«Tra esattamente una settimana ci saranno le vacanze di Natale.»
Jisung, Seungmin e Jeongin erano seduti sulle panchine del parco, sfruttando la pausa scolastica per starsene un po' in pace.
Felix invece, era chissà dove con la sua cotta, anche se tutti e tre avevano una mezza idea.
«È la quinta volta che lo ripeti in soli dieci minuti I.N, l'abbiamo capito.» fece notare Seungmin scrollando le spalle.
«Felix ha detto qualcosa riguardo una specie di vacanza in una baita.» il moro ricordava vagamente una piccola conservazione avuta col lentigginoso il giorno precedente, almeno prima che scappasse a fare una sveltina nei bagni della scuola con il suo amato Hyunjin.
«Da quello che so i suoi non hanno case in montagna.» dubitò invece il corvino, diffidando delle informazioni del maggiore.
«Forse ce lo spiegherà meglio ora.»
Alle parole di Jeongin, tutti e due seguirono il suo dito, notando proprio il soggetto del loro discorso entrare nel giardino e andare verso di loro.
«Hey ragazzi, scusate il ritardo.» li raggiunse col fiatone, la camicia mezza sbottonata e i capelli arruffati.
«Ben tornato nel mondo dei verginelli single.» lo derise il più piccolo del quadretto ridacchiando tra sé e sé.
«Forse tu e Seungmin, ma Jisung non penso proprio.» si stravaccò accanto all'ultimo nominato, rubandogli il succo che stava tranquillamente bevendo.
«Perché?»
«Andiamo Ji, guardati, è già tanto se non sei già sposato con quel bel faccino.» gli prese una guanciotta tra le dita, strizzandola scherzosamente.
«Beh, in effetti, Sung hai già scopato?»
Alla domanda diretta di Seungmin, tutti si voltarono verso di lui, osservando attentamente ogni sua reazione.
Felix - con un sorrisino stampato in faccia - lo incitava a dire la verità, così da poterla sbattere in faccia agli altri due, che al contrario suo sembravano piuttosto interdetti.
«E-Ehm...» chinò il capo, sentendo un impeto misto tra rabbia e ansia surriscaldare la sua pelle.
Deglutì, giocando nervosamente con le sue dita e mordendosi l'interno guancia.
«Preferirei non parlarne.» riuscì a buttare fuori dopo qualche minuto, avvertendo gli occhi pizzicare lievemente.
«D'accordo, quando vuoi ci siamo però.» l'australiano gli adagiò una mano sulla spalla, porgendogli un'affettuosa inarcatura di labbra.
«Lo so e un giorno riuscirò a parlarne.» prima o poi doveva liberarsi di quel masso e condividerlo anche con qualcuno di cui poteva fidarsi.
Come risposta, ottenne solo sorrisi sinceri e il rosso cambiò subito argomento.
«Comunque, Jis ci ha detto che tu gli hai riferito che hai una casa in baita per le vacanze invernali?» poggiò i gomiti sulle sue gambe, sporgendosi per avere una visuale migliore del suo interlocutore, dato che era dall'altro lato della panchina.
«Io? Una baita? Ho una casa qui e in Australia, mica sono milionario.» lanciò la confezione vuota del succo all'albicocca, centrando in pieno il cestino poco distante «SE!»
«E allora di cosa stavi parlando ieri?» intervenne Jisung, distogliendolo dal suo attimo di vittoria.
«Riguardo cosa?»
Il trio si lanciò un'occhiata basita e Seungmin si portò i palmi sul viso, scuotendo la testa in segno di dissenso.
«Quel Hwang ti sta facendo diventare ancora più cretino, sveglia, siamo sulla terra ora, non in paradiso.» Jeongin si alzò apposta per scroccargli le dita davanti, spazientito dalla stupidità dell'amico.
Questo sbatté più volte le palpebre, come risvegliato da una trans «scusate, potete ripetere la domanda pls?» fece gli occhioni dolci, consapevole di essere fuso.
«Ieri prima di scappare col tuo ragazzo, mi hai parlato di una baita in montagna, se non è tua di chi è?» riformulò il più grande facendo accomodare il rosso sulle sue gambe.
«Aaah, è di Hyunjin.» ampliò al massimo il suo splendente sorriso «ci ha invitato a passare da lui le vacanze.»
«Oppure solo te, però tu ci hai autoinvitato.»
«Zitto Minnie, io accetto.»
«Anche io.» Jisung concluse appena quelle parole, che la campanella rimbombò tra le mura dell'istituto, costringendoli quindi ad abbandonare la loro conversazione.
Seungmin e Felix si separarono per primi dal gruppo, andando verso la loro classe, mentre i due rimasti si precipitarono nella loro.
«Cosa abbiamo ora?»
«Geometria.»
Jeongin sbuffò, sbattendo la fronte sul banco dalla frustrazione.
«Chi abbiamo ora?»
Il castano diede la sua attenzione anche alla sua compagna di banco, la quale lo stava già guardando con il viso irradiato di speranza «la professoressa Kelly.»
Seulgi grugnì e ripeté lo stesso atto del rosso, seppellendo la faccia nel dizionario aperto già dall'ora precedente.
«Eddai, non è così male.»
«Ma zitto.» entrambi non volevano saperne nulla riguardo le sue continue difese verso la docente.
«Solo perché hai 8, non significa che sia simpatica.»
«Ecco, la voce della verità.»
«Modestamente.» si tirò indietro la chioma bionda, lasciandola cadere sulle sue scapole.
«Stronzoni.» Jisung gli lanciò un'occhiataccia, borbottando qualche altro insulto.
Prima che i due potessero ribattere, fece il suo ingresso la famigerata insegnante, sbattendo il suo borsone zeppo di roba sulla cattedra e producendo un frastuono che fece ammutolire tutta l'aula.
«SILENZIO! Aprite il libro a pagina 143.» come al solito, non perdeva un singolo secondo di lezione.
«Peggio di un toporagno con quei cazzo di dentoni e la capigliatura mezza pelata.» borbottò Seulgi addentando con ben poca delicatezza il tappo della sua bic nera, stappandola e iniziando a segnare il numero della pagina sul suo quaderno.
Il moro non riuscì a trattenere una piccola risata, affrettandosi però a mascherarla tuffandosi nel suo zaino per prendere l'occorrente scolastico.
«Oggi vi farò fare un bel po' di problemi, in modo che siate ben preparati per la verifica di venerdì, anche se come al solito sarà un totale fiasco.» accavallò le gambe, scannerizzando con una smorfia schifata ogni singolo alunno «non che mi aspetti di meglio da esseri come voi.»
«Oh, ma che carina.» Jeongin ne aveva già piene le palle e le sue mani erano già viaggiate a creare degli inutili disegnini su una pagina vuota del suo foglio, inizialmente utilizzato per eseguire gli esercizi della materia.
«Come ha detto, signorino Yang?» alla donna non sfuggiva mai niente e il suo infallibile udito scovava sempre la minima parola svolazzante tra gli studenti delle quattro mura.
«Nulla.» mise via la sua matita, fingendo di essere interessato.
«Bene, allora può venire alla lavagna e mostrare le sue incredibili doti da 2 e mezzo a tutta la classe.» gli regalò il sorriso più falso che riusciva a tirare, osservando l'alunno con le dita incrociate sotto il mento.
Il richiamato sbuffò e si alzò dalla sua sedia, raggiungendo l'insegnante con ben poca voglia.
«L'esercizio 13.»
Non protestò oltre ed eseguì, sbagliando già al primo passaggio.
Fu così, che la donna sbraitò contro Jeongin per i restanti 55 minuti di lezione, portando Jisung e Seulgi a ridacchiare per l'espressione sfinita del loro compagno.
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Comunque Felix e Hyunjin non sono ancora fidanzati ufficialmente, però è come se lo fossero in pratica.
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Shared reputation~Minsung
FanfictionLee Minho è sempre stato il ragazzo più voluto di tutta la scuola, sia per la sua eterea bellezza, sia per le sue formidabili abilità a letto. Han Jisung è un ragazzo che si è appena trasferito dalla Malesia per iniziare una nuova vita. Molto bello...