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Quello che vide, però, era tutt'altro che attinente all'ambito scolastico.

Una marea di foto lo investì appieno, portandolo a socchiudere le labbra e sbarrare gli occhi dalla sorpresa.

«Jis? Che ti pren- che cazzo...» anche Felix era troppo scombussolato per formare una frase di senso compiuto, osservando l'armadietto dell'amico col suo stesso sguardo perso.

Foto di Minho erano appese ovunque, sia sui libri che sui bordi dell'armadietto, tanto che alcune erano pure cadute sul pavimento nel momento in cui aveva osato vedere quell'orrore.

Il moro ne prese una delle tante adagiate in cima alla pila di quaderni e libri, facendo passare il sottile strato trasparente tra le sue dita.

Rappresentava un semplice selfie di Minho allo specchio, il volto scultoreo ben visibile nel riflesso e il petto coperto da una maglietta nera aderente, permettendo una piacevole visuale delle sue forme definite.

«Le ha pure plastificate.» digrignò i denti, serrando a pugno la mano libera.

«Beh, almeno si è impegnato.» provò a smorzare la tensione, acciuffando anche lui una delle foto finite a terra.

Se ne pentì subito quando, risollevandosi, incontrò le iridi infuocate del maggiore.

«Scherzavo, scherzavo.» non voleva farsi uccidere così giovane.

«Questa me la paga.» strappò via tutte le foto che gli finirono sotto mano, avvertendo la rabbia avvelenare le sue viscere «non so con chi cazzo crede di aver a che fare, ma mi ha rotto veramente i coglioni con ste bambinate del cazzo.» raccolse tutte quelle cadute e le scaraventò nel suo armadietto insieme alle altre, richiudendolo poi con ben poco contegno.

Probabilmente avevano sentito pure all'interno dell'aula, ma ora come ora non gli importava, aveva un unico sentimento fisso nelle sue vene: vendetta.

Forse era esagerato dato che l'unico ad aver assistito alla scena era stato Felix, tuttavia sapeva benissimo che fosse destinato agli occhi di tutti gli studenti, così da poterlo mettere in imbarazzo davanti all'intero istituto.

Sigillò una seconda volta il lucchetto, per poi dirigersi a passo spedito verso le scale alla fine del corridoio.

«Jis.» il minore gli corse subito dietro, cercando di mantenere il suo passo frettoloso «cosa vuoi fare?»

«Secondo te? Vado a ideare un piano per vendicarmi.» mantenne le pupille fisse sulla sua strada, una smorfia irata a tirargli ogni tratto del viso naturalmente soave.

«Non dovresti calmarti prima? Insomma, non siamo nemmeno sicuri al 100% che sia lui e-»

Il castano si voltò di scatto e, ancora una volta, Felix rimangiò i suoi tentativi di razionalità.

Solitamente non si spaventava così tanto, - nemmeno quando Seungmin progettava omicidi su Hyunjin - eppure vedere il fumo uscire dalle orecchie di Jisung lo stava letteralmente terrorizzando.

Non aveva mai visto questo suo lato, così incazzato e agguerrito, ed ora come ora era fermamente convinto di preferire il dolce e gentile Han Jisung.

I suoi occhi sprizzavano nervosismo da tutti i pori e il suo corpo teso traboccava di ira e sete di vendetta.

«Tu mi stai davvero dicendo che forse non è Minho? Quel Lee Minho? SEI FOTTUTAMENTE SERIO FELIX?!» sbraitò quando ormai raggiunsero il cortile, dove ormai più nessuno sarebbe stato in grado di sentirli.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora