MARCO
I giorni passano, Alessandro riprese le sue sedute dalla sua psicologa, era diventato come un fantasma in giro per la casa e l'unica cosa che potevo fare era stargli vicino finché non finiva che mi aggrediva ogni volta di lasciarlo stare, mi sentivo sopraffatto dal dolore che provava e mi sentivo disarmato da non poterlo aiutare in nessun modo.
Il suo tour era ripreso e per l'amaro in bocca di entrambi ci salutammo con la promessa di rivederci al più presto.
"L'hai sentito?" Marta era intenta a preparare la cena, eravamo qualche giorno insieme a Napoli per i vari lavori.
"Oggi no." Dissi prendendo le stoviglie dallo scolapiatti della casa che Alessandro mi lasciò in prestito per il mio soggiorno in città.
"Non hai pensato di scrivergli?" Chiese dubbiosa, scrivergli? C'era rischio di trovarmi la sua solita risposta. Marco sei pesante. Sospirai, era difficile combattere contro il demone che aveva dentro e non so per quanto ancora avrei sopportato.
Il pomeriggio lo passai con lei e una nostra amica in giro per la città, era così caotica che quasi mi ricordava l'allegria che sprigionava Ale dentro di me, forse era per quello che correvo sempre da lui, nel suo appartamento e tra le sue braccia che avevano il profumo di casa.
Alla fine lo chiamai, sembrava felice di sentirmi e io ero strafelice di trovarlo con la luna giusta. "Ma dimmi come si sta a Napoli?" Domandò allegro, era appena uscito dalla doccia. "È strano non saperti qui, ma devo dire che un po' la tua mancanza non la sento e sai il perché?" Gli domandai divertito, lo sentivo ridere e ciò mi rese ancora più contento. "Perché sto indossando il tuo pigiama." Dissi ridendo, lui quasi non si strozzò "Dimmi che non è quello dei Pokémon." Disse divertito e infastidito allo stesso tempo. "Peggio zi! One piece!" Dissi scoppiando a ridere. "Ringrazia che non sono li! Lo sai che ci tengo a quel pigiama!" Disse scocciato, gli avevo regalato quel pigiama qualche compleanno fa e finché non frugai il suo grande armadio avrei pensato che l'avesse buttato via. "Ti odio ti giuro!" Borbottò disperato, sorrisi e gli inviai una foto. "Guarda la nostra chat più tosto." Dissi divertito, lui borbottò qualcos'altro. "Così non vale...addirittura stai dormendo con il mio pupazzo? Ma sei serio?" Scoppiò a ridere divertito, era bello vederlo così raggiante. "Non vedo l'ora di vederti." Dissi sorridendo, lui spostò il suo sguardo e sospirò, sapevo che questo tempo gli serviva anche per riprendersi dal peso di questi mesi. "Quindi speriamo di no, perché sto una pacchia da solo nel tuo letto." Dissi per sollevargli il morale, fecce una piccola smorfia. "Non volevo farti rimanere male." Dissi tenendo più stretto il pupazzo immaginando che fosse lui. "Non è colpa tua, sono io quello rotto.."
E nuovamente tornammo nel tunnel senza una via d'uscita. Mi chiese una pausa, una pausa nel sentirci, perché secondo lui era una mina vagante e che non voleva assolutamente continuare a farmi soffrire.
Pensavo che sarebbe tornato subito nei suoi passi, ma le date del tour continuavano senza sosta e delle sue vicende lo venivo a sapere tramite i post pubblicati dai fan che andavano a vederlo.
"Se vado a Genova?" Chiesi a Marta preoccupato, lei sospirò "Così sapranno che sei tu quello che gli gridava amore?" Chiese divertita e seria allo stesso tempo, alzai gli occhi al cielo, "come se la gente non lo sapesse già." Dissi scorbutico.
"Ale era incazzato ieri." Filippo mi stava raccontando di quanto Alessandro ci fosse rimasto male a non vedermi a Genova. "Si ho sentito il suo simpatico saluto." Dissi mentre mi stavo preparando il caffè. "Non vi siete sentiti?" Domandò lui incuriosito, sospirai "Secondo te?" Chiesi infastidito, "è lui che ha chiesto una pausa e lui che mi deve dire vieni da me. Son stanco di rincorrere."
Alzai la mia tazzina alle labbra "penso che essere orgogliosi non sia una utilità in questo momento." Disse lui pensieroso. Sospirai, lo sapevo bene.
"Quand'è che andrete da lui?" Gli chiesi preoccupato, non volevo che stesse molto da solo, sapevo che anche Stefano non era con lui e ciò non mi faceva star sereno. "Mmm fra un paio di giorni." Disse lui incerto, sembrava dubbioso, non avranno mica cambiato idea? "Sono contento che ci siete voi con lui." Gli dissi nascondendo la mia preoccupazione. Mia madre mi richiamò all'appello, "scusami devo andare. Mi raccomando fammi sapere come sta." Riagganciai e raggiunsi mia madre e il resto della mia famiglia in piscina.ALESSANDRO
Non so se ho fatto bene a chiedergli una pausa, mi sentivo ancora peggio, volevo sentirlo e volevo stare con lui fra le sue braccia. Sapevo che probabilmente potesse essere arrabbiato gli ho fatto quel discorso senza neanche un sentimento ben concreto, lasciandolo sicuramente con il dubbio che sicuramente potesse essere finita realmente tra di noi. Mi sentivo una merda, soprattutto dopo aver visto nuovamente i miei video sul palco del giorno prima, sospirai, forse era il caso di chiamarlo? "Ale!" Fugazza mi richiamò "che dici se andiamo a bere?"
E fu così che alle due del mattino mi ritrovai ubriaco cercando di digitare il numero di quel ragazzo, sicuramente vista l'ora non mi avrebbe sicuramente risposto. "Ale? È successo qualcosa?" Rispose dopo due squilli a sentire la sua voce mi venne il batticuore. "Sono appena rientrato in hotel.." borbottai in imbarazzo, forse un po' pentito al dire il vero. "Hai bevuto?" Chiese con più calma, sembrava più tranquillo di come mi aveva appena risposto alla chiamata. "Mi manchi.." il mio era un sussurro leggero, ma capì che invece lui mi avesse sentito perché sospirò leggermente "anche tu mi manchi." La sua malinconia mi travolse e nuovamente mi sentì una merda. "Ehi stai piangendo?" Chiese preoccupato, non risposi, mi mancava e questa sottile distanza mi stava pian piano consumando.
"Tra poco avrai la pausa...ti raggiungo ovunque tu vada e anche se non vorrai...io ci sarò. Sono stanco di questi muri e so che anche tu lo sei. Quindi cerca di avere un po' di pazienza." Lo disse con un tono quasi allegro, che un po' mi fecce star bene anche a me e ciò mi rese ancora più euforico nel rivederlo.
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RAPIDE (Mahmood&Mengoni)
FanfictionIn questa coppia di amici e non amici, si nascondono tante similitudini, che portano a pensare che non sempre ci sia il caso di mezzo. Sarà così? Oppure saranno soltanto coincidenze? _____ Ciao a tutti, sono Andromeda. Questa è la mia Fanfiction s...