Veronica Collins, una giovane anima segnata dall'ombra del padre, incontrerà Mattheo Riddle, figlio di Lord Voldemort, un essere che disprezza il sentimento e si diverte a manipolare gli altri. Egli scommetterà sulla vulnerabilità di Veronica, spera...
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«Sei tornata alla fine», sento la sua voce a pochi passi da me. Mi giro e lo guardo: indossa una camicia con i primi tre bottoni sbottonati, i risvoltini alle maniche fino ai gomiti, pantaloni neri e scarpe dello stesso colore, i suoi riccioli ben modellati posati sulla fronte, i lineamenti definiti, le labbra sottili ma carnose, gli occhi fissi su di me che mi fanno tremare le gambe. Un nodo alla gola non mi permette di respirare normalmente.
Non so cosa mi stia succedendo, ma qualunque cosa sia non l'ho mai provata con nessuno.
«Già», dico io fredda, distogliendo lo sguardo da lui e mordendomi il labbro inferiore. Mi giro verso le mie amiche che hanno visto la scena e stanno lì immobili, senza dire nulla se non ridere sotto i baffi.
«Qualcuno qua si sta innamorando», dice Astoria appena ci sediamo sulle sedie del bar lontano dai maschi. «Sì, esatto. Come va tra te e Malfoy?» dico io, fingendo di non aver capito che la frase fosse rivolta a me. Quest'ultima mi guarda. «Bene, ma non sto parlando di me», si chiarisce mentre mi guarda.
«Oh sì, Pansy ha trovato qualcuno?» dico, rivolgendomi alla ragazza accanto a me, che si passa una mano sulla fronte disperata. «No ragazze, non mi sto innamorando. Non ne voglio parlare», dico io facendo un gesto all'uomo dei cocktail. «Un dry martini per favore», dico a quest'ultimo appena si avvicina a noi. Le altre due ragazze ordinano un margarita.
«Umh, va bene, ma allora ci devi raccontare che fine hai fatto in questi giorni», mi chiedono mentre aspettiamo i nostri cocktail e io le guardo entrambe.
«Non ne voglio parlare, piuttosto Pansy, ho visto come stavi appiccicata al fratello di Davide, mi devi dire qualcosa?», chiedo io cambiando argomento, pur di non ricordare la sua morte.
«Ehm...», risponde la ragazza imbarazzata, io mi metto a ridere. «Allora qua sei tu ad esserti innamorata. Ma come mai questo? Cioè non lo hai mai cagato di striscio», dico io guardando la ragazza, mentre arrivano i nostri ordini e ne bevo un sorso dalla cannuccia.
«Spoiler: si sono scopati», mi dice all'improvviso Astoria e io la guardo spiazzata, tappandomi la bocca pur di non sputare la bevanda e guardo ancora più confusa Pansy che nel mentre è arrossita.
«In che senso?», dico io appena mi riprendo e lei inizia a sorridere. «Eravamo insieme agli altri come al solito nella sala comune e stavamo giocando ad obbligo o verità assieme ad altre due ragazze serpeverdi. Ad un certo punto una delle due, credo quella bionda, fa a Theo 'scopati la Parkinson' e niente, lo abbiamo fatto, se non erro, tre giorni fa», mi racconta tutto mentre si beve la sua bevanda e io la guardo stupita. «Quindi voi vi siete permessi di giocare ad obbligo o verità?! Senza di me?!», dico io facendo la finta melodrammatica, portandomi la mano al petto.
