Appena Jisung scese alla fermata del pullman venne preso per il girovita e sollevato, portandolo involontariamente a strillare e dimenarsi per lo spavento.
«YA! SONO IO!»
Venne subito liberato e si voltò di scatto, trovando tre figure a lui perfettamente conosciute.
Seungmin e Changbin se la stavano ridendo mano nella mano più sul lato, mentre giusto dietro di lui c'era un Jeongin intento a darsi delle piccole pacche sulle orecchie e fare smorfie di fastidio.
«Mi avete fatto morire di paura, tra poco mi veniva pure il cagotto cazzo.» li riprese portandosi il dorso della mano sulla fronte e facendosi aria al viso arrossato dalle urla con l'altra.
«Ma secondo te chi era? Non c'era bisogno di strillare in quel modo, Dio.» il rosso sbuffò sorpassandolo per dargli una bella saccata in pieno stomaco.
Jisung mugugnò, guardando i due fidanzatini bisbigliarsi cose a vicenda e ridere tra di loro.
«Allora? Come va tra voi?» si infilò in mezzo a loro, buttando le braccia intorno alle loro spalle.
«Solite cose.» scrollò le spalle Seungmin, intenzionato a non entrare troppo nei dettagli.
Ma ovviamente la linguaccia lunga del maggiore non era del suo stesso avviso.
«Splendidamente, soprattutto dopo il bellissimo regalo che mi ha fatto.»
Le labbra del castano si inarcarono in un sorriso malizioso, al contrario del corvino che riservò a Changbin uno sguardo colmo d'odio.
«AH! IMMAGINO!» ridacchiò tra sé e sé insieme all'argento, divertito dall'imbarazzo del più giovane.
Man mano che chiacchieravano - o meglio Changbin e Jisung scherzavano come due idioti e Seungmin faceva il finto incazzato - arrivarono alla loro destinazione finale, già brulicante di gruppi di ragazze e ragazzi.
«Ma Jeongin? È davvero offeso dai miei strilli.»
«Si è tolto l'apparecchio sai, forse per quello è più nervosetto.» spiegò Changbin facendosi largo in mezzo al corridoio principale dell'istituto «era così emozionato di mostrarti i suoi denti bianchi, poi tu l'hai scambiato per un molestatore e si è offeso.»
Il moro sbiancò, rendendosi conto della cazzata che aveva fatto. Sapeva che il minore aveva tolto l'apparecchio la sera precedente, solo se l'era completamente scordato.
«Sono un coglione.»
«Lo sappiamo.» risposero in contemporanea camminando uno affianco all'altro.
Jisung sbuffò e senza nemmeno controllare l'orario iniziò a dirigersi verso la sua classe, in modo da trovare il rosso il prima possibile e chiarire la situazione.
Non che fosse successo chissà cosa, eppure Jeongin gli aveva parlato così tanto del giorno in cui avrebbe dovuto togliere l'apparecchio che si sentiva veramente uno stupido ad essersene dimenticato.
Quando raggiunse i suoi armadietti lo trovò a parlare con Hyunjin e Minho, il primo che sistemava i suoi libri dell'armadietto e il ramato semplicemente appoggiato alla fila di armadietti per chiacchierare coi due.
Il moro si avvicinò velocemente al trio, appoggiando una mano sulla spalla del suo obbiettivo.
«Possiamo parlare?»
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Shared reputation~Minsung
FanfictionLee Minho è sempre stato il ragazzo più voluto di tutta la scuola, sia per la sua eterea bellezza, sia per le sue formidabili abilità a letto. Han Jisung è un ragazzo che si è appena trasferito dalla Malesia per iniziare una nuova vita. Molto bello...