome era inciso sopra, raggiunse il suo compagno e si coprì gli occhi.

Gli picchiettò sulla spalla e Jisung si mise nella posizione selezionata.

L'altro aspettò qualche secondo, per poi allungare le mani e poggiarle su quello che capì essere il petto del moro.

Percorse con le dita le sue spalle, passando cautamente su entrambe le braccia, fino ad arrivare a stringergli le dita.

«LIXIE!»

«Hey, non sono passati manco 30 secondi, stronzo.»

«Hai le ditina così piccoline, è impossibile non riconoscerti.»

«Non sei decisamente nella posizione per prendermi in giro, ricordati che potrei strizzarti il cazzo da un momento all'altro e tu non potresti muovere un muscolo.» ridacchiò tra sé e sé, scendendo lungo il suo busto.

«HEY!» si tirò indietro con un saltello, facendo innalzare una serie di bestemmie e lamentele.

«HAN JISUNG, OSA MUOVERTI ANCORA E GIURO CHE IL TUO CAZZO LO USO COME LIGHSTICK AL PROSSIMO CONCERTO DI JUNGKOOK!»

«Sei sempre così gentile, Minnie.» ironizzò Jeongin facendogli un cuore con le mani.

«Lo so.»

«Beh, almeno lui avrebbe la fortuna di vedere il mio idol preferito.» bofonchiò offeso «E COMUNQUE, MI MINACCIA!»

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora