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La donna sparì in cucina, facendo cadere la sala nel silenzio totale mentre entrambi i ragazzi cercavano di asciugarsi almeno grossolanamente per non sgocciolare in giro.

Poi Jisung fece un cenno di testa al maggiore, invitandolo a seguirlo al piano superiore.

Il castano era enormemente in imbarazzo, soprattutto al pensiero di dover passare tutta la notte con Lee Minho, con cui - se già non aveva un bel rapporto prima - dopo il confronto era definitivamente sotto terra.

Tentennò prima di aprire la porta della sua camera da letto, ma dopo un respiro profondo e mille preghiere sottovoce si decise ad abbassare la maniglia.

Come si aspettava, sua madre non aveva toccato nulla - dato che non voleva farsi uccidere dal figlio - e la stanza era ancora sottosopra.

Vestiti sparsi per tutto il letto sfatto pieno di peluche arrivati perfino a terra; scrivania zeppa di libri aperti e fogli scarabocchiati con tanto di cestino accanto, da cui strabordavano palline di carta dovute dalla precedente serata impegnata nella ricerca di strofe per la sua nuova canzone con Chan e Changbin; armadio socchiuso da cui cadevano altri indumenti; cassetti mezzi aperti da cui si poteva intravedere la biancheria intima, tra cui i perizoma che a volte utilizzava, e infine i due comodini accanto al letto occupati solo da fazzolettini in carta bagnati di lacrime e muco dalle diverse notti antecedenti passate a piangere per bl e tiktok commoventi sui BTS.

Percepì le sue guance prendere fuoco dal disagio e pian piano voltò lo sguardo verso Minho, notandolo intento a fissare ogni centimetro quadro della camera con un'espressione basita in pieno volto.

«E-Ehm, scusa il disordine...» si spostò verso il suo letto, continuando a guardare il ramato intanto che con le mani dietro la schiena tentava di coprire qualche peluche con i vestiti «non mi aspettavo... beh sai... ospiti.»

Il maggiore alzò gli occhi al cielo, inchiodando le iridi su quelle del minore «posso farmi una doccia?»

Jisung annuì, andando verso i suoi cassetti per tirarne fuori un paio di boxer e i vestiti più grandi che aveva.

«Prova a vedere se ti vanno bene, sennò ruberò qualcosa a mio padre.»

Minho li prese, esaminandoli per bene e palpandoli per sentire il tessuto sotto le sue dita.

«Il bagno è la porta più vicina sulla sinistra, se hai bisogno sono qui... a sistemare sto casino.» pronunciò l'ultima frase a bassa voce, tirando un sorriso mentre i suoi occhi fissavano la figura dell'ospite seguire le sue istruzioni e chiudersi la porta del bagno alle spalle.

«Prego eh.» borbottò tra sé e sé scrollando le spalle.

Sospirò, grattandosi la nuca e storcendo il naso alla vista di tutto ciò che c'era da riordinare.

Decise che prima di tutto doveva nascondere il più possibile i peluche, non che se ne vergognasse, solo che conoscendo Minho l'avrebbe preso per il culo per i prossimi sei mesi o pubblicato su qualche social.

Iniziò così ad infilare nel sacco in tela vicino alla scrivania tutti i peluche tranne due o tre che gli servivano per dormire serenamente.

Proseguì col letto e, nel frattempo che sbatteva i cuscini fuori dalla finestra, sentì due dita battere sul legno della porta.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora