Lorenzo

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Lorenzo aveva visto in Anna, qualcosa, non aveva neanche lui capito cosa.
Era stato una sensazione che l'aveva acceso, dopo anni in una relazione con una ragazza che ora, non amava più.

Si era innamorato,
lui pensava,
della testa di Anna.

Era bella Anna,
non c'era che dire.
Ma quello che davvero gli aveva fatto scattare una scintilla, era come parlava, l'atteggiamento sfacciato e la profondità con cui discuteva di determinate cose e come riuscisse, comunque, ad ironizzare su se stessa.
Si vedeva che era dovuta crescere troppo in fretta, che qualcosa non andava in lei, che si era "rotta", era stata rotta da qualcuno.
Qualcuno l'aveva ferita talmente tanto, che ora sembrava una roccia gelida.
Ma Lorenzo non si era reso conto di desiderarla fino a quando quel pomeriggio, soli nello studio dei medici, Anna non si era seduta sulla scrivania, accanto a lui e avevano chiacchierato sulla vita.
Lì, aveva capito che qualcosa non andava.
Che la voleva, voleva sentire il suo profumo, voleva accarezzarle il viso, voleva sapere chi fosse sotto quella maschera che si portava appresso.

Si erano visti, l'aveva baciata poi aveva deciso di lasciare la sua ragazza.
Non poteva farle quello, a nessuna delle due.

Doveva lasciarla andare, e vedere cosa Anna avesse da offrire.
Ma lei sembrava distante, come se in realtà non lo volesse.
Poi Lorenzo aveva conosciuto Marianna, una nuova specializzanda nel suo reparto e forse si era detto che Anna era troppo complicata.

Le piaceva, certo, la desiderava, era inebriato di lei: ma non era facile come con Marianna. Nessun trauma, nessun mostro da dover affrontare con lei.

Semplicemente una ragazza normale.
Una volta Anna gli aveva detto: " a chi piacciono le persone semplici?".
A Lorenzo evidentemente.

Gli sembrava che fosse tutto più semplice così.
Anna, aveva bisogno di rassicurazioni, aveva bisogno di una spinta ogni tanto e Lorenzo voleva solo essere libero, tranquillo, non voleva prendersi impegni.

Per il suo bene, l'aveva respinta, dopo mesi di frequentazione randomica.
Così andava ripetendo.
L'aveva fatto per lei.

La cosa che però continuava a tormentarlo era che forse, era semplicemente rimasto spaventato da quella ragazza, da quello che gli aveva fatto provare e da come lo avesse fatto sentire un idiota.
A come il mondo in realtà fosse difficile, un mondo di merda, ma Lorenzo, uno scorcio nella realtà, non lo voleva.

Voleva rimanere nella sua bolla, dove poteva scopare le ragazze senza affrontare davvero la merda della vita.
L'aveva lasciata perchè era complicata, c'erano cose di lei che non gli piacevano.
L'avrebbero davvero fermato, si chiedeva?

No, però il fatto che fosse difficile si, lo aveva bloccato.
Era più semplice lasciarla andare.

L'aveva rivista, era magra, molto magra.
Piena di tagli.
Lo  aveva ferito immensamente pensare che in parte, era anche colpa sua.
Che aveva contribuito a farle del male in quel modo.

Si chiedeva il senso, se forse, non avesse sbagliato a volerla.
Come sarebbero andate le cose se non l'avesse mai conosciuta?

Non voleva vederla, rifiutava qualunque tipo di contatto, Anna gli aveva riscritto per vederlo, ma Lorenzo sapeva che se l'avesse rivista, l'avrebbe desiderata come la prima volta. Perché quegli occhi, quel viso,
quell'attrazione ci sarebbe sempre stata.
Non avrebbe  saputo resistere.

Era meglio così, meno si vedevano meglio era.
Non poteva farle quello, desiderarla ma allo stesso tempo respingerla.

Ogni tanto Lorenzo, si trovava un suo messaggio, gli piaceva che ancora Anna, lo volesse. Lo cercasse, ogni tanto invece odiava che non lo lasciasse stare, non lo lasciasse davvero voltare pagina.

Ma poi diceva, "quella che non volta pagina è lei, io sei andato oltre, con altre..." non sapeva neanche lui  quante ragazze si fosse portato a letto nell'ultimo periodo.

Le mancava Anna? Ogni tanto si.
Ma era stata solo una storiella, niente di che, un bel periodo, non voleva da lei nulla di serio, o forse si?

Non si soffermava  troppo a pensare, la lasciava stare. Anzi quasi gli dava fastidio che lo contattasse ancora.

"Non capisce che non la voglio?"
diventava faticosa.

Lorenzo aveva preso la sua decisione: non la voleva, fine.
Eppure quando gli aveva scritto che usciva con un ragazzo qualcosa in Lorenzo, si era incrinato.

Qualcosa si era rotto, e aveva capito che forse lei, era davvero andata avanti.

E lui?
Si, si diceva, ridacchiava, lui non l'aveva  mai voluta,  si ripeteva.

Bene, era contento per lei che avesse finalmente trovato un'altro.

Ma forse voleva che quell'altro fosse lui?

"Deciditi." Avrebbe detto lei stizzita.
Anna, una ragazza che era un tornado, entrava nella tua vita e lasciava dietro un casino, metteva in dubbio tutto e ti faceva rimanere stordito.

L'avrebbe mai reincontrata?

Avrebbe mai trovato un'altra disposta ad amarlo così come lei?

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