Veronica Collins, una giovane anima segnata dall'ombra del padre, incontrerà Mattheo Riddle, figlio di Lord Voldemort, un essere che disprezza il sentimento e si diverte a manipolare gli altri. Egli scommetterà sulla vulnerabilità di Veronica, spera...
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«Hey Mattheo!»mi ferma la Parkinson quando la lezione di lumacorno è terminata. Mi giro verso di lei, notando il suo viso determinato, pronto a farmi il terzo grado. Sbuffo stanco e stufo.
«Non ora, Parkinson», borbotto cercando di sfuggire a lei, ma ogni volta che mi sposto, lei mi precede. Alzo gli occhi al cielo e sbuffo, muovendo la testa per guardarmi intorno, mi rassegno..
«Ho bisogno di sapere una cosa!» mi chiede, il suo viso serio e le braccia incrociate al petto. «Ti piace Veronica?» mi chiede curiosa.
La domanda mi sorprende, e mi trovo a fissare nel vuoto, perso nei miei pensieri, mentre cerco disperatamente di trovare una risposta. Attorno a noi, gli alunni iniziano a lasciare l'aula di pozioni, il fruscio dei loro passi e il tintinnio dei banchi che si spostano riempiono l'aria. La stanza si svuota lentamente, lasciandoci soli con la nostra conversazione sospesa nel silenzio che avvolge il corridoio deserto. Nel mentre, c'è tensione nell'aria, e il mio sguardo si perde nell'infinito mentre la mente gira a mille all'ora, alla ricerca di una risposta che possa soddisfare la sua curiosità.
«Ma va», dico dopo svariati minuti, distogliendo lo sguardo dal pavimento e posandolo sulla ragazza che alza un sopracciglio. «Sì sì, ci hai messo molto tempo per rispondere», dice lei con tono ovvio, e alzo lo sguardo. «Non mi interessa se non mi credi», dico sorpassandola a testa alta.
«Riddle, nemmeno tu ci credi!» mi dice alzando il tono di voce per farsi sentire da me, mentre la ignoro e scomparendo dietro l'angolo del corridoio.
Domani sarà il compleanno di Pansy. Sono passati cinque giorni da quando Veronica non c'è. In fondo, spero di vederla... ma cosa sto dicendo?
VERONICA YVONNE COLLINS
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Oggi è il compleanno della mia amica Pansy, eppure sono stata assente per sei giorni. Durante questi giorni, il secondo è stato il più difficile: è stato quando mia madre mi ha lasciato. Fortunatamente, Lucretia mi ha ospitato a casa Nott, evitandomi così di rimanere con il mio padre violento.
