Capitolo 20

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ALESSANDRO

Ancora incredulo presi il pennarello in mano e osservai i suoi, i miei CD con un sorriso che mi spuntò appena capì che non mi aspettavo di ritrovarli nella sua collezione personale. Il mio sguardo sali verso di lui, era intento a chiudersi bene l'accappatoio, mi dava le spalle e mi resi conto guardandolo meglio che forse era cambiato veramente, io ero cambiato, non eravamo più due ragazzi allo sbando eravamo due adulti adesso.

Il fatto che avesse qualcosa di me, nascosto, ma sempre in bella vista, mi rendeva inspiegabilmente felice. "Forse è meglio che vado a vestirmi." Disse prima di lasciarmi da solo nel salone, per poi tornare con una vecchia t-shirt scolorita dei Pink Floyd e con un paio di pantaloni infranella che stuzzicavano la mia fantasia di spogliarlo nuovamente.

Si accorse che lo stavo guardavo "Sto vestito così male?" Mi domandò tirando un lembo della maglietta gli feci segno di no con la testa "È strano vederti vestito." Risposi divertito. Alzò gli occhi al cielo divertito e si accomodò di fianco a me sul divano.
Ad un tratto ricordai il motivo per cui ero venuto direttamente qui senza che mi rispondesse al telefono. "Dove hai lasciato il telefono?" Domandai serio, lui mi guardò perplesso. "Sai che non mi ricordo? L'ho spento, forse sta' in camera." Disse guardando verso le scale.
"Ti stavo chiamando..." Dissi serio.
Non sapevo come l'avrebbe presa appena gli avrei detto questa cosa.
"Tutto bene Ale?" Disse preoccupato.
Non risposi, cercai di pensare alle parole giuste da dirgli."Non ti sei turbato per il mio piccolo segreto, vero?" Prese tra le mani uno dei cd e guardò la dedica che gli avevo appena scritto, sorrise all'istante.

Per il mio adorato fan segreto volevo dirti;

Ci vuole del talento per amare uno come me.
                                               Ti voglio bene.
                                                   Mahmood

Il suo sguardo tornò su di me, i suoi occhi erano lucidi di commozione.
"Grazie.." disse emozionato.

"Così capisci che mi fa piacere che tu gli abbia.." dissi sorridendo.
Finì di scrivere anche l'altra dedica e gli consegnai il CD. "Questa però leggila quando sarò andato via." dissi facendoli la linguaccia.

Lui si alzò "Vuoi lasciarmi? Azz... bel modo simpatico che hai trovato... Roviniamo i cd altrui" Disse scherzando e rimettendo i dischi al proprio posto. 
"Se ti fa sentir meglio, ho almeno un disco o vinile di qualsiasi artista italiano..." guardò lo scaffale dubbioso e grattandosi la testa si girò verso di me sorridendomi.

"Dovrei sentirmi geloso, non turbato." Dissi sorridendo.

"Neanche, perché oltre alla mia discografia...ho la tua o quasi" disse pensieroso.

Lo guardai con tenerezza "Sono davvero contento che tu gli abbia."

"Allora cosa c'è?" Disse turbato.

"Dopo la fashion week..dovrei partire per un paio di giorni per Miami." Dissi triste.

"Si? Buono. Allora cosa c'è che ti turba? Mi sembra una cosa buona." Disse contento prendendomi il viso tra le mani per guardarmi in viso.

"Dopo di ché dovrei andare per Parigi..e quando tornerò sarò molto impegnato." Dissi cercando di non incrociare il suo sguardo.

"E allora? Appena possiamo ci vedremo, no?" Disse sorridendo e stampandomi un leggero bacio sulle labbra "È il brutto di essere artisti. Tu però devi promettermi che cercherai di riposarti. Anche se ti conosco e farai sempre le ore piccole." Mi diede dei pizzicotti leggeri sulle guance.

"Davvero non ti dà fastidio?" Dissi sorpreso.

"No, perché so a mie spese cosa vuol dire correre da una parte e all'altra. Purtroppo sarò impegnato anche io. E non posso dedicarti tutto il mio tempo come vorrei." Disse appoggiando la sua fronte alla mia.

RAPIDE (Mahmood&Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora