Capitolo 17

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ALESSANDRO

"Ma lo sai quanto cazzo sei bello?" Dissi nel contemplare la sua bellezza.

Lo abbracciai stretto a me, ero strafelice di star cosi con lui. Quest'uomo, per quanto l'avessi appena rifiutato, non sembrava che gli importasse, era lì per stare con me a prescindere. Ci volevamo entrambi, sapevamo che prima o poi le nostre passioni ci avrebbero divorato appena ci sarebbe stato il momento. All'improvviso le mie labbra incontrarono le sue in bacio fu lento e pieno di emozioni silenziose, sorrise e capì che sarebbe stato difficile per noi  tornare indietro. Il mio corpo bruciava ad ogni suo tocco, mi stavo eccitando e questo mi preoccupava. Non volevo cedere, ma il mio corpo premeva contro il suo e se avessi fatto un gesto eccessivo sarebbe stata la nostra croce. C'erano ancora un sacco di domande che mi bloccavano e quasi ero grato per questo, ma sapevo anche che la mia esigenza nel sapere poteva portare a galla i nostri demoni. Farle significava discutere e discutere era l'ultima cosa che volevo fare, soprattutto per quello che era successo in questi giorni.
Sospirai angosciato da tutto questo peso che sentivo addosso.

Marco tocco la sponda del letto con la schiena per guardarmi bene in viso, "Mmm che hai ora?" Disse preoccupato.
Incrociai il suo sguardo perplesso ed esitai nel risponderlo, sapevo che dovevo frenare la mia lingua per il bene di entrambi. "No niente.. non riesco a prendere sonno" dissi cercando di fare uno sbadiglio finto. Mi guardò alzando un sopracciglio, era la prima cazzata che mi venne in mente in quel momento, sapevo che stavo ancora di lui.

"Sicuro? Vuoi che chiudo le persiane?" Domandò mezzo assonnato.

"No tranquillo, nel caso le chiudo io".
Come faceva a ricordare questo mio stupido problema?

"Ma va' ci metto due minuti" rispose spostandomi di lato e si alzò andando verso la finestra.

"Stavo pensando..." Disse appena chiuse le persiane e tornando verso il letto.

"Cosa?"

"Il tuo disco...".

"Il mio disco?" Feci eco.

"Beh...si chiama Nei Letti Degli Altri..." Disse un po' indeciso se continuare o meno la frase.

"Si" dissi cercando di capire cosa volesse sapere.
Lui ci pensò un po' prima di continuare.

"...mi chiedevo..."

"Marco, puoi essere diretto? Per piacere?" Senti che si stava agitando e fecce un respiro profondo.

"Come vuoi.. Ebbene mi chiedevo...se fossi stato in molti letti..." disse cercando di essere discreto.

Scoppiai a ridere "Si Marco, sono stato in molti letti in questo periodo. Perché me lo chiedi?" Chiesi sorridendo. Capivo che aveva un secondo fine quella domanda, ma era troppo imbarazzato per chiedermela direttamente e la cosa mi divertiva parecchio.

"No così, era una semplice domanda." Disse cercando di avere un tono tranquillo.

"Lo sai, ho viaggiato molto. È normale che io abbia dormito in un sacco di letti, soprattutto, come questo." Dissi cercando di essere chiaro.

"Capito.." disse come se fosse avvilito dalla mia risposta.

"Ho avuto qualche storia, se è quello che volevi sapere." Dissi sorridendo.

"Serie?" Chiese subito lui.

"Ovviamente no" dissi sbadigliando.

"Va bene.." disse prendendomi tra le sue braccia "..vedi di riposarti che domani hai la finale sù" disse baciandomi il capo.

"Mi svegli prima di andartene, vero?" Chiesi preoccupato.

"Io stavo pensando di lasciarti dormire invece, alla fine ci vedremo domenica sera oppure lunedi, no?"

RAPIDE (Mahmood&Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora