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Non appena le labbra di Minho trovarono quelle del minore, quest'ultimo non ci pensò due volte a ricambiare, concedendo l'accesso anche alla lingua del maggiore, che prese ad accarezzare e stuzzicare la sua simile, muovendosi in sincronia una con l'altra.

Jisung si divertita a passare la punta della lingua sul piercing dell'altro, tirandolo di tanto in tanto con i denti e giocandoci quando il suo possessore lo permetteva.

Con la mano libera il ramato scese sulla schiena del più piccolo, passando i polpastrelli sulle catene che la coprivano.

Se le girò tra le dita, tirandole di tanto in tanto, desideroso di eliminarle e avere la pelle nuda del minore completamente per sé.

Passò l'indice lungo la sua spina dorsale, spingendolo ad inarcare la schiena per le scariche elettriche che gli scossero inconsapevolmente le viscere.

«Min-» sospirò contro la cavità orale del suo domatore, pregandolo di liberargli i polsi per poter finalmente toccarlo.

Minho inarcò un angolo della bocca e, non prestando attenzione alle sue suppliche, gli morse ingordamente il labbro inferiore, tirandolo leggermente e riprendendo il contatto peccaminoso che avevano momentaneamente sospeso.

Sentì Jisung sospirare nel bacio e lo assecondò, leccando e succhiando le labbra carnose del più grande, sfogando la sua eccitazione nel miglior modo possibile.

Le dita di Minho nel frattempo si spostarono al sedere sodo del minore, stringendolo con irruenza in una presa ferrea.

Il sottomesso, amando i modi possessivi del maggiore, tirò ancora più in fuori il fondoschiena, mostrandone ogni perfetta curvatura sotto il sottile strato di gonna.

Minho, capendo il piacere che stava donando al castano, si soffermò ancora un po' su quelle due formidabili natiche, palpandole in tutta la loro morbidezza e sensualità con cui Jisung non aveva mancato di muoverle, arrivando a strusciarle sotto la mano esperta del loro ammiratore.

Lo stava decisamente pregando di scoparlo e Minho amava la disperazione facilmente leggibile nei suoi gesti.

Dal modo in cui cercava di liberarsi dalla presa ai suoi polsi, la continua ricerca di maggior attrito nel bacio già enormemente spinto, gli incessanti ansimi di appagamento rimbombanti tra le loro gole e ora anche come si aggrappava disperatamente alle attenzioni che stava ricevendo il suo fondoschiena.

Quando credette di averne avuto abbastanza, Minho infilò la mano nel suo interno coscia, convinto non portasse nulla oltre intimo e gonna.

Invece, la sua pelle venne a contatto con uno strato piuttosto spesso di calze, che graffiò e prese a ricercarne l'orlo con impazienza.

Nel farlo gli alzò la gonna e con uno strattone poco delicato gli abbassò le calze fino a metà cosce, così da fornire il giusto spazio alle sue mani.

Soddisfatto del suo operato, gli sollevò una gamba per legarsela attorno al bacino e si addentrò nella sua zona proibita, scansando la lingeria che indossava.

Intrufolò un dito nella sua entrata, soffermandosi alla punta per continuare a stimolarlo ancora un pochetto.

Voleva vederlo cedere, totalmente alla sua mercé.

Intanto che temporeggiava attorno al buco del minore, lo privò delle sue labbra e, attaccato da uno sbuffo alquanto infastidito, trasferì l'interesse sul candido collo di Jisung.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora