Capitolo 33

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ALESSANDRO

Appena arrivati in aeroporto ci attendeva la notizia che a quanto pareva il nostro aereo aveva qualche ora di ritardo.

"Beh che facciamo adesso?" Disse Arya infastidita dal ritardo.

"Andiamo a prendere qualcosa da mangiare?" Chiese Deby.

"Andate pure voi ..non ho voglia di spostarmi." Dissi sdraiandomi su una delle panchine libere.

"Abbiamo notato..vuoi che ti portiamo qualcosa?" Disse Arya divertita.

"Mmmh no, sono apposto. Grazie ragazze."

"Ste, tu?"

"Sono apposto. Grazie." Disse Stefano senza togliere gli occhi dal telefono.

"Mi sembri troppo serio, è successo qualcosa?" Dissi appena si allontanarono gli altri del gruppo.

"I voti delle ragazze sono pessimi. La madre è incavolata nera." Disse distaccato continuando a digitare sul telefono.

"Perché non ti prendi qualche giorno da passarlo con loro? Non devi sempre starmi incollato." Dissi fissandolo.

"Ale.. non dire cazzate." Disse serio.

"Io non sono tuo figlio. Per ciò non trascurare le tue figlie per me." Dissi serio. Sapeva quanto odiavo che passasse più tempo con me ché con loro.

"Sta tranquillo. Appena arrivò a Roma vedono." Disse sorridendomi. "Tu più tosto... perché non ti decidi di scriverlo?"

"Chi a mio padre? Per favore. Non si degna lui e dovrei io?" Dissi serio mettendomi seduto.

"No, non parlo di lui.." disse appoggiandomi una mano sulla spalla "parlo di chi ti fa tenere il broncio."

"Non mi ha più scritto...presumo che si sia già dimenticato di me." Dissi scrollando le spalle.

"Dici? Mengoni è particolare lo sai.." disse perplesso.

"Infatti è particolare...un doppia faccia."

"Sai che ha chiesto alla rivista di eliminare l'articolo? A quanto pare era una fake news con quel ragazzino..mi pare si chiami.." disse pensandoci sù.

"Non mi interessa." Dissi prendendo il telefono e trovando un audio di Angelina Mango.

"Ciao Alessà! Come stai? Senti un po' ho un tizio qua davanti che è un'anima in pena. Non è che lo puoi rispondere? Per favore? Grazie."

Un tizio? Marco? Sapevo che erano amici...parla di me con lei?

Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Le mie dita iniziarono a digitare senza pensarci. Il mio sorriso si allargò distinto al solo pensiero che lui mi stava veramente aspettando.

Io; Ehi! Stanco ma bene dai! Tu tutto apposto? Digli di stare tranquillo. Nel caso dagli una capoccia che già gli passa ahahaha.

"È veramente un cretino. Ma mi manca." Dissi senza spegnere il mio sorriso.

"Te l'ho detto." Disse semplicemente Stefano.

Non sapevo se mi avrebbe mai scritto con la scusa di scusarsi per il messaggio di Angelina.
Presi l'aereo per Milano con la speranza che prima o poi il caso avrebbe fatto il suo corso.
Non posso negare ché la delusione che provai nel non trovare nulla da parte sua appena atterrai non mi aveva stravolto.
Trovai però due messaggi sia di Angelina ché di Elodie.

Angelina; Ciao Ale..scusami per l'audio di prima, ma non scherzavo.. purtroppo sono giorni che sembra un verme che striscia. È pura negatività. Quindi per favore parlaci.

RAPIDE (Mahmood&Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora