Un Passo Verso L'Addio

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VERONICA YVONNE COLLINS

Io e il mio migliore amico ci dirigiamo verso il Lago Nero

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Io e il mio migliore amico ci dirigiamo verso il Lago Nero. La giornata è nuvolosa e grigia, e mentre camminiamo, un silenzio imbarazzante ci avvolge, una novità assoluta in tutta la nostra vita.

Improvvisamente, i ricordi di quando eravamo piccoli riaffiorano. Facevamo a gara per chi raggiungesse per primo la roccia su cui sedersi, una corsa spensierata. Poi, una nuova sfida: chi lanciasse il sassolino nel lago più lontano possibile.

Davide rompe il silenzio durante il tragitto. «Sai, quando mi hai raccontato del bacio tra te e Mattheo, ho capito subito come sarebbe finita.» Lo guardo stranita: in che senso?

«Quando eravamo piccoli e hai conosciuto Mattheo, ti sei innamorata subito...» dice, e io lo guardo perplessa: io innamorata? Nah, impossibile.

«Impossibile,» riesco a dire, distogliendo lo sguardo da Davide e guardandomi intorno.

«Invece sì,» continua lui. «Eravate così innamorati che eravate una minaccia per Voldemort. Decise di eliminare ogni tuo ricordo di Mattheo, mentre quest'ultimo lo costrinse a lavorare per lui fino a quest'anno.» Si ferma con un'aria seria, e mi giro verso di lui, sentendo una pugnalata al cuore. «Eravamo?» mi domando ad alta voce, incredula. Mattheo era innamorato di me?

Davide annuisce. «Sia tu che Mattheo. Allora Voldemort decise di separarvi, con l'approvazione di tua madre...» ammette, guardando in basso.

«Mia madre lo sapeva?» ripeto, sbalordita, arrabbiata e delusa. È come una seconda pugnalata dalle persone a cui tengo di più. Il ragazzo annuisce nuovamente, con aria triste e delusa da se stesso.

«Lo hanno fatto per il tuo bene,» cerca di giustificarsi, ma dentro di me ribolle la rabbia. Le emozioni si accavallano: tradimento , rabbia, dolore. Il silenzio torna tra di noi, ma ora è carico di tensione e domande senza risposta.

Vorrei gridare, chiedere perché mi hanno nascosto tutto, perché hanno deciso per me. Ma le parole restano bloccate in gola, soffocate dalla tristezza e dal tradimento.

Senza aggiungere nulla, ritorno verso Hogwarts, lasciando Davide sul posto con le lacrime agli occhi, che cerco disperatamente di non far scendere. Il cuore mi pesa nel petto, come se ogni passo fosse un macigno. Le parole di Davide rimbombano nella mia mente, una rivelazione dopo l'altra, un dolore che non riesco a metabolizzare.

Quando finalmente Hogwarts appare in lontananza, sento un misto di sollievo e oppressione. Questo luogo, che ha sempre rappresentato casa e sicurezza, ora sembra carico di segreti e menzogne. Mi avvio verso il castello, determinata a trovare delle risposte, ma soprattutto, determinata a non crollare.

Mi dirigo verso la mia stanza attraversando la sala comune dei Serpeverde, dove si trovano Astoria, Draco, Pansy, Daphne, Theodore, Blaise, Lorenzo e Riddle. A quest'ultimo rivolgo uno sguardo frettoloso che ricambia con aria stranita, ignorando le domande delle ragazze.

«Veronica, tutto okay?» sento Daphne chiedere. Sposto lo sguardo dal riccio alla bionda seduta accanto a Lorenzo, ma non rispondo.

Senza dilungarmi, mi dirigo verso la mia stanza e inizio a prendere le prime cose che vedo, mettendole nella mia borsa. Ho bisogno di risposte.

Sento dei passi dietro di me e la porta della stanza chiudersi. Mi giro ed è Mattheo. I suoi occhi parlano più di quanto vorrebbe lui. Il suo sguardo mi fa bruciare la pelle, una sensazione che solo lui riesce a risvegliare.

«Dove vai?» mi chiede con una voce roca, piena di tristezza, come i suoi occhi. Lo guardo mentre sistemo delle maglie nella borsa. «Non ti interessa.» cerco di fare la dura, anche se dentro di me c'è un nodo alla gola che mi proibisce di urlare.

«Veronica...» mi richiama mentre io mi volto verso il mio armadio per prendere le ultime cose. Sento i suoi passi avvicinarsi e, appena mi giro, riesco a sentire il suo calore sul collo. I suoi occhi lucidi incontrano i miei.

Forse deve finire così, senza un lieto fine?

«Non sarai mai solo una scommessa per me, nemmeno una delle tante...» mi dice a poca distanza dalle mie labbra, bloccandomi contro l'armadio. «Tu sapevi che tuo padre mi ha cancellato ogni tuo ricordo?» l'unica cosa che riesco a dire cercando di resistere al suo sguardo micidiale. Mattheo rimane in silenzio, liberandomi per poter sistemare le ultime cose nella borsa.

«Me ne vado. Lascio Hogwarts.» dico improvvisamente. Hogwarts è stata la mia casa sin da quando mi ha accolto, ma ora è l'ultimo posto in cui voglio stare.

«Non puoi farlo.» dice girandosi verso di me stringendo i pugni. «Io posso. Non ho più nessuno, nemmeno le persone che pensavo fossero vere.» rispondo chiudendo la borsa. Sento la sua mano toccare la mia, il suo contatto mi fa tremare. Lo guardo con gli occhi lucidi.

«Sono un coglione, lo so. Me lo ripeto ogni volta che mi sveglio, ogni volta che ho l'opportunità di starti vicino ma faccio l'opposto. Ora non voglio sbagliare, voglio rischiare.» dice a un centimetro da me.

«Io non posso.» mento cercando di allontanarmi da lui, ma le sue mani si allacciano ai miei fianchi, i nostri visi a un palmo di distanza.

Ho paura.

«Non devi avere paura.» mi rassicura, poi affonda sulle mie labbra con un bacio pieno di desiderio e passione, nostalgia e timore per quello che potrà succedere.

Ci stacchiamo per la mancanza di fiato e solo ora mi rendo conto dell'errore commesso.

«Non posso.» dico cercando di liberarmi dalla sua presa, che ahimè è salda.

«Cosa ti ferma?» mi domanda facendo sfiorare i nostri nasi. Chiudo gli occhi. «Ho letto il tuo diario, perché non mi hai detto che ho una sorellastra qui ad Hogwarts?»

Mattheo mi libera dalla sua presa e si siede sul mio letto. Io mi siedo accanto a lui mentre lui, con sguardo perso, sospira guardando il pavimento. «So cosa ti frulla per la testa, so tutto. So perché sei sparita la settimana prima del compleanno della Parkinson. Ho pensato di non dirtelo per non appesantirti...»

«Peccato che lo state facendo tutti.» dico alzandomi, ma il ragazzo mi ferma. «Non andartene.»

«Perché non dovrei?» chiedo, sperando che mi dica quelle tre parole e sette lettere.

SPAZIO AUTRICE:

Ringrazio infinitamente i 17mila lettori e tutte le stelline. So che non sto dando il massimo, ma cerco sempre di spronarmi di più. Per i 16mila lettori ho rivelato il mio viso e vi ringrazio per il seguito sull'account di TikTok. Sono molto felice che in tanti riescano a leggere la mia storia.

~Grazie di cuore a tutti dalla vostra Tory.

Ps: Ditemi se vi sta piacendo la storia 🫶🏻

Dark Hearts || Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora