Loving can hurt sometimes

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Domani è il giorno della mia partenza.
E oggi è l'ultimo giorno che passerò qui con i ragazzi e con Luke.
E' inutile che io continui a stare al college tanto non ha senso. Sono andata a parlare con la direttrice e mi ha ufficialmente sospeso dalle lezioni e fatto una lettera di 'traferimento' per farmi accettare al college a Londra senza che incominci da capo ma proseguire il corso da dove sono rimasta. Ovvio che degli esami di recupero o comunque adattamento dorvrò farli.

Mentre preparo amaramente la valigia con un peso al cuore e delle fitte allo stomaco ascolto 'Photograph' di Ed Sheeran, una delle canzoni d'amore più vere. E' una canzone che ti sbatte in faccia la realtà sull'amore: è un sentimento bellissimo, ma capace di distruggerti dentro fino alla tua completa fine. Fino a ridurti a farti toccare il fondo, e una volta raggiunto non resta che risalire. Incominciare da capo. Ed è proprio il dolore dell'amore che ti fa sentire vivo.

Sono parole vere che fanno male, che mi fanno ricordare tutto quello che ho vissuto in questi mesi passati qui.
Mentre piego le ultime magliette ripercorro velocemente ogni momento memorabile di questo mio trasferimento nella terra dei canguri: Appena arrivata la ragazzina dai capelli biondi e occhi smeraldo è diventata in poco tempo la mia migliore amica, suo cugino i suoi compagni sono diventati miei amici, tra cui uno mi ha rubato il cuore. Me lo ha rubato, fatto a pezzi e poi ricucito come nuovo con teneri baci, carezze, sguardi... Poi ho passato il periodo più brutto della mia vita nell'angoscia di perdere il salvatore del mio cuore. Un mese di piena sofferenza, terrore e poi la gioia esplosa nel cuore nel momento esatto in cui i suoi occhi si sono aperti e posati nei miei.

La promessa di non perderci, la promessa che qualunque cosa fosse successa lui non mi avrebbe mai lasciata sola... e ora sono io che lo sto lasciando.. solo..

Ha provato pure lui in tutti i modi a convincere i suoi di lasciarlo venire a Londra con me, proseguire i corsi in un altro college di musica senza grandi successi. Avrebbe concluso i suoi studi qui come promesso per non essere andato a studiare Managment come suo padre...

Sembriamo quasi la coppia di Romeo e Giulietta: un'amore impossibile ma così forte destinato comunque a rimanere insieme in qualunque modo, con qualunque mezzo.
L'unica differenza è che per ora il suicidio non ci ha nemmeno sfiorato l'anticamera del cervello, e l'unica possibilità è provare ad avere una relazione a distanza.

Troppa distanza, troppo impossibile.

Chiudo la valigia e mi ci siedo sopra fissandomi allo specchio grande davanti a me. Non si possono spiegare a parole le emozioni che sto provando ora. Provo un forte senso di nausea, di dolore al cuore, lo stomaco è chiuso e si rifiuta di calmarsi. Provo un forte senso di impotenza, obbligata a lasciare ciò che mi ha resa più felice.

Continuo a pensare che non è ciò che ti porti dietro all'andata in qualunque posto tu stia andando, ma è ciò che lasci che fa la differenza.

E qui io sto lasciando tutta me stessa. Ho lasciato il mio cuore nelle mani di Luke, gli ho dato tutta me stessa, qui ci lascio i miei sorrisi, le mie giornate passate in spiaggia, le mie lezioni di nuoto con Luke. Ho lasciato la mia anima.

Bussano alla porta, sussurro un avanti ed essa si apre piano e una testa bionda sbuca timida.

''Ehi'' mi saluta Luke. Ha le occhiaie sotto gli occhi, lo sguardo triste, il tono basso. Tenta di sorridere ma è un sorriso triste. D'altronde è l'ultimo giorno che passeremo insieme.

''Ehi'' cerco di dire sopra il magone che sta bussando alle porte della mia gola.

''Finito di fare i bagagli?'' guarda le mie valigie e i miei borsoni per terra.

Annuisco e mi alzo per raggiungerlo sulla soglia della porta.

''Ho una sorpresa per te'' mi dice sempre con un leggero sorriso sulle labbra mettendo in risalto la dolce fossetta.

Blue eyes ~Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora