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Quello che doveva essere un morboso mercoledì mattina si mostrò molto più interessante del solito.

Jisung aveva studiato nei minimi dettagli un modo per vendicarsi della sua nemesi, uno scherzo che potesse ripagarlo con la sua stessa moneta e - perché no? - spingersi un po' oltre.

Voleva rischiare e sinceramente non si sarebbe sentito minimamente in colpa quando l'avrebbe deriso l'intero istituto.

Insomma, non capitava tutti i giorni di aver l'opportunità per colpire il grande Lee Minho, giusto?

«A che pensi?»

Sua madre lo risvegliò dai suoi sogni ad occhi aperti e la sua mente tornò sulla sua amata colazione.

«Niente, perché?»

«Avevi un sorrisetto strano, eri piuttosto inquietante sai.»

«Ah, nulla di cui preoccuparsi.» prese un breve sorso di latte, svuotando la tazza «per noi almeno.» sibilò alzandosi e riordinando tutto.

La donna non lo sentì e continuò con nonchalance a leggersi le notizie dal telefono «uh, hai sentito della ragazza uccisa dalla sua fidanzata? Brutta storia, gli aveva chiesto di sposarla il giorno prima, incredibile.»

«Sarà andata fuori di testa.»

Il ragazzo salì due scalini alla volta e si affrettò a sistemarsi, cambiandosi e truccandosi alla ben meglio.

Questa volta prese il suo zaino, dando un'ultima occhiata al suo interno per controllare fosse tutto apposto e, assicurato ci fosse tutto il necessario per il suo piano, salutò sua madre e uscì di casa.

Mise le cuffie e canticchiò finché non scorse la sua scuola, da cui poteva già notare gli alunni riversarsi al suo interno.

Mancavano ancora 10 minuti ma non era riuscito a contenersi, e in più doveva chiedere a Felix le ultime cose.

Giusto il giorno prima Hyunjin gli aveva dato il codice numerico per l'armadietto della sua preda, vantandosi fosse nientemeno che il suo compleanno.

Jisung sinceramente ne dubitava, visto che Minho non era assolutamente il tipo da mettere come codice - anche se superfluo come quello dell'armadietto scolastico - la data di compleanno del suo migliore amico, soprattutto sapendo che glielo avrebbe rinfacciato ogni giorno per il resto dell'anno.

Eppure non ci rifletté più di tanto e, mettendo da parte i suoi dubbi, raggiunse Changbin, Seungmin, Felix, Hyunjin e Minho, intenti a parlare di chissà cosa.

«Ciao ragazzi.» rivolse ad ognuno di loro un caldo sorriso amichevole, forse anche un po' troppo amplio.

Tutti ricambiarono, tranne ovviamente il ramato, che si limitò ad alzare gli occhi al cielo e spostare lo sguardo sullo schermo del suo cellulare, probabilmente per controllare l'ora.

«Cos'è tutta questa felicità?» Seungmin lo squadrò con un sopracciglio alzato, va bene che era solitamente un ragazzo solare, ma mai aveva sorriso in quel modo di prima mattina.

«Niente di che, mi sono svegliato di buon umore.» scrollò le spalle, mantenendo gli angoli della bocca inarcati «vi rubo Lix, ci vediamo in mensa splendori.»

Detto questo afferrò Felix per un braccio e lo strattonò via da Hyunjin, il quale sussurrò diversi insulti e mise un piccolo broncio.

«Jis, dove mi stai portando?»

Non rispose ancora, infilandosi in un angolino remoto tra i corridoi per non farsi sentire.

«Ti è chiaro il piano?»

Shared reputation~MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora