Sorprendila

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In questi due giorni ho scoperto che la lite scoppiata tra Luke e Jace era dovuta dal fatto che Luke l'ha provocato ma che era stato mio fratello a sganciare il primo pugno. Stufa, ho deciso di non pensarci più e che erano affari loro se volevano prendersi ancora a pugni.

In questi due giorni non ho fatto altro che pensare e pensare. Le lezioni di musica procedono a gonfie e vele e con Melany e Aurora va tutto bene, andiamo d'accordo e abbiamo molte cose in comune; abbiamo già iniziato a trovarci dopo le lezioni per decidere su quali brani lavorare e come. 

In questi due giorni a pranzo ho sempre mangiato con mio fratello, le due ragazze e Daniel che si presentò con un altro ragazzo.... identico a lui: era suo fratello gemello appena tornato da uno stage a New York. Sono molto simili in tante cose oltre che all'aspetto fisico: per esempio entrambi hanno l'abitudine di alzare gli occhi al cielo, sistemarsi gli occhiali e di parlare in sintonia. E' divertente essere in loro compagnia e anche se lo conosco da due giorni, sa già tutto di me e di Luke.

''E' difficile non vedere che sia successo qualcosa tra voi due: vi lanciate di quelle occhiatacce.'' mi aveva detto.

E sì, al posto di parlare e risolvere era tutto un gioco di sguardi, di frecciatine, di occhi che desideravano guardarsi, di bocche che desideravano baciarsi, e di mani che desideravano esplorare il corpo.

Ma no, non avevo intenzione di fare nulla di quelle cose. Dovevo e devo stargli il più lontana possibile perché se solo mi dovessi avvicinare di nuovo sarebbe l'ennesima lite e l'ennesima fitta.  E io non potevo più sopportare liti, ferite e lacrime che bruciano gli occhi.

Questa mattina mi sono svegliata con l'intento di andare a lezione di musica e affrontare ogni suo sguardo ogni, ogni suo gesto nei miei confronti, che sia stato una frecciatina o una canzone. Peccato però che una leggera linea di febbre ha deciso di farmi visita e quindi sono obbligata a starmene a letto.

Mentre Samantha si prepara per andare a lezione, mi ripete mille volte che avrebbe avvisato il professore della mia influenza e che mi avrebbe fatto sapere come si sarebbe comportato un certo biondino. Le tiro dietro qualcosa dicendole che non mi interessava nulla.

Ed è vero, non proprio ma devo far sì che lo sia. Che sia vero che non mi interessa nulla. E allora perché ho questo nervoso intorno perché non posso andare a lezione? Forse perché ci sarebbe la possibilità di cantare e non posso esibirmi.... 'No forse perché non puoi vedere occhi azzurri e capelli biondi' grazie subconscio.

Sospiro e infilo la testa sotto il cuscino nella speranza che se dormo ancora un paio d'ore la febbre magari si abbassa. Ho davvero bisogno di uscire da questa stanza.
Samantha è pronta, mi passa un'aspirina con dell'acqua e me la poggia sul comodino, mi raccomanda di non uscire, di non fare sforzi, e di non fare tante altre cose che potrebbero farmi salire la febbre. La ringrazio scherzando chiamandola 'mamma' ed esce.

Provo a dormire e finalmente riesco a sentire le palpebre farsi pesanti e scivolare nel sonno non pensando più a nulla.


LUKE'S POV

Questi due giorni sono stati una merda totale. Tutte quelle frecciatine iniziano a stancarmi, non hanno senso; o meglio: il senso ce l'hanno ma mi hanno stancato. Ho passato tutta notte a cercare un modo di parlarle ma ogni idea finiva sempre con lei che potrebbe urlarmi dietro, tirarmi qualcosa addosso o uscire e sbattere la porta come suo solito. Anzi, come mio solito.

Sconsolato e annoiato mi butto sotto la doccia con la musica al massimo nella speranza che i bassi possano contrastare i miei pensieri. Finisco di prepararmi e vado a lezione.

Blue eyes ~Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora