Veronica Collins, una giovane anima segnata dall'ombra del padre, incontrerà Mattheo Riddle, figlio di Lord Voldemort, un essere che disprezza il sentimento e si diverte a manipolare gli altri. Egli scommetterà sulla vulnerabilità di Veronica, spera...
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«Tocca a Veronica!» esclama Astoria, facendomi distogliere lo sguardo da Riddle.
«Scelgo verità,» dico io forzando un sorriso, lanciando uno sguardo pieno di complicità verso Astoria che sbuffa e annuisce.
«Okok... Ti piace qualcuno in questa stanza?» dice lei sorridendo, io mi guardo attorno e il mio sguardo cade verso Riddle, sta accendendo una sigaretta e nel mentre mi osserva con i suoi occhi. Espira il fumo facendo un ghigno, nel mentre lo guardo «No,» dico e lui abbozza un sorriso.
"Cazzata." Zitto, Riddle, è la verità.
«Io ragazzi devo andare, ho sonno,» dico io subito dopo alzandomi, dando la buonanotte a tutti, e mi dirigo verso la mia stanza e mi ci chiudo dentro.
Mi sfianco sul letto e mi addormento.
[...]
«Svegliaaaaa!» sento le urla di Astoria nell'orecchio. Guardo l'orologio e vedo che sono le otto in punto, allora balzo giù dal letto, inciampando tra le coperte e cadendo, provocando delle risate alla ragazza.
«Cazzo ridi? Siamo in ritardo!» le dico, facendole notare l'orologio appeso al muro.
«Certo! Da oggi si va pure il sabato alle lezioni!» dice lei ironicamente, e realizzo che è sabato.
«Che bastarda, non me lo dici e mi fai prendere un infarto!» dico, seduta sul pavimento, portandomi al petto il ginocchio sinistro addolorato, e le lancio un cuscino dritto in faccia.
«Ehi, calmati bella addormentata!» dice, facendo la finta offesa, e io le dedico la linguaccia mentre mi alzo da terra, ancora addolorata al ginocchio sinistro.
Mi sfiondo verso il bagno e mi faccio una doccia fredda senza capelli, mentre Astoria si sta preparando davanti allo specchio del bagno. Noto che sta sorridendo come un ebete. Appena esco dalla doccia, le chiedo: «Come mai tutta questa felicità?» mentre mi avvio a prendere i vestiti dal mio armadio, seguita dalla mia amica.
«Speravo proprio che me lo chiedessi!» inizia lei, tutta gasata, sedendosi sul mio letto, mentre io mi metto l'intimo e prendo un body bianco con le maniche lunghe e la scollatura a paletta color panna, insieme a dei jeans larghi a vita bassa di un blu scuro. Noto che la giornata di oggi è molto soleggiata e nonostante siamo alla fine di settembre, fa ancora caldo, quindi decido di non mettere una felpa.
«Draco ieri mi ha accompagnato davanti alla stanza e mi ha baciato, cioè il nostro primo bacio che non è stato un obbligo, è stato spettacolare!» continua lei tutta eccitata e io ridacchio mentre entro in bagno per lavarmi i denti e il viso per bene. Nel mentre, Astoria continua a raccontarmi del suo bacio e delle sue sensazioni e delle solite cose, mentre sclera e io ridevo.
