Capitolo 16

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Le mani affondavano lungo al suo corpo marmoreo, non potevo credere che stava realmente tra le mie braccia. La mia presa era salda, ma lui non si lamentò neanche un po', ne approfittai per spostare le mie mani sul suo viso, non lo vedevo, ma sapevo che probabilmente era turbato dal mio gesto, alla fine mi ero catapultato nella sua stanza all'improvviso durante una discussione.
Esitai un po' nel appoggiare le mie labbra alle sue, ero disperato e avevo così tanto bisogno di lui. Sentì le mani stringermi i fianchi e la sua bocca fuori uscì un lamento di piacere che mi invase tutto il corpo di un calore quasi primitivo. Lo spostai contro la porta ormai chiusa, le mie labbra non riuscivano a staccarsi dalle sue che le sentivo gonfiarsi ancora di più, le volevo sentire in ogni punto del mio corpo anche il più nascosto. Avevo voglia di spogliarlo e fallo di nuovo mio. Ma mi bloccai il pensiero, non volevo succedesse qui davanti a gli occhi e orecchie di tutti, volevo che fosse una cosa nostra. Staccai le mie labbra con controvoglia.

"Scusami.. sono stato uno stupido.. egoista" dissi con il fiatone e con le lacrime che minacciavano di risalire su.
"Non so come farmi perdonare". Appoggiai la mia fronte alla sua.

Con mio stupore mi prese il viso tra le mani. "Sei qui e mi basta" disse con filo di voce.

"Non avevo il coraggio di farmi vedere..se te lo stai chiedendo" dissi quasi senza voce.
"Ma ero in platea sappilo. Non mi sarei mai perso la tua cover." tirai su con il naso.

"Quindi non eri andato via?" Disse con stupore.

"No".

Senti il suo sguardo curioso che mi scrutava il viso "Allora perché mi hai detto che eri partito?" Domandò infastidito.

"Ero arrabbiato, confuso e amareggiato." Dissi con l'aria che quasi mi mancava.
"Non volevo parlarti con rabbia." Dissi malinconico alla fine.

"Hai fatto il coglione però " disse irritato.

"Hai ragione." Dissi staccando le mie braccia da lui. Sentivo che questa situazione non si sarebbe risolta facilmente e me l'ho meritavo.

"Vabbè..io dovrei riposarmi che domani è una giornata impegnativa.." disse stiracchiando le braccia.

"Va bene..anche io mi dovrei alzare presto..." Dissi a mia volta.

"Va bene.." disse serio.

Sentivo l'ansia risalire pian piano.
Non volevo lasciarlo, almeno non oggi, domani sarei andato via e non sapevo se l'avrei rivisto, ma dovevo non potevo di certo costringerlo a stare con me.

"Allora vado...ci vediamo.."
dissi girandomi per aprire la porta.
Con mio stupore mi superò mettendosi tra me e la porta.

"Io mica ti stavo mandando via però".

"Non sei arrabbiato?" Dissi confuso.

"Lo sono" disse con tranquillità
"Ma ciò non significa che io non voglia che tu rimanga qui con me essendo che da domani non ti vedrò per un bel po'" disse serio alzando le spalle.

"Anche tu hai ragione" risposi con mezzo sorriso, notai che come al solito una ciocca ribelle chi fuori usciva da sopra il suo orecchio alzai con noncuranza una mano per metterla apposto. Era così bello.

"Rimani?" Disse facendo un finto broncio e guardandomi con gli occhi dolci.

" Se mi guardi ancora così però ...."
Mi fiorai una tempia con un dito per scacciare il pensiero che avevo fino ad attimo fa.
"Non so se riuscirò a trattenermi ancora" dissi imbarazzato da me stesso.

"Per quello direi di aspettare...non vorrei che qualcuno ci vendesse alla stampa" disse ridendo.

Il suo letto, che ormai era un testimone della nostra routine sanremese. Restammo in silenzio l'uno accanto all'altro. Lo abbracciai a me, avevo il bisogno di averlo tra le mie braccia. Volevo che fosse sicuro dei sentimenti che provavo per lui. Poi senza rendermene conto mi venne in mente una sua vecchia canzone. La prima volta che la sentì.. Stavo in soggiorno, dipingevo uno dei miei tanti quadri e accesi la radio per sentire un po' di musica nel frattempo. Poco incurante di ché canzone ci fosse incominciai a canticchiare sopra pensiero e dopo poco mi resi conto chi era mai il cantante. Mi bloccai nel sentirlo continuare era strano sentirlo alla radio, di solito era lui a canticchiare le mie.

RAPIDE (Mahmood&Mengoni)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora