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Schiocchi di labbra e saliva erano gli unici suoni udibili tra le quattro mura sporcate di tempere e tappezzate di dipinti e finestre che davano al giardino dell'istituto scolastico.

Jisung seduto sul bordo del lavandino, dita strette tra la chioma del ragazzo tra le sue gambe che invece gli stringeva i fianchi, viaggiando di tanto in tanto all'interno degli indumenti del minore.

La passione li stava inghiottendo man man che il bacio diventava sempre più vorace e le loro lingue si accarezzavano come due prede affamate, in astinenza del loro pasto preferito da fin troppo tempo.

«M-Min-ho.» buttò la testa all'indietro per lasciar totale accesso al ramato, che si era scansato dalle sue labbra solo per abbassarsi sul collo.

Succhiò e morse avidamente ogni pezzo di pelle lattea, rendendola tesa sotto il suo tocco forte ed insistente.

Il castano si morse il labbro inferiore nel momento in cui il suo punto debole venne attaccato, non riuscendo comunque a nascondere un ansimo più vivo dei precedenti.

Capendo quanto amasse la zona appena colpita, Minho insistette su essa e la accompagnò con le dita intrufolate sul suo addome bollente.

Jisung rabbrividì, facendo slittare le sue mani dapprima sui capelli del maggiore, poi sulle spalle, lungo le braccia, fino a giungere alla patta dei pantaloni.

Afferrò il bottone dei jeans e lo slacciò, susseguito dalla zip sottostante.

Allargò per bene il pantalone, passò l'indice sullo spesso elastico dei boxer e non ci pensò due volte ad andare oltre, imbucando la mano al suo interno.

Il ramato si staccò solamente per ritrovarsi faccia a faccia con la sua nemesi, che - non percependo più nessun contatto sul collo - fece incontrare le loro iridi.

«Che c'è?» inclinò innocentemente la testa di lato, afferrando nel frattempo il membro del maggiore.

«Mi fai impaz~ah- cazzo Jisung.» il fiato gli morì in gola nel momento in cui sentì il palmo del minore avvolgerlo completamente ed iniziare a muoversi velocemente su e giù.

Jisung lo prese per il colletto della maglietta, avvicinandolo tanto da sentire i suoi ansimi sulle proprie labbra gonfie «solo parole Lee, ho bisogno dei fatti.» soffiò leccandogli le labbra schiuse.

Minho gemette sia per quel gesto decisamente seducente sia per la stoccata potente che la sua erezione ricevette alla base, espandendosi in un formicolio fino alla punta.

Il moro sorrise compiaciuto al suo volto allibito e proseguì all'orecchio, pronunciando un semplice e coinciso ordine «spogliami.»

Con quella parola il ramato ritornò al presente ed eseguì all'istante, prendendogli insieme i bordi della maglia e della felpa e sfilandoglieli.

Li buttò sul pavimento ancora impolverato dell'aula, esponendo il busto magro e muscoloso del minore, dalle spalle possenti alla vita femminilmente stretta che tanto amava.

«Da quanto non lo facciamo? La tua pelle è troppo p-pulita per i miei gusti.» le sue pupille viaggiavano rapidamente in ogni angolo del corpo dinnanzi a lui, divorandolo con un solo sguardo.

«Allora vedi di rimediare.» strinse con più decisione la lunghezza tra le sue mani, vedendo le iridi di Minho roteare dal piacere.

Sentendosi ormai al limite, decise di sfogare il suo appagamento sulla bellezza di fronte a lui, affondando il suo viso sul fisico perfetto del castano.

I gemiti di Jisung andavano di pari passo con la sua mano all'interno dei boxer del maggiore, mentre quest'ultimo gli leccava i capezzoli e gli macchiava il petto di bolli rossi e violacei.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora