Conflitti del Cuore

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VERONICA YVONNE COLLINS

Sono sdraiata a pancia in su sul letto a guardare il soffitto quando sento qualcuno entrare nella stanza con molta fretta e vedo che è Davide

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Sono sdraiata a pancia in su sul letto a guardare il soffitto quando sento qualcuno entrare nella stanza con molta fretta e vedo che è Davide.
Ha l'aria tutta incazzata e sembra che stia trattenendo le lacrime.

«Dav, che succede?» chiedo mentre mi alzo e mi avvicino a lui che è a pochi passi dalla porta mentre si prende il viso con le mani e io appoggio le mie sulle sue. «Sono stanco», mi risponde con voce carica di emozione.
Io lo guardo con aria interrogativa. «In che senso?»

«In quale senso, Veronica? Sono stanco di stare qua!» mi urla contro mentre si scansa da me, e io mi spavento: è la prima volta che alza la voce su di me.

«Davide, parlane.», gli chiedo mentre lui si siede sul mio letto. «Ho fatto una cazzata alla festa di Adrian», si tranquillizza mentre guarda in basso, e io lo guardo confusa mentre lo affianco. «Di che tipo?»

«Ho baciato Blaise...», abbassa il tono come se si sentisse in errore, e sul mio viso appare un mezzo sorriso, anche se con aria sorpresa. «Ho visto come lo guardi, non è una cazzata», lo tranquillizzo, e lui si alza e si mette davanti a me.

«Ma non lo capisci? Io sono l'errore, sono il giocattolo rotto, non posso essere riparato. Se mio padre lo venisse a sapere, io non potrò più vivere...», mi dice agitandosi, ma io non rispondo e, con le lacrime agli occhi, lo abbraccio. Lui ricambia l'abbraccio nascondendo le sue lacrime sulla mia spalla.

«Davide, tu non sei l'errore. È il sistema che lo è. Tu non sei rotto...», gli dico, trattando le lacrime, mentre lui singhiozza. È la prima volta che lo vedo così.

Sento qualcuno entrare dalla porta e poso lo sguardo sull'entrata: è Mattheo. Appena ci vede abbracciati, se ne va. Aveva il fiatone e il sudore, aveva la faccia dispiaciuta prima di andarsene. Però, cambiò sguardo, era diventato nervoso.

«Non so che fare con Zabini...», interrompe i miei pensieri Davide, che si stanca asciugando le lacrime per poi tornare serio sdraiandosi sul letto. «Perché non ci vai a parlare?», dico dopo un po', sedendomi accanto a lui. Lui mi guarda spiazzato.

«Te sei fuori, io non ci vado mica a parlare. Hai idea se mio fratello lo venisse a sapere, automaticamente lo verrebbe a sapere mio padre...», mi dice preoccupato.

«Io non credo che tuo fratello sia così stronzo con te. Siete sempre stati inseparabili. Ricordo che ti proteggeva sempre da quelle teste di cazzo, come le chiamava lui...», ridacchio, ricordandomi della scena avvenuta prima, quando si è "preoccupato". Il mio migliore amico ride a sua volta.

[...]

Sono a cena e vedo il mio migliore amico, seduto accanto a me, scambiare degli sguardi con Blaise che da lontano ricambia.

Mattheo è seduto accanto a Theodore, che scherza con Malfoy, mentre Mattheo mi guarda con uno sguardo deluso.

È lui quello deluso ora? Ma non farmi ridere.

Dark Hearts || Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora