Ricominciamo? Da capo?

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Il risveglio che mi accoglie è a dir poco dolce. Un profumo leggero di brioche al cioccolato e caffè invadono il mio olfatto facendomi aprire gli occhi.

''Buongiorno Bianca. Ti ho preso la colazione se non ti dispiace.'' dice Luke passandomi il vassoio con sopra la mia e la sua colazione.

Gli sorrido gentilmente e commossa da quel gesto. Prendo la brioche e le do un morso assaporando appieno la dolcezza della crema al cioccolato che si scioglie sulla mia lingua. Facciamo colazione in silenzio ridendo ogni tanto per come ci ritroviamo a mangiare le brioche che straripano di crema.
Quando finiamo c'è un silenzio tra di noi, non tanto imbarazzante ma che comunque si sente.

Sospiro.

''Allora...'' dico ripulendomi le mani con un tovagliolo.

''No aspetta. Parlo io ti va?'' domanda Luke

Annuisco.

''Ok beh... ehm.. non fare caso a come mi esprimo, non sono tanto bravo con le parole.'' abbassa la testa imbarazzato.

Luke imbarazzato? Non è lui, non può essere lui. Luke è uno pieno di orgoglio sicuro di se, sicuro di tutto quello che fa...

''Preferisci cantare?'' rido prendendolo in giro.

''Potrei farlo, ma sarebbe troppo lunga.. poi no.'' prende un respiro profondo e sposta il vassoio della colazione finita sul comodino accanto al letto. Si siede bene davanti a me piegando una gamba sul letto, l'altra a penzoloni. ''Ieri sera...'' si mordicchia il piercing... quanto vorrei farlo io. Scaccio il pensiero concentrandomi di nuovo sulla sua voce. '' Ieri sera la canzone che ti ho cantanto è la pura verità. Mi hanno aiutato i ragazzi a scriverla e anche se alcuni fatti non c'entravano con noi due era per farti capire ciò che ho provato in queste settimane con la tua assenza. So che mi odiavi e che molto probabilme mi odi tutt'ora, ma quegli sguardi che mi lanciavi per me valevano più di mille parole e quando hai smesso io... io mi sono sentito perso. Se devo essere sincero mi ha dato questo consiglio Daniel mentre tu stavi male che avevi la febbre. Che tra l'altro mi ha dato fastidio non essere stato al tuo fianco mentre stavi male e gli altri sì. Ero geloso di tutti e di tutto, persino di Calum che a lui interessa Samantha...''

Come? Samantha? Dai Bianca ascoltalo.

''... Cantare è l'unico modo che ho decente per espirmermi e ieri sera, il momento mi sembrava perfetto. La canzone era mezza pronta ma dato che ti è piaciuta la teniamo così.'' sorride e sorrido anche io al ricordo di quanto quelle parole mi abbiano fatta emozionare. ''E poi... mi sei mancata. Mi mancavi ogni giorno di più..'' dice torturandosi il piercing.

Lo ascolto con attenzione, ascolto ogni sua parola e ad ogni parola che dice il mio cuore batte sempre più forte, le farfalle allo stomaco decidono di esplodere e le gambe hanno deciso di diventare molli. Per fortuna che sono seduta, penso. Ad ogni modo, sono commossa dalle sue parole perché rispecchiano appieno quello che ho passato anche io senza i suoi sguardi, senza nemmeno il tentativo di provocarlo un po', nulla... Era tutto inutile, mi alzavo alla mattina con la consapevolezza che non gli avrei parlato, che non lo avrei visto, nemmeno a pranzo. Poi è arrivata la febbre e li la situazione è peggiorata perché la percentuale di poterlo vedere anche di sfuggita nei corridoi si era abbassata sotto lo zero di diverse migliaia.

Non avevo parole per rispondere a quello che mi disse, così mi allungo prendendogli il viso tra le mani, lo guardo negli occhi pronunciando le parole nel modo più vero e sincero possibile: ''Mi sei mancato anche tu, e ora che ti ho qua, parlare così tranquillamente mi sembra impossibile, ma ci siamo, e possiamo farcela.'' gli sorrisi e di ricambio sorrise anche lui. Si avvicina al mio viso appoggiando la fronte alla mia, entrambi con gli occhi posati sulle labbra dell'altro.

Blue eyes ~Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora