Forse un giorno...

Anna

Cammini silenziosa tra gli alberi controllando l'ora.
Fra poco Giacomo dovrebbe uscire da lavoro, pensi.
Vi siete organizzati per una cena tranquilla a casa tua.
Sei contenta.
Forse dopo un lungo periodo di buio sei tornata al sole.
Noti come sia da un po, che non conti più le calorie, le tue braccia ringraziano.
Sorridi perché non ti sei neanche avvolta che da quando hai conosciuto il ragazzo la tua vita sembrerebbe essere tornata a posto.
Come Giacomo sia riuscito a rimettere insieme cocci di un vaso rotto, ma non da lui.
Ti fermi sotto un pino marittimo e aspetti.
"Anna?" chiede una voce che ti fa sobbalzare.
Ti volti.
"Lorenzo" dici deglutendo.
"Cosa ci fai qua?" domanda e tu deglutisci.
"Aspetto che esca Giacomo" spieghi.
"Sei...diversa" dice solo.
Sei tornata a vivere, vorresti dirgli.
Invece rimani in silenzio
"Scusa non volevo" scuote il capo.
"Ti va se un giorno di questi prendiamo un caffè insieme?" chiede e tu sorridi
"Sono fidanzata" dici con orgoglio.
Vorresti mandarlo a quel paese con un sonoro urlo.
Perché ora, che finalmente sei tornata a vivere senza di lui, ora, lui ti rivuole.
"Lo so, in amicizia" borbotta.
"Insomma dopo quello che è successo al gala e in ascensore...pensavo potessimo parlare" borbotta.
"Va bene" dici stupendo anche te stessa.
"Anna" dice una voce soffice, una mano che ti circonda il fianco.
Sorridi istintivamente poi alzi lo sguardo incrociando quello del ragazzo.
"Ciao" dici e lui ti bacia fugace.
"Andiamo?" sussurra poi sposta lo sguardo verso il ragazzo.
"Lorenzo, ho lasciato tutto pronto in reparto. Buon lavoro" taglia corto.
Lorenzo annuisce ti guarda ancora e tu gli sorridi.
"È stato un piacere rivederti" sussurri e lui sembra illuminarsi poi sparisce all'interno del reparto.
"Andiamo?" domanda Giacomo ridacchiando.
Gli dai un colpetto sul braccio.
"Ordini dottore"