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«Felix in tuo soccorso, dimmi tutto puttana del mio cuore.» la testa corvina del suo quasi gemello spuntò nella sua camera pochi attimi dopo dal suo richiamo.

«Hey, puttana sarai poi tu.» lo attaccò all'istante Jisung, uscendo dal bagno della sua camera con una mano occupata ad asciugarsi i capelli tramite un asciugamano bianco.

«Può darsi, comunque.» si scaraventò sul lettone al centro della stanza «cosa vuoi?»

«Devi aiutarmi a scegliere l'outfit per la festa di stasera.»

«Mancano ancora due ore, lo sai vero?»

«Appunto, è troppo poco.» se ne tornò in bagno, attaccando il phon alla presa corrente «TU CERCA NELLA MIA VALIGIA SE TORVI QUALCOSA DI DECENTE PLS!» sicuro di essersi fatto sentire, chiuse la porta e cominciò ad asciugarsi il meglio possibile le ciocche castane, cercando di dargli la solita forma ondulata che ormai le caratterizzava.

Felix sbuffò e scivolò giù dal morbido materasso a due piazze, gattonando poi verso la valigia mezza aperta posta nell'angolo, accanto all'armadio zeppo dei vestiti di Minho.

La spalancò completamente, prendendo a slacciare tutte le cerniere e aprire ogni taschina.

Aveva lasciato dentro praticamente tutto, tranne spazzolino, pettine e qualche boxer, che probabilmente erano ancora nella lavatrice.

Gran parte dei vestiti erano ancora ben piegati e ampliati uno sopra l'altro, - segno che non li avesse ancora sfiorati - altri invece erano arrotolati e buttati nella valigia a cazzo di cane.

Stessa cosa valeva per felpe e pantaloni.

L'australiano però - nonostante il casino di quel modesto bagaglio da viaggio - venne attratto immediatamente da un tessuto rosso accesso sporgente da sotto un paio di jeans bianchi.

Così, non ci pensò due volte a scartare i pantaloni che coprivano ciò che aveva rapito il suo interesse, lasciandoli con nonchalance sul pavimento della camera.

Non appena l'indumento entrò nel suo campo visivo gli si illuminarono gli occhi e si affrettò ad alzarlo dinnanzi al suo viso, ammirandone ogni forma.

Era una gonna piuttosto corta, colorata di un rosso fuoco molto intenso con uno strappo alquanto evidente sul lato - lasciando esposta gran parte della coscia sinistra dell'indossatore - ed infine dei lacci sottili attaccati alla sua base, abbastanza lunghi da riuscire a compiere almeno tre giri attorno alla vita.

Felix fece un sorriso a 32 denti e posò il capo sul letto accanto a lui, spostando poi la sua attenzione sulla parte superiore del completo.

Scartò subito maglie, dolcevita e felpe troppo larghe, scovando quello che gli serviva nascosto sotto tutto quel casino.

«Bingo.»

C'erano tre top che poteva scegliere: uno nero aderente con le due spalline sottili che terminavano a metà schiena, lasciandone esposta la maggior parte e la zip davanti, che partiva da in mezzo al seno e terminava poco dopo, alla fine dell'indumento; il secondo era bianco con una sola spallina e delle catene che si intrecciavano dietro, al posto del tessuto; infine l'ultimo era il più classico, anch'esso nero, composto da una semplice fascia aderente fino a poco sotto l'ombelico e delle spalline a X che fasciavamo il collo da davanti.

«Lix, hai scelto?»

Proprio quando si trovava nel bivio della scelta, il moro uscì dal bagno, profumato e pettinato.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora