!!!contenuti espliciti!!!
Sofia
"Davil non ti piace per niente eh..." sentenziò una volta che l'ospite abbandonò l'appartamento.
In realtà non lo trovavo poi così male, mi sembrava molto maschilista tutto qui. Non che io fossi una femminista, anzi... odiavo solo chi si contraddiceva continuamente e lui era quel tipo di uomo.
"Non è male. E' un po' stupido... non mi stupisco sia tuo amico"
Lo guardai con la coda dell'occhio, con espressione maliziosa sul viso e la braccia incrociate al petto. Si inginocchiò davanti a me, dando le spalle al camino e posando le mani sulle mie ginocchia accavallate.
Sorrise in una maniera che mi fece aggrovigliare le viscere e la fila di denti bianchi mi portò in paradiso, facendomi dimenticare di dove realmente fossi.
"Mi stai dando dello stupido per caso?"
Scoppiai a ridere, pensando già alla risposta da dargli. Distolsi lo sguardo, non riuscendo a guardare le iridi azzurre di cui ero attratta.
"Bello e intelligente, il ragazzo ideale... Xavier"
Scosse la testa e scoppiò a ridere anche lui, per poi mordersi le labbra.
Non distolse gli occhi dalla mia figura nemmeno per un secondo, anzi si impegnò a cercare di attirare nuovamente la mia attenzione su di lui.
"Da quando sei diventata così tagliente, Cocò?"
"L'unico modo che ho per difendermi è quello, attualmente. Sappiamo entrambi che la mia forza non è mai bastata, fin dall'inizio, no?" questa volta lo guardai, mettendo da parte l'imbarazzo.
"A volte mi pento di averti trascinata in questo casino... avrei dovuto lasciarti lì ma non ne sono stato in grado. Sarei andato contro le mie leggi morali... per cosa?"
"Hai fatto quello che reputavi giusto. Purtroppo per te non mi sono fatta niente... mi ricordo perfettamente la tua chiamata con Davil sai..."
"Non lo pensavo veramente" rispose di getto "non volevo fossi morta, è solo che in quel momento mi eri d'intralcio, capisci ciò che intendo"
Fece su è giù con le mani sulle mie cosce, come per farsi perdonare.
"A volte penso che non so proprio come ho fatto ad innamorarmi di te"
Mi resi conto di ciò che avevo detto poco dopo... merda Sofia.
Xavier contrasse la mascella e allontanò d'istinto le mani dal mio corpo. Si alzò in piedi e andò davanti alla finestra, senza dire una parola.
"Io..."
"Non puoi esserti innamorata di me" mi interruppe. Portò una mano sul viso, visibilmente frustrato, mentre il fuoco acceso illuminava gli occhi apatici e freddi.
"Cosa credevi? Che il mio voler aiutarti fosse solo perché avevo capito che non eri colpevole di nulla? Credi che io soffra di qualche malattia forse? Cosa pensi, mh?" alzai la voce "non ho mai avuto nessuno che mi trattasse per come sono. Potevo innamorarmi di chiunque sai, ma non l'ho fatto. Tu invece te ne sei sbattuto il cazzo di chi fossi, Montanari o meno, ricca o miserabile, con una bella vita o dei problemi. E guarda caso per chi ha deciso di battere il mio cuore? Per te, un evaso di prigione... lo so chi sei, posso immaginare cosa hai dovuto passare. Ma non posso negare ciò che sento"
STAI LEGGENDO
More and over
RomanceIl serpente, l'inganno. Le manette, la costrizione. Il passato che perseguita, manipola il presente. Ma niente può ostacolare lo schiudere del primo uovo di una farfalla che si presta a volare, pronta ad essere seguita dalle sue simili, nel gergo co...