Parole magiche

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Tutto intorno a me si ferma, la campana di cristallo si rifà viva questa volta però non solo intorno a me, ma intorno anche a Luke che mi sta guardando confuso, ma anche felice?

''Signorina Queen le chiedo gentilmente di uscire dalla stanza, può chiamare tutti quanti ma deve uscire.'' Annuisco capendo l'esigenza del dottore ed esco non prima di aver sorriso con le lacrime agli occhi ai ragazzi che si sono risvegliati.

Si sono risvegliati.

Ce l'hanno fatta!

Appena esco dalla stanza chiamo a raffica tutti quanti, Samantha, Jace, i miei genitori, Calum e Mike. Arrivano e ci abbracciamo in un forte abbraccio di gruppo piangendo quasi tutti. Io e Samantha siamo quelle più scosse che piangiamo e singhiozziamo di più.

''Spiegaci che cos'è successo?'' domanda la madre di Luke.

Spiego a tutti quanti quello che è accaduto: ho cantato una canzone solo perché sentivo il bisogno di farlo e forse provare quel mito che se parli o fai qualcos'altro la persona ti può sentire, poi ho spiegato di come mi era sembrato che Luke avesse mosso il dito e di come ho aspettato che lo rifacesse ancora. Racconto che sono corsa a chiamare il dottore che gli ha chiesto di muovere un dito a scelta se lo sentiva e di come alle nostre spalle Ashton avesse aperto gli occhi.

Tra lacrime di sollievo e di gioia ci rilassiamo sulle poltrone in sala d'attesa aspettando che il dottore esca e ci dica le loro condizioni.

Jace mi prende per mano e mi fa alzare per seguirlo lontano dagli altri.

''Posso farti una domanda?''

Annuisco.

''So che non dovrebbe interessarmi ma ho visto come sei stata in questo mese, ho visto come lo guardavi mentre stavi in stanza con lui e ho visto il tuo sguardo appena sono arrivato...''

''Jace dove vuoi arrivare?'' taglio corto lanciando continue occhiate verso la stanza di Luke e Ashton per vedere se il dottore usciva.

''Lo ami?''

Quella domanda mi sorprese più di qualunque altra domanda. Un vulcano di emozioni si riversa dentro si me solo al pensiero di quel sentimento nei suoi confronti.

''Sì'' ammetto in fine.

Lui annuisce e mi abbraccia. ''Sono solo premuroso ma volevo...''

''Sì Jace, se è quello che sto pensando la mia risposta è sì...'' lo conosco fin troppo bene e so dove sta puntando.

''E' stato genitle?''

''Molto, ora torniamo per favore.'' Insieme sotto braccio torniamo a sederci sulle poltrone.

Attendiamo ancora per diversi lunghissimi minuti. Se prima ero sempre in angoscia per sapere se si fossero svegliati ora lo ero per sapere le loro condizioni vitali.

Non riesco a staccare lo sguardo verso la porta che finalmente si decide di aprirsi, la sagoma del dottore ci raggiunge sorridente ma pur sempre serio.

''Come vedo siete già tutti qui, ne sono contento.''

Ricambiamo il saluto con dei sorrisi finalmente sinceri. ''Bene'' prosegue il dottore, ''I vostri ragazzi ce l'hanno fatta, sono forti e stanno bene. Abbiamo fatto diversi controlli e prelevato del sangue per le analisi. Tuttavia dovranno sottoporsi a diversi esami.''

''Che tipo di esami, dottore?'' domanda la madre di Ashton.

''Hanno riconosciuto il loro nomi e la ragazza, la signorina Queen, che era in stanza con loro al loro risveglio e già questo è un esito positivo. Dovranno fare riabilitazione costante per abituare i loro muscoli a sostenere il peso corporeo e ovviamete a riattivarli. Sono stati fermi per poco più di un mese, è già tanto se riescono a muovere le mani.''

Blue eyes ~Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora