Casa, 25/11/ 2014
Ti accomodi piano.
Non vuoi svegliarla.
Lasci che il sole le baci il viso,
le sfiori la guancia
e le accarezzi le forme.Ti sbottoni la giacca.
Allenti la cravatta.
Estrai una cartella dalla borsa.
Scruti gli esami.
Pensi che quel caso le potrebbe piacere.Quel paziente l'avrebbe affascinata.
Sposti lo sguardo tra le righe
notando gli asterischi che come fari illuminano la pagina.
Valori da far rabbrividire gli studenti.Guardi il letto,
le lenzuola stropicciate.
Le sue gambe nude
che attirano la tua attenzione.Sposta la testa.
Apre gli occhi con delicatezza.
Sussurra qualcosa.
Le sorridi.
"Vieni a letto con me", ti dice.
Un fremito ti attraversa.Ti alzi,
togli la giacca.Lo sguardo fisso nei suoi occhi orati.
Arrotoli le maniche della camicia.
Ti siedi sul bordo,
il letto che sprofonda sotto il tuo peso.
Le accarezzi la guancia.
Lei chiude gli occhi beata."Vieni," ti incita.
Ti togli le scarpe e ti siedi appoggiando il capo contro la testiera.
Lei piano si rannicchia con te.
La sua testa contro il tuo petto.
Due cuori che piano
battono all'unisono.
Chiudi gli occhi accarezzandole i ricci chiari.Poi la luce si oscura,
apri gli occhi.
Non c'è più nulla.
Il letto fatto,
il sole mai sorto.Il suo viso un lontano ricordo.
Ti alzi.
Di fretta.
Afferri la giacca,
infili le scarpe.Prendi la cartella
e fuggi.Scappi da quella stanza.
Piena di dolore.
Colma solo
di amore.
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Forse un giorno...
RomanceSe è destino vi reincontrerete, così diceva sempre mia nonna. Peccato io stia ancora aspettando. Galeotto il tempo che ci ha visto innamorati.