Anna

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Anna non poteva credere di essere felice.
Non avrebbe mai creduto, qualche anno prima, se una lei del futuro si fosse palesata e le avesse detto che un giorno sarebbe davvero diventata felice.
Le avrebbe riso in faccia consapevole che per lei la felicità non poteva esistere.
Invece eccola lì.
Aveva tutto quello che aveva sempre desiderato.
Era finalmente contenta.
Lavorava, aveva finito l'università con grande fatica ma aveva scoperto che senza più la pressione dello studio metà del peso che si portava sempre appresso era sparito.
Aveva scoperto di nuovo la bellezza della vita, l'avere del tempo per se ma soprattutto dedicarsi ore e ore al proprio reparto.
Amava il suo lavoro.
Anna, adorava i suoi pazienti, rendersi utile, vedere i loro sorrisi la mattina presto e salutarli la sera tardi.
Amava Lorenzo con cui era andata finalmente a convivere.
Aveva imparato tanto da lui, ma stava ancora imparando tanto da tutte le persone che la circondavano.
Aveva capito che quella parentesi della sua vita era stata appunto, una parentesi, che non poteva piovere sempre, che prima o poi, anche se non lo so voglia, il sole torna sempre a splendere.
Era felice con lui.
Le aveva insegnato ad essere felice di ciò che mangiava, Anna non ci poteva credere.
Apprezzava il cibo, non aveva più la voce che le urlava di smettere.
Si guardava allo specchio e si vedeva, perché Lorenzo le aveva insegnato a guardarsi come lui la guardava.
Come se fosse bellissima.
Amava Lorenzo per quello, perché non la faceva mai sentire sbagliata, o rotta, o matta.
Aveva imparato ad apprezzare ogni segno che aveva sul suo corpo.
Lorenzo puntualmente le ricordava quanto fossero belle le sue cicatrici: la facevano apparire come una guerriera e un po' Anna ci credeva.
Pensava davvero che quello che aveva dovuto affrontare fosse stata una guerra, una battaglia contro se stessa.
La riteneva peggiore di qualunque malattia da sconfiggere, perché con la tua testa ci devi convivere non sai mai dove rifugiarti. Eppure aveva vinto.
Era guarita, una volta credeva impossibile sconfiggere l'anoressia. Pensava che ci si potesse solo convivere e invece, guardatela ora diceva.
Guardate come era radiosa.
Era tornata a sorridere.
Certo per Anna non erano mancati periodi bui, aveva perso una amica e aveva perso tanti pazienti.
Perfino una ragazzina morta qualche anno prima per la sua stessa malattia.
Non era riuscita a sconfiggere i mostri che le urlavano in testa.
Per Anna, era stata dura.
Guardarla mentre lentamente spariva, sempre più magra, sempre più spenta, sempre più felice di morire.
L'aveva curata fino alla fine e le aveva tenuto la mano quando una notte i battiti da quaranta erano scesi a trenta e poi la linea era diventata piatta.
L'aveva rianimata con le lacrime che le solcavano il viso ma aveva imparato a lasciarla andare.
Aveva imparato ad essere forte da sola.
Certo Lorenzo l'aveva aiutata ma aveva imparato a cavarsela da se.
A non tornare in quel loop ma a prendersi una boccata d'aria, mettere in pausa il dolore e poi tornare nella sua vita più forte di prima.
Era riuscita a rompere il circolo di pensieri che la attenagliava.
Ringraziava sempre un Dio in cui lei credeva ancora, lo ringraziava perché non riusciva a capire come ci fosse uscita da quella merda.
Ringraziava anche Lorenzo che aveva accettato la sfida di amarla.
Che alla fine si era reso conto che amare Anna non era difficile.
Era buona, pura, con un cuore enorme.
Lorenzo ora non riusciva a pensare ad un giorno senza di lei.
Non le pesava poi rassicurarla e piano Anna aveva imparato a non chiedere più, eppure Lorenzo ancora insisteva per sottolineare sempre quanto fosse bella, perfetta.
Erano cresciuti insieme: Anna non sapeva che aveva aiutato anche Lorenzo.
Lui aveva imparato ad affrontare la realtà, aveva imparato anche lui a lasciarsi amare, a non avere sotto controllo tutto. Aveva imparato ad essere fragile davanti a lei.
Si erano sostenuti a vicenda.
Quando Lorenzo le aveva chiesto di sposarla Anna non poteva crederci.
Non poteva credere neanche all'ansia del ragazzo, all'insicurezza di farle quella proposta.
Perché infondo Anna,
aveva e avrebbe sempre detto si a Lorenzo.

Forse un giorno...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora