Minho mugugnò nel sonno, girandosi sul fianco sinistro a causa di un pizzichino sul naso che gli fece aggrottare le sopracciglia e storcere il naso per il solletico.
Quando credeva di esserselo immaginato sentì qualcosa entrargli nell'orecchio, costringendolo ad abbandonare una volta per tutte il mondo dei sogni.
Biascicò qualche lamento e diede una sberla verso l'oggetto che lo stava disturbando, innalzando una voce a lui estremamente famigliare.
«Jin cosa fai qui di sabato mattina?» si mise seduto, portando i piedi sul pavimento e stropicciandosi il viso con i palmi delle mani.
«Andiamo al festival Giapponese con gli altri.»
«Festival cosa?» lo guardò di sottecchi, intravedendolo alzare gli occhi al cielo e riappoggiare sulla scrivania il pennello con cui l'aveva appena molestato.
«Giapponese, lo fanno per tutto il weekend nella via principale di Gimpo.»
«Gimpo?»
Hyunjin sbuffò, dandogli un copino per cercare di risvegliarlo dalla sua trance.
Il maggiore scrollò le spalle e si decise ad alzarsi, infilando un paio di pantaloni basic e una maglietta a mezze maniche.
«Siamo a Marzo e tu dormi ancora in boxer, sei psicopatico.» lo squadrò con le braccia incrociate al petto, appoggiato con una spalla allo stipite della porta.
«Siamo ad Aprile, rincoglionito.» lo sorpassò, scendendo in cucina «e poi sai anche tu che indosso i boxer anche d'inverno.»
«Oh, fidati lo so.»
Entrarono in cucina, tavola già apparecchiata con una tazza di latte fumante e delle fette biscottate con la marmellata accanto.
Minho si voltò verso il suo migliore amico, piacevolmente sorpreso «sei stato tu?»
«Certo, mi sentivo in colpa ad entrarti in casa così senza chiedere e svegliarti, perciò per placare la rabbia post risveglio ti ho preparato la colazione.»
«Era il minimo.» si accomodò, prendendo un morso della fetta biscottata.
«Ah già, c'è anche il caffè pronto vicino alla macchinetta.» si precipitò verso essa, spegnendola e poggiando la tazzina piena accanto al ramato.
«Grazie.» versò il liquido nero nel latte, aggiungendo un cucchiaino di zucchero e mischiando.
«Prego tesoro mio.» prese posto di fronte a lui e afferrò il cellulare, digitando velocemente su Google e spostando il dispositivo verso l'altro «questo è il festival, è tutto a tema Giapponese ovviamente, ci sono vestiti, ceramiche, modelli per collezioni, quei sottospecie di gatti che portano fortuna E-» si bloccò di scatto, scorrendo velocemente e fermandosi su diverse foto di libri e copertine di film «CI SONO GLI ANIME CHE AMI TANTO!»
«Sì Hyun lo so, ci andiamo tutti gli anni.»
«Uff, perché devi sempre rovinarmi l'entusiasmo.» si offese riprendendosi il cellulare.
Finito di fare colazione salirono di nuovo in camera e nel mentre che Minho si faceva una doccia veloce il biondo gli scelse l'outfit per uscire.
Si vestì con pantaloni bianchi e una canotta color menta infilata dentro, coprendosi con la solita giacca in pelle.
Sotto preghiere Hyunjin riuscì addirittura a truccarlo e alle 11 inoltrate uscirono di casa.
Si fecero mezz'ora di viaggio in sella alla moto del ramato e, tramite le indicazioni del passeggero, parcheggiò vicino al fiume Han.
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Shared reputation~Minsung
FanfictionLee Minho è sempre stato il ragazzo più voluto di tutta la scuola, sia per la sua eterea bellezza, sia per le sue formidabili abilità a letto. Han Jisung è un ragazzo che si è appena trasferito dalla Malesia per iniziare una nuova vita. Molto bello...