Capitolo 14

282 11 5
                                    

Non ebbi le forze di risponderlo, volevo, ma ogni volta cancellavo le offese e gli insulti che il mio cervello mi consigliava di inviare. Era stato un codardo e io uno stupido, ma ciò non significava ché dovevo rincorrere chi non mi ha saputo aspettare. Mi alzai dal letto controllando che ore fossero dal mio telefono.

Oggi dovevo rifare le prove con i Tenores, essendo che oggi è la giornata delle Cover. Sono arrivati ieri sera e sono tanto orgoglioso di portare un po' della mia Sardegna sul palco. Canteremo una canzone di Lucio Dalla e spero di fargli onore, è un brano che ci tengo molto a portare su quel palco.

La giornata scivolò via in un baleno.

Le cover quest'anno sono una bomba, una più bella dell'altra. Rividi Guè, Bresh e tutti gli altri. Sarà molto difficile vincere almeno questa serata.
Ed ecco il mio turno, son nervoso, ma cerco di cantare con tutto il mio cuore.

Come è profondo il mare.
Com'è profondo il mare
Poi da solo l'urlo diventò un tamburo
E il povero come un lampo nel cielo sicuro
Cominciò una guerra per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Appena la musica finì, gli applausi del pubblico mi invaserò provocandomi emozioni multiple. La canzone era piaciuta e lo dovevo al gruppo che in quel momento mi stava accanto. Ero molto entusiasta di tutto ciò.

Quella sera la passai a festeggiare con la mia famiglia, lo staff e tutto il gruppo.
Domani sarà l'ultima sera, con gli altri cantanti in gara ci stavamo organizzando per i festeggiamenti.
La serata passo tranquilla finché non presi il telefono in mano.

MENGONI; SEI STATO MERAVIGLIOSO.

MENGONI; MI HAI COMMOSSO.

Il mio umore cambiò all'istante. Doveva esserci anche lui a festeggiare con me, invece ha preferito scappare. Guardai lo schermo con rabbia. Non poteva farmi questo.

IO; PUOI EVITARE DI SCRIVERMI? NON VOGLIO PIÙ AVERE A CHE FARE CON TE. MI HAI ILLUSO.

Dopo averli inviato il messaggio spensi il telefono. Non volevo più leggere un suo messaggio finché ero qui con tutta la mia famiglia e il mio staff.

Il resto della serata passò piuttosto bene.
Cercai di non pensarlo.

Tornai in camera più sereno forse per via dell'alcol che mi scorreva nelle vene.
Mi sdraiai sul letto dopo essermi cambiato e accesi sia il telefono e sia il pc, avevo bisogno di qualche episodio di One piece per rilassarmi un po'.
Nel mentre che mettevo play vidi che il mio telefono si accendeva e spegneva di continuo, guardai chi fosse a quell'ora e mi ritrovai  dieci chiamate perse da Marco e cinque messaggi suoi.

MENGONI; ILLUSO? QUELLO ILLUSO SON STATO IO. PERCHÉ CI CREDEVO IN QUESTA STORIA.

MENGONI; E TU CHE CAZZO HAI FATTO? NON FAMMI LA MORALE ALE.

MENGONI; SARÒ STATO PURE UN COGLIONE IN PASSATO, MA ALMENO IO NON HO NASCOSTO DI AVERE ANCORA UN RAGAZZO CHE MI ASPETTAVA A CASA.

MENGONI; RISPONDI A QUEL CAZZO DI TELEFONO.

MENGONI; SAI UNA COSA? MI HAI ROTTO ALE. SPEGNI ANCHE IL TELEFONO! NON MI INTERESSA PIÙ NIENTE! NÉ DI TE NÉ DI NOI. È FINITA.

Era incazzato come una bestia, ma aveva ragione..gli ho nascosto i rapporti con Noah, ma non volevo farlo. Io e Noah ci siamo lasciati già da un anno fa e siamo rimasti in buoni rapporti, ma per entrambi è finita già da tempo.

IO; UNO, VEDI DI CALMARTI PERCHÉ NON C'È BISOGNO DI FARE QUESTE SCENATE.

IO; DUE, IO CON NOAH NON CI STO PIÙ INSIEME.

IO; TERZO, TE L'AVREI SPIEGATO APPENA SAREMMO TORNATI IN HOTEL, MA TU HAI PREFERITO MOLLARMI COME UN COGLIONE CON LE RAGAZZE.

IO; QUARTO, TI HO NASCOSTO NOAH, PER IL SEMPLICE FATTO CHE PENSAVO DI STARE CON TE E SE ANCHE FOSSI STATO CON LUI L'AVREI MOLLATO COMUNQUE PER TE.

IO; QUINDI SMETTILA DI FARE IL BAMBINO INCAZZATO PER IL NULLA COSMICO.

Feci un respiro profondo. Avrei spaccato tutta la stanza se potevo. Per una cazzata si era rovinato tutto. Sentì la porta bussare. Adesso chi cazzo era? Apri la porta con rabbia senza chiedere chi fosse. Ed eccolo lì, davanti a me in lacrime.

Ero bloccato dallo stupore di ritrovarmi davanti a lui.
Appena mi vide mi abbracciò con forza. Feci in tempo solo a chiudere la porta con il piede, che lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò quasi con forza mista a disperazione. Non riuscivo a staccarmi da lui e non avevo neanche la voglia di farlo. Era surreale che lui fosse lì, che addirittura mi stesse baciando, avevo così tanto bisogno di lui...Mi era mancato.

Dopo un po' senti che si stava incominciando a tranquillizzare da come iniziò a scendere le mani lungo il mio collo fino a scendere lungo la mia schiena accarezzandomi dolcemente.

Si stacco di qualche millimetro dalle mie labbra "Scusami" disse appoggiando la sua fronte alla mia "Sono stato uno stupido egoista" disse con voce strozzata "Non so come farmi perdonare".

Gli presi il viso tra le mani.
"Sei qui e mi basta" dissi dolcemente.

"Non avevo il coraggio di farmi vedere..se te lo stai chiedendo" disse in un sussurro che quasi non riuscivo a sentirlo. "Ma ero in platea sappilo. Non mi sarei mai perso la tua cover." Disse tirando su con il naso.

"Quindi non eri andato via?" Domandai curioso. "No".

Lo guardai sorpreso " Allora perché mi hai detto che eri partito?" La rabbia di ieri mi stava risalendo di nuovo sù.

"Ero arrabbiato, confuso e amareggiato." Disse malinconico.
"Non volevo parlarti con rabbia." Disse alla fine.

"Hai fatto il coglione però " dissi acido.

"Hai ragione." Disse staccandosi da me.

"Vabbè..io dovrei riposarmi che domani è una giornata impegnativa.."

"Va bene..anche io mi dovrei alzare presto..." Disse triste.

"Va bene.." dissi serio.

"Allora vado...ci vediamo.." disse triste e girandosi per aprire la porta.

Avanzai per mettermi tra lui e la porta.
"Io mica ti stavo mandando via però".
Lo guardai alzando un sopracciglio.

"Non sei arrabbiato?" Disse confuso.

"Lo sono" dissi secco " Ma ciò non significa che io non voglia che tu rimanga qui con me essendo che da domani non ti vedrò per un bel po'" dissi serio.

"Anche tu hai ragione" disse alzando una mano per mettermi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

"Rimani?" Domandai facendo il broncio.

" Se mi guardi ancora così però ...." Si grato una tempia "Non so se riuscirò a trattenermi ancora" disse imbarazzato.

"Per quello direi di aspettare...non vorrei che qualcuno ci vendesse alla stampa" dissi ridendo.

RAPIDE (Mahmood&Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora