Si sarebbe addormentato se non fosse stato per un dettaglio: Minho era a pochissimi passi da lui, chiuso nella sua stessa stanza, e non aveva la più pallida idea di cosa stesse facendo.
«Cos- GIÙ LE MANI!» balzò subito in piedi quando lo vide spiare in mezzo ai fogli della sua scrivania, strappandogli via quello che aveva in mano.
«È una delle tue canzoni soliste? Miserable?»
«Sì, ma non è ancora conclusa.» sospirò, evitando l'ennesima sclerata e sedendosi sul bordo del letto «l'ho iniziata qualche mese fa, ma tra scuola e le detenzioni non ho mai tempo per continuarla.»
«Se vuoi farlo ora io posso anche stare al telefono.»
«No, mi deconcentreresti lo stesso, ti va di guardare un horror invece?» optò lasciando il foglio sul comodino.
Minho accettò e passò il portatile sulla scrivania al minore, che lo aprì sui suoi siti streaming illegali e si strinse più sul bordo del lettone per far spazio anche all'altro.
Il maggiore inarcò un angolo della bocca, prendendo posto a gambe incrociate, facendo sfiorare le loro ginocchia.
«Che film vuoi?»
«Mh, se non l'hai ancora visto ti consiglio "The Divine Fury", è molto bello.»
«Mai visto, proviamo.» digitò su Google, spiò in qualche sito e in poco tempo il film cominciò.
Entrambi vennero rapiti dalla trama, soprattutto Jisung essendo che non l'avesse mai visto.
Il ramato al contrario si continuava a distrarre, cercando di concentrarsi sul film inutilmente.
Non poteva far a meno di lanciare occhiate al castano, troppo impegnato sullo schermo per rendersene conto.
Da un lato era sollevato, non voleva aggravare ulteriormente l'imbarazzo della situazione attuale, Lee Minho ospite in casa Han... se l'avesse detto ai suoi amici gli avrebbero sicuramente riso in faccia.
Più osservava il suo profilo, più la sua gola innalzava parole e frasi che voleva far uscire.
E non voleva ammetterlo, ma la punta della sua lingua pizzicava di "scusa" e i suoi organi si attorcigliavano dal senso di colpa.
Sapeva di essere stato un totale pezzo di merda, gli aveva rivolto le cattiverie più brutali che avesse mai anche solo pensato e se ne pentiva, molto.
All'inizio pensava se le fosse cercate, solo perché gli aveva tirato un cazzotto e rovinato di conseguenza i suoi lineamenti perfetti.
Poi la sera, appena si metteva sotto le coperte, era come se la consapevolezza lo colpisse appieno, inglobandolo di pensieri e dubbi sempre riguardanti un'unica persona.
Per forse la prima volta in tutta la sua vita - doveva ammetterlo - si sentiva colpevole di qualcosa, si pentiva delle sue stesse azioni, del suo tratto fin troppo stronzo, arrogante ed impulsivo.
Ci rifletté per così tanto tempo che non si rese nemmeno conto dell'apparizione dei titoli di coda.
«Minho? Tutto bene?»
«Sisi, bello vero?» sbatté le palpebre, riportando l'attenzione sul vero e proprio ragazzo frutto dei suoi pensieri.
«Molto.» chiuse la pagina e spense il dispositivo «ehm, non so cosa fai di solito tu di sera, sono quasi le 11 e fuori diluvia ancora.»
«Ah, perché avevi in mente di andare da qualche parte alle 11 di sabato sera dopo essere stati a casa a poltrire?»
«NO! Cioè non lo so, magari tu a quest'ora sei in giro di solito.» si grattò la nuca, alzandosi in piedi con la scusa di dover mettere via il computer, quando in realtà voleva solo mettere le distanze di sicurezza dal più grande.
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Shared reputation~Minsung
ФанфикLee Minho è sempre stato il ragazzo più voluto di tutta la scuola, sia per la sua eterea bellezza, sia per le sue formidabili abilità a letto. Han Jisung è un ragazzo che si è appena trasferito dalla Malesia per iniziare una nuova vita. Molto bello...