MATTHEO MARVOLO RIDDLE
Perché? Perché sei l'unica persona che riesce a farmi sorridere anche quando sono a pezzi, l'unica che ha il potere di riportarmi indietro nel tempo, a quei momenti in cui, da bambino, riuscivo a dimenticare il dolore che provavo ogni volta che mio padre mi puniva. Perché, in qualsiasi universo o realtà parallela, sceglierei sempre te. Non importa quanto sarà dura, sono disposto a sacrificare tutto per te. Dopo la perdita di mia madre, sei stata tu a riempire quel vuoto, a farmi riscoprire cosa significa amare, anche se, lo ammetto, spesso mi comporto da vero coglione. Perché non riesco mai a confessarti quello che provo davvero, perché continuo a scappare.
Ma la verità è che ti amo.Quello che avrei voluto dirle, ma non posso. Eppure, non posso neanche permettermi di perderla.
«Che è successo?» le chiedo, confuso e preoccupato. Il suo viso è troppo pallido, e i suoi occhi sembrano trattenere a stento le lacrime. Il suo respiro è affannato, quasi spezzato.
«Niente,» mi risponde, ma il suo sguardo deluso mi fa capire che si aspettava qualcosa da me. Qualcosa che non sono riuscito a darle. Poi torna a concentrarsi sulla borsa, continuando a riempirla come se volesse scappare via il più presto possibile.
«Dimmi solo chi è lei,» mi chiede all'improvviso, chiudendo con decisione quella maledetta borsa. Gli occhi, ormai pieni di lacrime, cedono e le gocce iniziano a scivolarle lungo le guance.
«Veronica, ti prego, non farlo,» le imploro, sentendo un nodo stringersi in gola. Oggi è il mio compleanno, e l'ultima cosa che voglio è che fugga via, proprio come fece mia madre anni fa.
«Cosa?!» mi urla, allontanandosi di scatto appena provo ad avvicinarmi. «Cosa vuoi che mi aspetti?! Tutti voi sapete la verità, la mia verità!» dice con rabbia, sottolineando la parola "mia" come se volesse marchiarla a fuoco nella mia mente.
Mi guarda con occhi pieni di dolore e odio. «Perché io ti amo! Voglio essere ovunque tu sia. Tu sei l'errore che sono disposto a commettere, anche a costo della mia pelle. Non voglio che te ne vai, perché se lo fai, ti porterai via l'unica luce che è riuscita a illuminare il mio buio. Ti prego, resta.»
Le parole mi escono di getto, senza pausa, senza respiro. Mille emozioni mi travolgono, il sudore freddo mi scorre lungo la schiena, e in quel momento mi sento completamente sopraffatto dalla paura di perderla.
La mia biondina, a quelle parole, rimane immobile per un attimo, con un sorriso che si fa strada tra le lacrime. La tiro dolcemente a me e, con una mano, le asciugo quelle lacrime che tanto mi spezzano il cuore. Non perde tempo, però, e subito si avventa sulle mie labbra, posandovi un bacio pieno d'amore, un bacio vero, profondo, che mi fa sentire come se stessimo volando insieme, lontani da tutto. In quel momento, capisco di aver ritrovato la mia casa.
La mia casa è lei, ed è qui, nonostante tutte le mie complicazioni.
«Ti odio,» sussurra lei, con un sorriso triste appena ci stacchiamo. Abbassa lo sguardo, ma io le sollevo il viso con due dita, dolcemente. Le lacrime continuano a scendere, ma c'è una luce nei suoi occhi che non riesco a ignorare. «Ti odio perché non so cosa sia l'amore, o cosa significhi davvero questo bacio. Forse è solo un'altra scommessa,» ammette, rivelando tutte le sue paure. Paure che conosco fin troppo bene, perché, dopo che le hanno cancellato la memoria, sua madre l'ha costretta a odiare e temere l'amore. Esattamente come mio padre ha fatto con me.
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Dark Hearts || Mattheo Riddle.
FanfictionVeronica Collins, una giovane anima segnata dall'ombra del padre, incontrerà Mattheo Riddle, figlio di Lord Voldemort, un essere che disprezza il sentimento e si diverte a manipolare gli altri. Egli scommetterà sulla vulnerabilità di Veronica, spera...