LXXXVIII

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La notte nessuno dei due chiude occhio, continuavamo a raccontarci storie, a ridere, e a cercare di resistere, poi la luce filtra dalla finestra, ed io stavo per raggiungere il buio.
Io"fai entrare tutti"

Mi trovavo accerchiata dalla direttrice, dal comandante, da Edoardo, dai miei fratelli e da Riccardo.
Io"volevo solo dirvi grazie, perché avete creduto in me, non mi avete mai lasciata, mi avete amata. Speravo in una fine diversa, magari in bianco su un altare. Grazie Rick, per l'ennesima volta, grazie Edo per non esserti arresto con me ahah..grazie a voi, perché siamo sempre stati uniti e non ci siamo mai lasciati, anche nei periodi piu difficili"
Mic"nun era ferni accussi Sofi..."
Direttrice"ti ricorderemo come devi piccola, te lo meriti"sorride la direttrice, Edoardo mi bacia, piangendo, senza staccare la mano dalla mia, poi l'ultimo saluto è quello di Riccardo, che mi abbraccia, e poi con una carezza sulla testa chiudo gli occhi.

E.
Edo"sofia..."il nodo alla gola non mi lasciava parlare, lei sembrava dormisse, Raffaele non smetteva di piangere nelle braccia del fratello, Il comandante si coniuga con la direttrice che anche lei piangeva.
Mi si avvicina Riccardo, il medico, mi abbraccia a se, capendo il dolore che stavo provando.
Edo"grazie per averci provato.."
Rick"avrei preferito farla tornare...ora devo andare a fare il referto"lascia la stanza, mentre io continuavo a guardarla, fino a che i medici la coprono completamente con il lenzuolo bianco.

Comandante"uscite, dai"
Usciamo dal furgone della penitenziaria, i ragazzi nei campetti ci fissavano per sapere cosa fosse successo, Lino si avvicina, mi da una pacca sulla spalle poi ci porta dagli altri.
R"Edua..."
Edo"no Rosa, non torna"la mora comincia a piangere, Silvia l'accompagna abbracciandola, Carmine mi fissava, sperando di non aver capito cosa intendessi, mi avvicino a lui, e guardandolo lo abbraccio.

Nella prossima vita, cambierò il finale.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora