ALESSANDRO
Era così bello stare sdraiati così, abbracciati. Le
nostre mani erano intrecciate tra di loro, "Sei sicuro che mi vuoi a casa tua?" Domandò portandosi la mia mano alle labbra baciandola delicatamente che mi provocò dei piccoli brividi lungo la schiena. "Si" risposi sorridendo alla sua faccia da cucciolo. "Allora mi tocca preparare la valigia." Disse sorridendo, era bello vederlo così, sorridente e sereno, mi contagiava. "Mmm allora portati qualcosa che puoi lasciare a casa..-dissi guardando il suo armadio- così non ti lamenti che ho troppi pigiami." Sentì la sua risata che ricopri il silenzio della stanza. "Ma qualcuno dovrà pure usarli-mi bacio il capo- e poi adoro sentire il tuo odore mentre dormo." Disse malizioso avviandosi al mio orecchio. "Mengoni stai cercando di provocarmi?" Domandai ridendo nel sentire i suoi denti mordermi il lobo del mio orecchio, in risposta mi fece ricadere un preservativo addosso.Passammo la mattinata così, tra le sue lenzuola.
Mentre Marco era intento a prepararsi la borsa per venire a casa, decisi di rimettere le mie cose nel suo armadio. "Ricordati di portarti qualcos'altro." Disse sorridendo, era intento a scegliere delle magliette da portare. "Faremmo prima ad andare a vivere insieme." Dissi con una smorfia, non volevo andarci, ma almeno non avevo paura di dimenticare dove avevo la mia roba. "Dubito che potremmo andare, soprattutto per Liam, anche se vorrei starti incollato per sicurezza." Disse sedendosi sul letto e piegando un paio di pantaloni di una tuta. "Non ti dovresti preoccupare." Dissi distrattamente, avevo appena trovato delle foto che ci ritraevano in studio di registrazione, non le avevo mai viste. "Quanto eravamo giovani qui- mi girai verso di lui sorridente- non le ho mai viste queste." Lui si alzò incuriosito e sgranò leggermente gli occhi sorpreso. "Ecco dov'erano!" Si girò per frugare dentro l'armadio. "Eccola!" Urlo di gioia e mi passò una foto scolorita, ritraeva noi due la prima volta in casa sua. "Oddio che facce!" Dissi felice di vedere che almeno lui avesse ancora una copia di quella foto, mi divennero subito gli occhi lucidi dalla gioia di vederla ancora. "La mia si è bruciata durante l'incendio." Gli spiegai, sapevo di avere indosso un sorriso ebete, ma lui non capiva quanto questa cosa significava per me. "Infatti tutte queste le ho ristampate per te -disse mettendomi tra le mani un mucchietto di foto - so quanto ci tenevi." Mi baciò la tempia per poi allontanarsi verso il bagno, non ci credevo, alcune non le avevo davvero mai viste, alcune ritraevano me intento a scrivere. Mi sedetti sul letto ancora incredulo, allora infondo mi ha sempre amato? "Allora so che ti piace questo bagnoschiuma, che faccio lo porto?" Disse entrando in stanza con in mano vari prodotti, mi faceva ridere, era come se fossi una persona nuova per lui? "Marco tranne il bagnoschiuma, quei prodotti c'è gli ho anche io." Dissi divertito, lui guardò me e poi i prodotti e sbuffò "Sono ridicolo vero?" Chiese sbuffando e tornando verso il bagno, per poi tornare poco dopo. "Però se lo fisci vedi." Disse serio. "Vado e te l'ho compro." Dissi con finta seccatura, lui mi fece la linguaccia da bambino dispettoso. "Sei pronto?" Gli chiesi riponendo le foto nella borsa. "Comunque grazie per le foto, non dovevi." Dissi sorridendo e prendendo le mie cose dal comodino. "Sono anche i tuoi ricordi, quindi era un mio dovere restituirle." Disse prendendo il borsone da sopra il letto.Arrivammo a casa dove ci aspettava Stefano per pranzare con noi, "Ti ha ridotto veramente male." Disse controllandomi il naso come se fosse diventato all'improvviso medico. "Un paio di giorni e dovrebbe passare il gonfiore." Dissi disinfettando nuovamente il naso, Marco se n'è stava seduto in silenzio controllando il suo telefono con attenzione, ogni tanto chiamava Stefano vicino a sé per fargli vedere cosa stesse guardando. Dovevo preoccuparmi? Mi stavo dimenticando qualche anniversario?
"Che facciamo a pranzo?" Domandai a gli uomini intenti ancora a fissare i loro rispettivi telefoni. "Non lo so amore, quello che vuoi tu." Disse Marco distrattamente dimenticando che ci fosse Stefano con noi, "azz addirittura amore?" Domandò Stefano a Marco scherzosamente, sentivo Marco sudare da dove stavo io e invece mi sorprese e con un senso di orgoglio rispose a Stefano con un si e che ero il suo amore, Stefano lo guardò stranito e pure io lo fecci, era strano sentire Marco parlare così."Dovremmo chiamare e facci sapere se sono disponibili ad incontrarci." Disse Stefano a Marco, che era intento a scrivere qualcosa sul suo telefono, sembrava irritato da qualcosa. "No, dovremmo aspettare." Rispose a Stefano con una nota di nervosismo nella voce. Io gli guardavo dal divano e non capivo di che cosa stessero parlando. Ad un certo punto il campanello suonò e mi ritrovai i miei amici alla porta. "Sorpresa!" Urlarono in coro ed entrarono dentro casa con varie bottiglie in mano. "Che ci fatte qui?" Gli domandai perplesso, loro andarono a salutare gli altri che erano seduti in torno al tavolo, Filippo consegnò una chiavetta a Marco "Controllate, purtroppo ho trovato solo questo." Disse sistemandosi vicino a loro. Camilla e Ginevra mi abbracciarono strette a loro. Elia e Marcello andarono direttamente a rubarmi le birre dal frigo e ne passarono una a gli altri tre uomini. Io invece ero ancora con la porta aperta stranito da quella strana situazione di famigliarità.
Chiusi la porta e mi girai verso quelli che per me erano come una seconda famiglia "Mi son perso qualcosa?" Domandai a tutti quanti che erano intenti ad accedere il pc che Marco si portò dietro da casa. "Elia si è fidanzato." Disse distrattamente Marcello, "Dovrebbe arrivare Kekko" disse di rimando Elia. "Mi si è rotta un unghia." Disse Camilla che guardò Ginevra che rimase impalata a guardare il suo telefono "Esce il nuovo film di Shrek." Disse distrattamente la ragazza. "Oh ma guarda una birra." Disse Filippo ironico. "Cavoli mi sta chiamando Noemi." Disse Stefano alzandosi e spostandosi lungo il corridoio. "Non guardare me." Disse Marco divertito. Alzai un sopracciglio perplesso "Da quando siete amici?" Gli domandai incrocian le braccia, loro si guardarono tra di loro e Filippo sospirò, "Ale volevamo farti una sorpresa e abbiamo chiesto a Marco se potevamo venirti a salutare." Disse alzando la sua birra verso di me, lo fulminai con lo sguardo sapevo che mi stava nascondendo qualcosa. "Dai Trattò non prendertela. Siamo qui in buona fede." Disse Camilla con un sorriso tirato.
Quella situazione mi sembrava davvero strana, non sembravano venuti qui per me, erano tutti fissati con il PC e nessuno si degnava di dirmi una parola. "Ecco cosa nasconde." Disse Marco nervoso, "Quel bastardo." Disse qualcunaltro.Bah che stanno combinando non lo so.
"Qualcuno mi passerebbe una birra?" Chiesi nel mentre che scrollavo la lista dei possibili film da guardare, qualcuno allungò il braccio per farmi vedere che in mano avesse la birra per me, "Oh qualcuno che mi calcola." Dissi acido prendendo la lattina. "Scusami Amore, ti prometto che dopo ti dico tutto." Borbottò il ragazzo al mio orecchio inchinandosi per darmi un bacio sulla guancia. "Che sia." Dissi acido, ma contento di quella piccola promessa.
Qualcuno mi richiamò dal mio sonno, "Ale, dai vieni ti porto a letto." Disse una voce famigliare, mi lamenti che mi prese di petto e mi portò in qualche angolo di casa. "Ma quanto pesi?" Domandò con fatica la persona, borbottai qualcosa che non sapevo neanche io che cosa. Sapevo solo che mi risvegliai nel mio letto con l'uomo che amavo.
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RAPIDE (Mahmood&Mengoni)
FanfictionIn questa coppia di amici e non amici, si nascondono tante similitudini, che portano a pensare che non sempre ci sia il caso di mezzo. Sarà così? Oppure saranno soltanto coincidenze? _____ Ciao a tutti, sono Andromeda. Questa è la mia Fanfiction s...