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«Jis? Cosa fai qui?»

Il moro mugugnò, stiracchiandosi e aprendo lentamente gli occhi, incontrando due paia di iridi color nocciola scuro, contrastanti coi ciuffi blu elettrici.

«Che ore sono?» si sollevò a sedere, rintontito dalle poche ore di dormita.

«Le 9, non si è ancora svegliato nessuno.»

Annuì e si tolse la coperta da dosso, stropicciandosi le palpebre mosce.

«Immagino che non te la sentivi di dormire con Minho.»

«Già, ma non voglio dargliela vinta lo stesso, quindi sarà solo per sta notte.»

«Bravo, così mi piaci.» gli diede una pacca sulla spalla, sorridendogli giocosamente «ti va di aiutarmi a preparare la colazione per tutti? Così facciamo più veloce e saranno costretti ad alzarsi prima.»

«Volentieri.» accettò la mano che gli era stata offerta, sistemandosi i vestiti e la chioma ribelle.

Si diressero in cucina e dopo aver controllato frigorifero e dispensa, optarono per crêpes e qualche waffle.

Cominciarono a dividersi gli ingredienti, usando una padella ciascuno per non infastidirsi a vicenda.

«Volevo chiederti, ovviamente puoi anche non rispondermi però.» Chan non voleva entrare nella vita privata del più piccolo, - soprattutto perché non si conoscevano molto bene - ma voleva almeno capire la situazione generale «come si è comportato Minho dopo che avete... sai...»

Jisung continuò a mescolare con la frusta il suo impasto, organizzando una risposta abbastanza versatile senza essere troppo crudele, dopo tutto era uno dei migliori amici di Minho.

«Puoi insultarlo quanto vuoi, fai bene.»

«Beh, penso come con tutte le persone dopo essersele portate a letto.»

«Mh, lui la stra grande maggioranza delle volte le evita in realtà o gli dice chiaro e tondo di non volerle più nella sua vita... di solito più l'ultima.»

«Preferivo così sinceramente.» bofonchiò accendendo il fuoco.

«Non l'ho mai visto stare così tanto con una persona.» posizionò la padella sul fornello, versandoci un po' d'olio per non farci attaccare la preparazione.

«Cioè?»

«Ti infastidisce lo so, ma questo è il suo strano modo di dimostrare interesse o comunque una sorta di "affetto".» riformulò facendo le virgolette con le dita all'ultima parola.

«Può darsi, non so come comportarmi con lui, io provo ad essere gentile e cercare di diventare anche suo amico, il problema è che la sua sete di popolarità arriva prima di qualsiasi altra cosa.»

«Io dico che gli servirebbe una bella strigliata.»

Il minore ridacchiò, concordando pienamente con la sua soluzione finale.

Chiacchierarono e scherzarono per un'altra mezz'ora, - dato il vasto numero di stomaci da sfamare, tra cui Changbin che valeva tripla porzione - scoprendo diverse cose in più tra loro.

«Bene, io vado a svegliare gli altri e tu apparecchi, va bene?»

«Certo.»

Jisung divise tutto il cibo sui piatti, due porzioni per ogni persona più un contenitore a parte con i waffle, per chi li preferisse.

Mise la tovaglia sul tavolo in legno e ci poggiò sopra spremute già pronte dal giorno prima, bustine di tè, confezioni di latte, due barattoli di marmellata, miele e nutella, accoppiando poi coltello, forchetta e cucchiaini per ogni piatto.

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora