Ombre di Invidia.

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MATTHEO MARVOLO RIDDLE

Per tutto il giorno non ho fatto altro che stare rinchiuso in stanza, sdraiato sul letto a pancia in su, a pensare a quanto la mia vita sia così complicata e a quanto mi renda terribilmente debole, sbattendomi in faccia la cruda verità: sono un co...

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Per tutto il giorno non ho fatto altro che stare rinchiuso in stanza, sdraiato sul letto a pancia in su, a pensare a quanto la mia vita sia così complicata e a quanto mi renda terribilmente debole, sbattendomi in faccia la cruda verità: sono un codardo a non aver chiesto a Veronica di andare alla festa; e a quanto io sia incazzato per esserlo e per non averla invitata.

<<Cosa ci fai ancora lì, non vieni alla festa?>> mi chiede Theodore uscendo dal bagno con un asciugamano stretto ai fianchi. Tra esattamente tre ore inizierà la festa e io non so se andarci o no.

- Mattheo Marvolo Riddle che non va a una festa? Mi stupisce! - mi dice la coscienza e io sbuffo guardando il mio amico prepararsi per quella fottuta festa.

<<Tu seriamente ti vesti elegante per una festa in cui devi travestirti?>> dico ignorando la sua domanda, prendendolo in giro e guardando il suo smoking steso sul letto.

<<Infatti, andrò da Veronica a farmi truccare da scheletro, ci tiene così tanto.>> mi risponde abbottonandosi la camicia. Non so se prenderlo a pugni o prenderlo a pugni. Sembra che lo faccia apposta a farmi ingelosire o a rinfacciarmi il fatto che sono stato, e lo sono tutt'ora, uno stupido che non ha avuto il coraggio di invitare una ragazza a una festa, come se lui sapesse che sono costantemente controllato da mio padre. Potrò non essere a casa, infatti sono a Hogwarts, ma lui non rinuncerà mai a controllarmi; com'era il detto? Puoi portare il bambino via dal trauma, ma non il trauma via dal bambino.

<<Buon per te.>> dico io cercando di nascondere tutta la rabbia che ho all'interno. Se non fosse il mio migliore amico, gli avrei spaccato la faccia, anzi... l'ho già fatto stamattina, appena ho scoperto che quel bastardo l'aveva invitata alla festa senza dirmi nulla. Quest'ultimo, dopo essersi messo i pantaloni, esce dalla stanza, lasciandomi ancora solo tra queste pareti in cui la luce filtra dalla finestra. Sbuffo nuovamente.

Neanche un minuto e la porta si riapre. La figura di Abigail entra nella mia stanza senza il mio consenso.

<<Perché sei qua? In più senza il mio consenso.>> le dico infastidito. Lei invece mi sorride maliziosamente: ha un piano.

Io e Abigail ci conoscevamo già, essendo che, per via delle riunioni di mio padre - perché sì, anche lei è figlia dei Mangiamorte - stava sempre a casa mia assieme a mio fratello.
Non mi è mai piaciuta perché dava ascolto a suo padre, Regulus Black; esatto: Abigail e Veronica sono sorelle. Di questo non ho detto nulla a Veronica, perché non credo che le possa fare piacere: ho letto la sua mente e, quello che ha dentro, a volte, è più grande di lei.

Regulus, sin da quando divenne Mangiamorte, iniziò a essere il braccio destro di mio padre, a volte anche la mente pensante. Non mi è mai piaciuto: lui è un uomo violento e manipolatore con gli altri, tranne che con mio padre perché lui è proprio la definizione di una persona codarda.

Dark Hearts || Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora