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Lee Minho in tutto il suo fascino.

Pantaloni in pelle nera perfettamente aderenti alle sue possenti cosce, camicia blu elettrico slacciata fino a metà petto, a cui arrivava anche qualche collana argentata, dita costellate di anelli del medesimo materiale, orecchini a graffetta e soprattutto, il piercing ad anello che gli contornava meticolosamente la parte centrale del labbro inferiore.

Labbra divise da quella che era già la quinta sigaretta della serata, anch'essa ormai terminata, e gomiti appoggiati sulle schienale dietro di lui.

Ad occupare i posti al suo fianco c'erano due persone: una ragazza dai capelli a caschetto biondi vestita con top fucsia e gonna bianca, mentre dall'altro lato un ragazzo, chioma colorata di un verde ormai trasandato e camicia grigia infilata in un paio di jeans cargo strappati.

Entrambi erano addosso a Minho, occhi famelici fissi su di lui e mani vaganti sul suo corpo, passando dalle cosce allo scollo della camicia, slacciando sempre più bottoni man mano che le loro dita fingevano di giocare con le collane.

Dagli sguardi di sfida che si lanciavano e dalle mani che cercavano sempre più contatto, sembrava stessero gareggiando per ottenere una nottata indimenticabile con Minho, il quale invece non muoveva un muscolo, troppo concentrato ad aspirare il misto di nicotina ed erba della sua sigaretta a tempi intervallati, per poi gettare fuori tutto il fumo dalle narici e dalle labbra schiuse con un lungo sospiro rilassato.

Le ciocche ramate gli coprivano parte degli occhi, ma lo sguardo che riservò a Jisung, oh quello sì che era ben chiaro, forse l'unico strazio di lucidità in quell'edificio corrotto da illegalità e sete di passione.

Tanto era intenso, il castano lo percepì sulla pelle come un pizzicotto e distolse subito lo sguardo, portandolo di nuovo sui suoi grandi idoli.

«Gli altri?» chiese Hyunjin dando un saluto veloce a tutti, prendendo poi posto accanto a Suga, facendo attenzione a non schiacciare il ragazzo ancora addormentato che ormai stava slittando pure giù dal divano.

«Jimin penso stia parlando col DJ riguardo la musica, Namjoon ci starà provando ancora col barista e Jungkook è andato a prendere altra droga insieme a Jackson.» spiegò Taehyung rubando un sorso dal bicchiere che Jin aveva appena appoggiato sul tavolo.

«Jackson Wang?» provò ad indovinare Changbin, accomodandosi invece al fianco di J-Hope.

«Esattamente, sai che non può saltare una festa.»

Alla fine trovarono tutti un buchino dove sedersi, chi più stretto a causa di Jay o dei due ragazzi appiccicati a Minho, chi invece ben comodo sulle gambe di qualcun altro, come nel caso di Felix, seduto sul suo fidanzato.

Cominciarono tutti a parlare tra loro, mentre Jisung non riusciva a concentrarsi su altro se non Lee Minho o meglio, le due persone che gli si strusciavano disperatamente contro in cerca di quelle attenzioni che il maggiore non era disposto a dargli.

Jisung si chiedeva se non si fossero stancati a rimanere lì, eccitati fino al midollo e senza nessuno pronto a soddisfarli.

Perfino quando provavano ad avvicinarsi al suo collo in cerca di un contatto più bagnato, Minho li bloccava con semplici parole quali "non azzardarti" o ancora meglio "vedi di tenere quella lingua al suo posto se non vuoi ritrovarti senza".

Eppure - nonostante l'evidente tristezza che corrucciava le loro espressioni facciali con quelle continue negazioni - non si arrendevano anzi, sembravano sempre più determinati.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora