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Jisung pov

Nuovo anno, nuove fantastiche opportunità.

Non appena sentì la voce di mia madre chiamarmi oltre la porta, strabuzzai le palpebre e mi sollevai di scatto, togliendomi frettolosamente le coperte dal corpo per balzare in piedi.

Acciuffai il mio cellulare dal comodino e senza cagare di striscio le superflue notifiche di Instagram, andai su Spotify e misi la mia playlist personale.

Mi infilai le ciabatte a scoiattolo e spalancai la porta della mia camera da letto, catapultandomi in cucina con la musica a palla.

Sorpassai in un lampo il soggiorno e mi buttai in cucina.

«I'LL BE FUCKIN' YOU RIGHT!» sbraitai sollevando una mano in aria e utilizzando l'altra per sorreggere il telefono davanti alla mia bocca, fingendo fosse un microfono.

«JISUNG, SANTA VERGINE SCESA DAL CIELO PER MALEDIRTI!» strillò di rimando mia madre portandosi una mano al cuore.

«Buongiorno mammina.» la salutai avvicinandomi e posandole un delicato bacio sulla guancia, dalla quale avevo sicuramente preso la paffutezza.

«Buongiorno anche a te, però la prossima volta dedica quella frase ad un ragazzo che ti piace, magari dopo qualche mese che state insieme se non vuoi che scappi in neanche 10 minuti.» mi consigliò versando in un bicchiere la spremuta d'arancia che aveva appena finito di preparare.

Ebbene sì, avevo fatto coming-out già da parecchi anni, più precisamente in seconda media, quando pensavo di aver trovato il ragazzo perfetto per me e i miei genitori mi avevano accettato senza esitare con un gran sorriso sul volto, ribadendo più e più volte che finché ero felice io, lo sarebbero stati anche loro, gay, bisex o etero che fossi, a loro sarebbe andato sempre bene.

Sorrisi alla donna al mio fianco e presi la bevanda che mi aveva preparato, ringraziandola e accomodandomi sul tavolino di fronte, abbassando anche il volume della musica precedentemente fin troppo alta.

«Tesoro, preferisci una mela o una crostata alla nutella?» chiese la donna controllando ciò che avesse da offrirmi.

«Oggi frutta, voglio rimanere leggero.» scelsi ingoiando un sorso di spremuta.

«Mmmh, basta che mangi sennò tra un po' scompari.» definì sistemandosi meglio i capelli nel suo cucù e passandomi il frutto.

«Ma se ho un sacco di muscoli.» protestai sollevando la manica della maglia per mostrargli i rigonfiamenti del braccio destro.

«Sisi certo, tesoro.» borbottò scompigliandomi i capelli «vado a fare la spesa e poi vado al lavoro, ci vediamo stasera, mh?» mi aggiornò accarezzandomi dolcemente una guancia.

«Certo, buona giornata mamma.» affermai regalandole un grande sorriso, che ormai nasceva spontaneo ogni volta che incontrava il viso della castana.

«Anche a te, stai attento e non fingere di stare sopra.» proferì dirigendosi verso l'uscita della cucina.

«HEY, ma io sono top.» dichiarai guardandola in cagnesco o meglio, guardandole la schiena.

«CONTACI FIGLIOLO!» urlò in risposta dal soggiorno, per poi chiudere la porta alle sue spalle, segno che fosse uscita di casa.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora