Silenzio.
Non è la cheerleader che gli interessa, il che vuol dire che verso qualcuna ce l'ha. Perché devo provare questo senso di fastidio, di... gelosia forse? Perché? Infondo lo conosco da poco, so così poche cose di lui, non dovrebbe nemmeno interessarmi chi gli interessa e chi no.
Sorseggio il tea preparato e per poco non mi ustiono per quanto è caldo.
Luke è seduto davanti a me con le gambe allungate sul tavolo, la tazza blu tra le mani mentre se la rigira.''Cos'è tutto questo silenzio, Bianca?'' Domanda sorseggiando il tea.
Scrollo le spalle imitandolo questa volta soffiando dentro alla tazza prima di sorseggiare.
''Sono solo stanca, ti ripeto. Quando sono stanca non ho voglia di parlare.''
''Te non parli mai...''
''Beh, questo non è assolutamente vero!'' lo fulmino con lo sguardo.
Lui tira giù le gambe dal tavolo per divaricarle e appoggiarci sopra i gomiti, sempre rigirando la tazza tra le mani. Ha la testa leggermente abbassata e mi ritrovo a fissare i suoi capelli che ormai stanno perdendo la loro piega, se si può definirla così. Prende un respiro profondo ma non parla ancora. Passano ancora alcuni minuti prima che la sua voce rimbombi nella mensa.
'' Beh, questo non è assolutamente vero.'' ripete le mie parole. ''La prima volta che ti ho vista piangevi, subito dopo in compagnia nostra non hai spiccicato parola, oggi alle prove non hai detto nulla e anche in questo momento non stai aprendo bocca. E si che Sam mi ha detto che parli un casino... quindi le cose sono due: o la tua cara compagna di stanza mi ha detto una stronzata, o.... beh... sono io che ti metto in soggezione.'' Questa volta il suo sguardo profondo incontra il mio dagli occhi spalancati.
Non è proprio come ha detto lui, cioè che mi mette in soggezione, solo che in sua presenza trovo qualcosa di diffice da dire di sensato senza che finisca per fare la figura della scema oppure dire cose sbagliate... tipo che ha dei bellissimi occhi che mi ricordano il mare di casa, che, anche se sono spettinati ha dei capelli bellissimi... insomma... non mi mette proprio in soggezione. Forse solo un pò..
''Vedi... pure ora non rispondi. Spiegami che ti è preso stasera.'' Dice riportando le gambe sul tavolo.
Lo guardo fisso negli occhi, ''Non mi è preso niente. Ero solo stanca, quante altre volte devo dirtelo?''
''Fino a quando non mi dirai la verità, so che ti è preso qualcosa.''
Accidenti non può semplicemente smettere di guardarmi in quel modo e cambiare argomento?
''Forza, piccolina...''
Qualcosa dentro di me scatta nel preciso istante in cui le sue labbra si muovono al pronunicare il nomignolino che si è fissato di darmi. Piccolina... gli avevo detto di non farlo più perché mi ricordava casa ma non pensavo che, anche se per poco, mi sarebbe mancato ad ogni modo sentire la sua voce inclinarsi in un tono più profondo e intenso a pronuciare quella parola.
''Ma nulla Luke basta! Insomma cosa ti interessa sapere cosa mi è preso?''
''Mi interessa perché un attimo prima mi sei saltata addosso abbracciandomi inaspettatamente e un momento dopo ti sei tolta come se ti avessi pugnalata, sei rimasta in disparte e poco dopo te ne sei andata. Tutto all'arrivo di Sohpie.''
''Sophie?''
''La cheerleader... si chiama Sophie. Quindi qualcosa deve averti dato fastidio e io voglio capire.''
''Ma perché? Cosa ti interessa?''
''Mi interessa, ora rispondi e basta perché inizio a stancarmi a supplicarti. E se vuoi dirmelo bene, se no stai pure li a rimurginare su ciò che ti ferisce e pensare ad una soluzione.''
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Blue eyes ~Luke Hemmings
Fiksi PenggemarMi chiamo Bianca Queen, vivevo a Londra con la mia famiglia fino a quando mi sono dovuta trasferire in Australia... e la mia vita è totalmente cambiata per via di un ragazzo dagli occhi azzurri, il quale nome è Luke Hemmings.