MARCO
Mi svegliai un po' più tardi del solito, mi sentivo a pezzi e altrettanto incredulo.
Il mio mal di testa accentuava quella insulsa discussione di ieri sera nella mia testa. Speravo che Alessandro si rendesse conto di quanto potesse essere insulso credere che io abbia fatto una cosa del genere. Preparai il caffè e andai a controllare se si fosse svegliato essendo già le undici del mattino.
"Ale?" Bussai alla porta della mia stanza "ho preparato il caffè. Posso entrare?" Dissi abbassando la maniglia della porta per entrare dentro. Con mia incredulità il mio letto era intatto e del ragazzo non c'era più nessuna traccia in tutta la casa.I giorni passavano ed evitai di sentirlo in qualsiasi modo. Mi trascinavo per le vie della città tenendo stretto il mio sorriso migliore, sperando che il mio sguardo non mi tradisse in nessuna occasione. Contavo i minuti in cui sarei arrivato finalmente a casa, volevo nascondermi dentro il mio fottuto letto, nascondermi da tutto ciò che mi circondavano in quel momento.
Invece eccomi qua, a guardare la millesima sfilata della fashion week.
Gli occhi delle persone erano puntate su ogni mio minimo movimento. Se non bastasse incominciarono anche a criticarmi per la gonna non gonna che indossai durante il festival. Come se fossi un pagliaccio sul palcoscenico.
Come se essere Marco Mengoni volesse dire essere cento per cento uomo.Anche i pettegolezzi sulla mia presunta relazione con Alessandro si facevano più esplicite.
Son arrivati addirittura a dire che lui è un mio amico intimo e ché il mio presunto avvicinamento a lui era dovuto al mio ex. Se sapessero.Ero stravolto, deluso, demolarizzato e soprattutto vuoto. Cazzo, se mi sentivo vuoto.
Anche il mio letto mi ricordava di lui.Chi sapeva di noi non faceva altro che chiamarmi o mandarmi messaggi, che ovviamente lasciavo in sospeso perché non volevo discutere su questa presunta situazione. Non volevo assolutamente cedere, le mie emozioni erano già in declino.
Non volevo parlare di lui.
Non volevo piangere per lui.
Non volevo ricordarmi di lui.Volevo lasciarmi tutto alle spalle.
Volevo pensare che fino a quanto fosse durato, lui sarebbe stato semplicemente mio.
Volevo che la nostra storia continuasse ad essere nostra e soltanto nostra."Marco? Mi stai ascoltando?" Mi domandò Marta tamburellando la sua penna sul suo tavolo. Sospirai "Scusami..dicevi?" Dissi mescolando il ragù che stavo preparando.
Sospirò rassegnata "Ho detto che abbiamo risolto questa faccenda delle foto con Mahmood, durante Sanremo." Fecce un sospiro esausto.
"Poi ci sono queste persone che dicono che c'è stato un momento strano tra di voi dietro le quinte, eravate uno davanti all'altro e hanno pure beccato Alessandro uscire dal tuo palazzo l'altro giorno." Disse incredula."Addirittura." Dissi con poca incuranza versando un bicchiere d'acqua al sugo.
"Tu lo sai, che non possiamo far uscire queste notizie. Soprattutto per il bene di Alessandro." Disse seria, quasi nervosa.
"Sta tranquilla. Lo so bene." appoggiai il bicchiere di nuovo sul tavolo. "L'importante è che avete bloccato tutto." Dissi secco.
"Si, dovremmo aver sistemato tutto quanto." Disse incerta.
"La storia che ho un amico è uscita?" Chiesi curioso.
"Si, sta già circolando per entrambi." Disse seria.
"Apposto. Adesso scusami, ma ho roba sul fuoco." Dissi staccando il telefono dall'orecchio per vedere l'ora.
"Marco, mi raccomando, segui le direttive." Disse preoccupata.
"Non ho bisogno di direttive. E poi lo sai bene che tra poco dovrò partire." Dissi irritato, stavo per salutarla quando il suono del campanello attirò la mia attenzione.
"Aspetta un attimo che hanno suonato".
Andai ad aprire ritrovandomi davanti il corriere con un pacco oro destinato a me.
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RAPIDE (Mahmood&Mengoni)
FanfictionIn questa coppia di amici e non amici, si nascondono tante similitudini, che portano a pensare che non sempre ci sia il caso di mezzo. Sarà così? Oppure saranno soltanto coincidenze? _____ Ciao a tutti, sono Andromeda. Questa è la mia Fanfiction s...