{40} una gabbia di vetro

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Tsireya pov:

Camminammo tantissimo. Nella foresta mi era davvero difficile orientarmi, camminare e non inciampare, in più c'erano tutti i miei amici legati davanti a me e io non potevo fare nulla.

Ts: "Lo sapevo... sono inutile..."

Xxx: "Che cosa hai detto?"

Sobbalzai dalla paura, avevo sussurrato e non credevo che qualcuno mi avesse davvero sentita.

Ts: "Nulla... mi scusi..."

D: "Non devi scusarti per ogni cosa Tsy, tienigli testa."

Per lei era facile parlare, aveva un carattere forte ed un corpo adatto a quell'ambiente, io invece...

Cercai di risponderle qualcosa, una qualsiasi cosa, ma non appena aprii bocca l'unica cosa che venne fuori fu un mugugno strozzato. Il demone che mi era accanto scoppiò a ridere e io per la sorpresa della sua inaspettata risata sobbalzai e caddi finendo di faccia nel fango, per poco non scoppiai a piangere.

Tutti coloro che avevano visto la scena scoppiarono a ridere, tutti tranne Dakota, che si affrettò ad affiancarmi e sedersi accanto a me cercando in qualche modo di aiutarmi.
Fummo però aiutate da due demoni che ci presero di peso da sotto le ascelle rimettendoci in piedi l'una accanto all'altra e facendoci ricominciare a camminare.
Stavamo camminando già da un po', avevamo trovato un un sentiero creato dal passaggio frequente di chissà quale animale abbastanza possente da spianare il terreno.
Sembravano tutti immersi nei prorpi pensieri, la foresta era come addormentata e gli unici suoni udibili erano i nostri passi e qualche cigolio delle armature dei robot.
Dopo aver notato tutti questi dettagli ero pronta a riimmergermi nei miei pensieri quando vidi con la coda dell'occhio le mani di Dakota, aveva aspettato che fossero tutti distratti per infilarsi una pietra piuttosto affilata, ed apparentemente robusta, nascosta nella cinturina.

Ma quando l'avrà presa?

Il mio sguardo si risposto sul vuoto mentre mi ponevo e riponevo la stessa domanda, e poi realizzai.

MA CERTO!

L'aveva di certo presa prima quando mi aveva affiancata nel fango.
Dakota sei un genio, adesso abbiamo un'arma... più o meno.

Camminammo ancora a lungo e rischiai anche di addormentarti un paio di volte, troppe emozioni in un giorno solo, mi avevano sfiancata.
Gli alberi avevano iniziato a diminuire e in breve raggiungemmo una piccola radura, lì ad aspettarci c'erano diversi elicotteri pieni zeppi di demoni armati.

Oh cavolo....

Ci fecero arrivare davanti ai veicoli per poi farci cadere in ginocchio.

X: "Bene bene bene, adesso che siamo arrivati agli elicotteri posso finalmente accontentarvi."

D: "Accontentarci in cosa?"

Che tono acido... speriamo che non l'abbia fatta arrabbiare ancora di più.

X: "Mi sembrava che voleste svenire propio come i vostri amici, vi accontento subito."

Rimasi un attimo paralizzata sul posto.
Mentre le gambe iniziavano a tremare dalla paura.
Dietro la capa vidi due demoni portare Neteyam in barella su un'elicottero, quanto lo appoggiarono grugnì di dolore.
Riportai gli occhi sul demone davanti a me ma in quel momento sentii Dakota cercare di urlare.

D: "Asp, NO-"

Mi girai di scatto nella sua direzione ma in quel momento ebbi la sua stessa sorte, un militare mi prese la testa e mi fece un'ignezione sul collo facendoci addormentare.
L'unica cosa che percepii fu il fatto che ci caricarono sugli elicotteri e partimmo, per dove non lo sapevo ancora.

oltre i confini dell'acqua e del cielo {neteyam x aonung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora