Il Karma non Perdona.

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VERONICA YVONNE COLLINS

Appena chiudo la porta della mia stanza dietro di me, respiro profondamente

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Appena chiudo la porta della mia stanza dietro di me, respiro profondamente. Finalmente, non ero più rinchiusa in quella camera opprimente, composta da quattro mura di un bianco spento che mi mettevano addosso una sottile ansia.

«Ti è mancata la tua stanza?» Mattheo mi prende in giro, lanciandosi senza troppi complimenti sul mio letto. Faccio una smorfia e lo seguo, sdraiandomi accanto a lui. «Molto.» rispondo con sarcasmo, fissando il soffitto ormai scuro, visto che fuori è calata la sera. In sala comune, tutti stanno facendo casino, come al solito. Nulla è cambiato dopo quella rivelazione sconvolgente.

Sono passate appena 24 ore da quando Abigail mi ha rivelato ciò che mai mi sarei aspettata, mostrandomi la sua vera natura. Non era come l'avevo immaginata. Eravamo entrambe anime smarrite, cresciute con la paura di fallire, di non essere mai abbastanza. Nei suoi occhi color nocciola ho visto riflesso il mio stesso smarrimento.

«Hai dormito solo una notte fuori dal tuo letto, non esagerare.» mi riporta alla realtà Mattheo, con il suo solito tono ironico. Mi volto verso di lui e lo trovo che mi guarda, il che mi fa sorridere imbarazzata. «Non hai idea di quanto mi abbia distrutto la schiena quel letto a brandina...» rispondo ridendo mentre mi alzo dal letto, diretta verso la cassettiera per cercare qualcosa da mettermi per dormire. Una doccia rinfrescante è proprio quello che ci vuole.

Mattheo ride sotto i baffi, poi si avvicina lentamente. Mi accarezza delicatamente le braccia, il suo respiro caldo sfiora il mio collo, e io chiudo gli occhi, sorridendo. E se tutto questo fosse solo un sogno?

«Per tua fortuna non lo è, biondina.» risponde, quasi leggendo i miei pensieri. Riapro gli occhi e mi volto verso di lui, che in un attimo mi prende in braccio e mi posa delicatamente sulla cassettiera. Con un movimento naturale, faccio spazio tra le gambe e le allaccio attorno al suo bacino. Con una mano gli sposto il solito ricciolo ribelle che gli cade sempre sulla fronte, mentre lui mi stringe i fianchi, e sento il suo calore attraversarmi.

I nostri occhi si incontrano, e noto un luccichio nei suoi, come se anche lui provasse quel senso di casa che mi invade ogni volta che siamo vicini. Mi sistema una ciocca dietro l'orecchio e accarezza il mio viso con una delicatezza che mi scioglie completamente. Ride piano, e quel suono mi fa sentire al sicuro, come se il mondo potesse fermarsi in quell'istante e a me non importerebbe.

È strano. Per la prima volta mi sento davvero a casa, ed è lui il motivo. Un ragazzo che non avevo previsto nella mia vita, qualcuno da cui inizialmente mi tenevo alla larga, sapendo che già apparteneva a un'altra. Eppure, nonostante questo, eccoci qui, come se la realtà fosse troppo pesante da affrontare in questo momento.

«Biondina, tutto okay?» La sua voce mi richiama al presente. Sorrido per nascondere i pensieri che mi affollano la mente. «Sì, hai un sorriso bellissimo.» mormoro timidamente, sentendomi improvvisamente come una ragazzina alle elementari, come la prima volta che avevo fatto un complimento a un ragazzo.

Mattheo sorride e accorcia la distanza tra noi, unendo le sue labbra alle mie. Lo tiro a me, le mani che si stringono attorno alla sua testa, come se non volessi lasciarlo andare. Sento che mi sono mancate le sue labbra morbide, così piccole e delicate.

Dopo qualche secondo, lo sento picchiettare contro i miei denti, chiedendo silenziosamente il permesso di andare oltre. Gli concedo l'accesso, e da quel momento il bacio diventa più profondo, più intenso. Il suo corpo si fonde col mio mentre mi stringe a sé, e io mi lascio trascinare dall'adrenalina che sento crescere dentro di me.

In un gesto fluido, mi solleva e mi sdraia dolcemente sul letto, posizionandosi sopra di me con una tale delicatezza che mi fa sentire al sicuro, come se il tempo si fosse fermato per noi due.

«Mattheo, Veronica, vi stiamo aspe-» una voce ci interrompe all'improvviso, bloccando ogni nostro movimento. Ci voltiamo entrambi verso la porta, dove compare Theodore. Appena ci vede, uno sopra l'altro sul letto, comincia a ridacchiare, visibilmente divertito.

«Questo è il karma! Grande, fottuto karma!» esclama, con un sorrisetto soddisfatto, fissando Mattheo. Quest'ultimo sbuffa, alza gli occhi al cielo e si copre le orecchie con le mani, cercando di ignorare il suo amico. Io rimango lì, confusa, cercando di capire il perché di tutta questa scenetta. Theodore, intanto, inizia a fare dei balletti assurdi, godendosi ogni secondo della situazione.

Lo guardo incredula, poi mi alzo dal letto, tossendo leggermente per attirare la sua attenzione. «Cosa c'è, Theo?» chiedo, alzando un sopracciglio, cercando di fermare la sua performance teatrale. Lui si ferma, mi guarda e torna improvvisamente serio, come se si fosse appena ricordato il motivo per cui era entrato.

«Vi stiamo aspettando da mezz'ora. Volevamo festeggiare il tuo ritorno,» spiega, con un tono leggermente più composto.

Sospiro, non proprio entusiasta all'idea di lasciare quel momento intimo con Mattheo, ma mi alzo comunque, facendo un cenno a Mattheo di seguirmi. Anche lui non sembra esattamente entusiasta, lanciandomi uno sguardo di pura controvoglia. Si alza, e insieme ci dirigiamo verso la porta. Theodore, nel frattempo, ha ripreso a saltellare come una bambina felice, mentre Mattheo lo osserva con uno sguardo truce.

«Guarda, stai zitto,» borbotta Mattheo, visibilmente infastidito, uscendo dalla stanza, seguito dal suo amico che continua a cantare e ballare attorno a lui con un entusiasmo quasi irritante.

Li seguo con un sorriso sulle labbra, osservando quella scena surreale. In quel momento, un senso di pace mi avvolge. Finalmente, dopo tanto tempo, mi sento davvero a casa. Forse ho trovato un equilibrio, una serenità interiore e degli amici che non siano solo i soliti vicini del mondo babbano o mia madre.

SPAZIO AUTRICE:

Un bel capitolo perché, nonostante abbia passato una settimana tranquilla ma con l'influenza, sono finalmente stata notata dalla mia cotta, aiuto ahahah!

Dark Hearts || Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora