Dakota pov:
Sarò sincera, mi ero svegliata a metà del volo in elicottero e avevo finto di stare dormendo per non destare sospetti, e per fortuna credo di averli ingannati abbastanza bene.
E adesso sono qui, sdraiata in una minuscola stanza quadrata completamente bianca.
Ci misero un po' ma finalmente qualcuno entrò in quel cubo bianco dove mi avevano rinchiusa.X: "Dakota, dico bene?"
D: "Wow sai anche il mio nome, vuoi un applauso?"
X: "... Tu sai perché non sei con i tuoi compagni, vero?"
D: "Sì, mia madre me lo ha raccontato, ma ciò non cambia chi io sia."
X: "Effettivamente no, però vorremmo vedere com'è proseguito quel vecchio esperimento."
D: "Tsk, che bastardi che siete."
X: "Bhe che ti aspettavi? D'altro canto voi na'vi avete ragione, noi siamo gli alieni che stanno invadendo e distruggendo il vostro pianeta e voi siete quelli che venivano prima."
...
X: "Però non per questo ci fermeremo, e tu lo sai."
D: "Per colpa dei vecchi invasori non posso sognare..."
X: "Semplici effetti collaterali direi."
D: "Quindi aspetta ricapitoliamo, durante l'ultima invasione rapite mia madre incinta, le ignettate chissà che siringhe e la rilasciate spaventandola a morte per non farla parlare, poi nasco io e nasco diversa dagli altri, diversa per colpa vostra. La mia vita diventa in parte un inferno così come quella di mia madre e l'unica cosa che ti viene da dire è: semplici effetti collaterali, bhe col cavolo che te la faccio passare liscia strega!"
Mi alzai di botto e mi spostai velocemente verso di lei con fare minaccioso mentre quella bastarda indietreggiava alla mia stessa velocità mantenendo sempre la stessa distanza tra noi.
Cercai di raggiungerla facendo uno scatto in avanti ma lei scattò indietro e una porta/specchio si chiuse di botto tra di noi facendomici andare a sbattere con la testa addosso alla porta così forte da creare delle grosse crepe lungo tutta la porta e il muro.
L'ologramma iniziò a sfarfallare e a giudicare dalla faccia degli umani al di fuori dello stanzino dov'era rinchiusa, e che adesso potevo vedere, nessuno si spettava una tale potenza da parte mia.Potenza un corno, per colpa vostra ho solo le ossa dure.
Cavolo adesso mi resterà il livido per settimane ne sono sicura, che male!Indietreggiai di mezzo passo con la fronte che faceva male ma feci finta che era tutto ok. Ero curiosa da morire di guardarmi intorno per capire dove mi trovassi ma tenni gli occhi fissi sulla stronza davanti a me.
Anche quando lo specchio tornava muro e lei si spostava, ma io la prevedevo sempre grazie allo spostamento di peso da una gamba all'altra che faceva prima di muoversi.Chissà magari adesso pensano che io abbia i raggi x, bhe sarebbero molto comodi questo è certo.
Restammo così per un buon quarto d'ora, ognuna da una parte dello specchio rotto a seguirci con lo sguardo senza mai allontanarci o avvicinarci più di quanto già non fossimo.
Ero abbastanza certa che avremmo tranquillamente fatto ora di pranzo ma uno scienziato dietro di lei si intromise.
(questo è uno a caso)Xz: "Niente da fare capo, non lo posso sistemare, si può solo lasciare così, sostituire o disattivare."
X: "Se la disattivi varrà per tutta la gabbia o solo per la parete danneggiata?"
Xz: "Solo per quella danneggiata signora."
X: "Allora fallo."
Xz: "Si signora."
Nessuno dei due aggiunse altro, lo scienziato si richinò qualche secondo sul computer per poi far terminare quello sfarfallamento infernale lasciando solo una parete trasparente mezza rotta.
La militare si limitò a girarsi e andarsene in silenzio seguita subito dopo da una parte dei militari e dagli scienziati.Bhe, un punto per me, anzi, un muro per me.
Ha, ho fatto anche il gioco di parole.Mi risedetti a gambe incrociate al centro dello stanzino e iniziai a studiare ciò che riuscivo a vedere dal muro trasparente.
Spero che gli altri stiano bene, se così non fosse ucciderò i responsabili, questo è sicuro!
Stavo contemplando i miei piani di sterminio quando notai vicino alla mia gabbia un'altra praticamente uguale, solo più grande.
Gli altri potrebbero essere li.
Tolsi subito lo sguardo sperando che nessuno avesse intuito i miei sospetti.
Mi misi a gambe incrociate posando il mento su una mano e chiusi gli occhi tendendo le orecchie.
Sentii la porta del laboratorio aprirsi e dei leggeri passi avvicinarsi a me, probabilmente pensava che non lo avessi sentito.D: "Che cosa vuoi?"
Sp: "Parlare."
D: "E se non volessi?"
Sp: "Ti prego..."
Riflettei qualche secondo poi sospirai e senza aprire gli occhi risposi.
D: "Avanti spara."
Sp: "... Cosa... cosa ti ha reso così, cos'è successo, anzi, cosa ti hanno fatto per poi rinchiuderti separata dagli altri?"
D: "Non hai sentito la conversazione di prima?"
Sp: "Si ma non può essere, anni fa c'erano solo la squadra militare e quella della ricerca della dottoressa Augustine, nient'altro!"
D: "E tu ci credi davvero?"
Aprii gli occhi e lo fissai in maniera glaciale.
Sp: "Se questo è davvero quello che pensi allora non hai la più pallida idea di chi tu abbia davanti."
Si ammutolì di colpo, avevo colpito il bersaglio ne ero sicura.
...
Sp: "Vi farò uscire da qui."
Lanciò una veloce occhiata all'altra gabbia rendendo i miei sospetti fondati, poi tornò a guardarmi e senza dire altro se ne andò.
Io gli alzai la voce dietro per farmi sentire.D: "Buona fortuna allora, ragazzo scimmia."
Anche se dubito che c'è la farai.
~Night
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oltre i confini dell'acqua e del cielo {neteyam x aonung}
Fanfiction⚠️SPOILER⚠️ Tra i ragazzi della foresta arrivati al villaggio dei metkaina, il fratello maggiore, Neteyam, attira particolarmente l'attenzione di Aonung,il figlio del capo (oloetkan) che presto si accorge di provare qualcosa verso colui che sembra u...